Conclusioni al termine dell'incontro di
Mons. Mauro Parmeggiani Prelato Segretario del Vicariato di Roma, Responsabile diocesano della pastorale giovanile di Roma.

Roma, Domenica 9 Ottobre 2005

Credo di essermi fatto un idea di quello che avete sentito ,vissuto in questi giorni. Innanzitutto volevo ringraziare l'equipe che ha preparato e sostenuto Adoremus, ho ricevuto tanti ringraziamenti immeritati perché ho fatto ben poco, chi ha lavorato sono stati i ragazzi, i seminaristi: Stefano, Gabriella, MartMarie ,suor Gabriella, la nostra brasilera, mi dispiace aver dimenticato qualcuno, per ringraziarli perché sono stati davvero degli angioletti .... troppo angioletti...che volano....
Allora c'erano problemi economici problemi di opportunità. Siamo a Roma e a Roma tutto quello che fai è sempre più difficile, perché abbiamo il Vaticano che ci punta un po'.. Sono contento però che la diocesi di Roma è una Chiesa viva ed è riuscita a fare questa iniziativa, ed è il secondo anno che la fa, per grazia di Dio e forse anche in questo modo dimostra di essere una Chiesa come tutte le altre, con ricchezze, povertà, difetti, pregi, santità...A volte fuori Italia si pensa che a Roma ci sia solo il Vaticano, si c'è anche il Vaticano e vogliamo bene al Vaticano perché ci abita il Papa, ma è una chiesa fatta di 335 parrocchie,che forse in una prossima edizione potremmo andare ad incontrare anche le parrocchie, non solo le memorie antiche di Roma, ma anche la storia attuale della chiesa di Roma che vive, forse ci farà bene scoprire questo lato della chiesa di Roma.
Dopo il grazie volevo dirvi grazie a voi per tutte le vostre specifiche identità. Il convegno Adoremus non vuole essere un mettere insieme per uniformare, per coordinare...a Roma una parola che non funziona mai è coordinamento, a Roma c'è la fantasia di Dio che si è sbizzarrita in una maniera particolarissima. Se mi chiedete quanti sono gli ordini religiosi a Roma non lo so, forse non lo sa neanche il Padre Eterno... se mi chiedete quanti sono i gruppi, i movimenti, non lo so. Sappiamo più o meno quante sono le parrocchie perché dobbiamo erigerle giuridicamente. Quindi è bella questa unità nella pluriformità; grazie per i doni che siete! Certamente c'è bisogno di comunione, comunione mondiale, viviamo in un mondo piccolo ormai, per comunicare; anche chi c'era a questo incontro Adoremus,son bastati pochi mesi, ma è bastata un'email a un altro, a un altro...un'agenzia di stampa che ti lancia l'invito, e tutto il mondo sa, una lettera parte e ci mette poco tempo per arrivare dall'altra parte della terra, credo sia bello rimanere unirsi tra noi...ma con questa attenzione di rimanere ognuno se stesso, col suo carisma, di rimanere oguno legato alla sua terra, alla sua diocesi, alla sua realtà. Avete parlato di realtà tanto diverse;il Benin come è diverso dagli Stati Uniti d'America, come è diverso dall'Australia, come è diverso dalla Francia che ormai solo la lingua li accomuna e forse neanche.
Rimanete radicati nella terra dove siete e in stretta comunione con i vostri vescovi! Non ci può essere Eucaristia se non c'è comunione con il vescovo, bello o brutto che sia, santo o meno santo, sono uomini anche loro, ma sono vescovi e bisogna rimanere uniti a loro, come le corde alla lira, alla cetra, come dicevano i Padri.
Bene, questa comunione profonda è il segno più grande dell'Eucaristia, il segno più grande dell'Eucaristia è la comunione: un passo insieme,vale più di dieci passi fatti da soli, allora ecco la comunione! Detto questo, credo sia importante, viene da voi la richiesta e ne sono contento, che si crei però anche un legame fra di noi, un legame non di coordinamento, non di mega gruppo, non sarebbe possibile e non è neanche necessario, ognuno ha una storia, ognuno ha una fondazione, ognuno è nato per strade diverse, ma un collegamento per informarci e per formarci. Allora ecco ,non so se siete d'accordo, potrebbe nascere da una piccola equipe, che può essere l'equipe di Adoremus, ma oggi la tecnica ci permette di lavorare anche da più parti del mondo, una specie di raccoglitore informatico, dove ci comunichiamo le notizie, dove mettiamo insieme anche il matetiale che utilizziamo per le Adorazioni; le riflessioni che facciamo, a partire già dalle conferenze di questi giorni, alcuni le hanno chieste, alcune io le ho lette, perchè non sono potuto venire; allora ecco... questo raccoglitore di informazioni e di materiale formativo. Nel gruppo di S. Agnese, ad esempio, quest'anno abbiamo scelto che le adorazioni, tutti i giovedì sera, avranno come tema un capitolo del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Spiegherò il tema durante l'omelia della messa e poi il libretto che facciamo per guidare l'adorazione seguirà la strada del tema del Compendio, a partire dall'uomo, la creazione, Dio Gesù Cristo, i sacramenti ecc. ecc., facendoli diventare materiale di preghiera, forse può servire ad un altro gruppo, o a qualcuno che volendo iniziare l'esperienza dell'Adorazione Eucaristica va ad attingere materiale gratuito su questo raccoglitore informatico, che non deve diventare niente di più e che potrebbe addirittura essere solo un raccoglitore; io ne capisco poco di informatica, correggetemi se sbaglio, ma dei vostri siti, si fa l'elenco, si chiamano link, voglio vedere cosa fa il gruppo della diocesi di Tolone e vedo che cosa fate...mi dice abbiamo bisogno di qualcuno che ci copre l'adorazione in queste tre ore, allora logicamente bisognerà vedere chi la gestirà, come sarà gestito, faremo un'equipe di giovani probabilmente, perché i nostri seminaristi con le ali, stasera rientrano in seminario e devono anche prepararsi a diventare preti, e devono anche studiare e fare le cose che l'assistente del seminario...... è là che ride e approva.....,però è buona l'idea, si può cominciare a pensare, a vedere di studiarlo insieme.
Per quanto riguarda quello che avete detto, mi sembra di vedere alcuni elementi che ci caratterizzano:
Il primo è l'Eucaristia per riedificare la Chiesa, qualcuno l'ha detto e mi è piaciuto molto. La Chiesa c'è, ed è già edificata, continua a vivere nella storia, però questa riscoperta continua dell'Eucaristia, sia nella celebrazione che nella fase di adorazione, tutte e due le fasi, perché non rischiano di fare adorazione dimenticando da dove nasce l'Eucaristia, la celebrazione Eucaristica, l'ascolto della parola, l'assemblea riunita: "Dove due o più sono riuniti nel Mio nome, Io sono in mezzo loro", e da lì nasce l'Eucaristia che fa la Chiesa e la manda missionaria e con l'adorazione Eucaristica devono diventare veramente quasi la nostra ansia.
Far fare adorazione, far partecipare alla messa, qualcuno diceva alla messa quotidiana, là dove è possibile, non credo che in terra di missioni sia possibile la messa quotidiana, già sarebbe sufficiente la messa domenicale. In certe zone del mondo sappiamo che, io sono stato in Brasile,la mia esperienza di missione si limita a una settimana, quanto è difficile avere la messa anche la domenica in tutte le comunità.
Ci sono diocesi, io ricordo la diocesi di Rui Barbosa, dove i preti sono pochissimi e la celebrazione della messa è un evento in una comunità; arriva il sacerdote e fa 50 battesimi, tutte le comunioni, le cresime, perché va in una comunità una volta ogni tanto.
L'adorazione Eucaristica però si può sempre fare ,una volta che l'Eucaristia è consacrata, questo si può fare sempre; una volta si diceva che esiste la comunione di desiderio, davanti all'Eucaristia possiamo fare ogni giorno la comunione di desiderio.
Non voglio addentrarmi in temi dove non sono specialista, c'è anche un altro problema nella Chiesa che sta emergendo: la comunione o meno ai divorziati risposati; guardate che il problema è facile da superare ,non è il fatto di avere un diritto o meno di fare la comunione, la Misericordia di Dio ci viene incontro,l'adorazione Eucaristica è una forma ottima per far partecipare anche loro a quella Misericordia di Dio che si sprigiona dal sacramento, abbiamo già risolto il problema...Non è tanto prendere o non prendere, casomai non mi interessava neanche prima della disavventura che ho avuto.. questo per dire come si può riedificare la Chiesa!
Le parrocchie, benissimo questa idea, facciamola circolare, la parrocchia si riedifica tanto più quanto più sta in ginocchio davanti all'Eucaristia.
Voi ci avete ringraziato per le cose belle che siamo riusciti a fare, tra tante difficoltà, ve lo confesso, non abbiamo mai avuto tante difficoltà, anche tra noi organizzatori, come in questo periodo. La giornata di sereno che viene oggi, la vedo come una conclusione di una settimana "no" di due mesi di pioggia anche a Roma, dove davvero il diavolo si è messo di mezzo...
Ieri sera, finita quella bellissima adorazione Eucaristica in piazza...la benedizione...si leggeva la gioia nei vostri cuori, anch'io ero commosso! In sacrestia, quando abbiamo riposto il Santissimo, è arrivato un tizio mai visto e conosciuto che dice: ...farisei, vi siete inginocchiati davanti a un pezzo di ferro, io gli ho risposto con un bel:
"Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo", ad alta voce, e questo se n'è andato.Sarà un matto qualsiasi?...ma?... quando facciamo queste cose il diavolo ce la mette tutta, ed è buon segno se le cose sono andate bene, nonostante tutto, più si lotta e più si ottiene! Ricordo le difficoltà di organizzare la giornata mondiale della gioventù del 2000, tre anni di sofferenze atroci di tutti i tipi, eppure alla fine la cosa ha funzionato, per un'opera così grande bisognava soffrire molto!

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