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" L'incontro con il Papa "
 
   Roma, 9 ottobre 2004
ore 11.15

GIOVANNI PAOLO II AI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI GIOVANILI DI ADORAZIONE EUCARISTICA 
e AI GIOVANI DELLA MISSIONE "GESU' AL CENTRO"
 
"Mane nobiscum Domine": l'invocazione dei discepoli di Emmaus che il Papa ha scelto come incipit della Lettera Apostolica per l'Anno dell'Eucaristia è anche la corale preghiera dei giovani della Diocesi di Roma: "Rimani con noi, Signore, perché si fa sera" (Lc 24, 29).
Nella mattina di sabato 9 ottobre, il Santo Padre ha incontrato le nuove generazioni romane impegnate in questi giorni in una Missione tra i coetanei promossa dal Servizio diocesano di pastorale giovanile ed ha affidato loro, all'indomani della pubblicazione, il suo nuovo documento.
Nell'Aula Paolo VI sabato mattina si respirava un'intensa atmosfera di festa e di gioia: ancora una volta si è rinnovato l'abbraccio tra il Papa ed i giovani della "sua" Diocesi. Ed essi - ai quali si sono uniti alcuni coetanei dei gruppi di Adorazione Eucaristica provenienti da 13 nazioni europee e dagli Usa - hanno risposto con la promessa di proclamare e di testimoniare ovunque "la fede nel Dio che, incarnandosi, si è fatto nostro compagno di viaggio".
L'udienza del Santo Padre costituisce il momento culminante di questa iniziativa missionaria che ha per tema: "Gesù al Centro". Segue, nel pomeriggio, alle ore 17, la Santa Messa celebrata dal Cardinale Vicario Camillo Ruini a Piazza del Popolo (Qui...
per ascoltare l'omelia) e la successiva processione eucaristica fino a Piazza Navona. Durante la Celebrazione il Cardinale Ruini conferisce il mandato ad alcuni catechisti della Diocesi, in particolare quanti preparano i bambini al sacramento della Prima comunione. Apertasi lo scorso I ° ottobre, la Missione per gli adolescenti e i giovani "Gesù al Centro" si è svolta nelle chiese, nelle scuole, negli ospedali e nelle piazze ed ha coinvolto numerosi ragazzi e ragazze delle parrocchie e dei movimenti ecclesiali presenti a Roma. Con loro sacerdoti, religiose, seminaristi. L'adorazione eucaristica notturna ha scandito i ritmi delle giornate.
Nell'Aula Paolo VI i giovani indossano vistose magliette di colore arancione formando un suggestivo effetto cromatico con il bianco delle magliette dei coetanei dei Gruppi di adorazione eucaristica giunti a Roma per un incontro sul tema: L'"Eucaristia fonte e culmine della missione".
Giovanni Paolo II ha fatto il suo ingresso nell'Aula, alle ore 11.15, accompagnato dall'Arcivescovo James Michael Harvey, Prefetto della Casa Pontificia, e da Mons. Mieczyslaw Mokrzycki, della Segreteria particolare del Santo Padre. Il caloroso applauso dei presenti, sottolineato da canti e da coreografie, ha salutato l'arrivo del Papa. Insieme con il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma, erano i Vescovi Ausiliari Paolino Schiavon ed Ernesto Mandara; il Vescovo francese di Fréjus-Toulon, Mons. Dominique Rey; ed i Monsignori Mauro Parmeggiani, Prelato Segretario del Vicariato di Roma, e Marco Frisina, direttore dell'Ufficio Liturgico.
"Carissimi giovani! Grazie per ciò che siete e per tutto ciò che realizzate per Cristo e per la Chiesa", ha detto loro Giovanni Paolo II a conclusione del suo discorso, scatenando la gioia entusiasta dei presenti, che rispondevano: "Noi abbiamo il Papa nel cuore". Uno slogan che è una filiale testimonianza d'amore.
 
L'indirizzo d'omaggio del Cardinale Vicario Camillo Ruini
All'inizio dell'incontro il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma, ha rivolto al Santo Padre il seguente indirizzo d'omaggio:
Padre Santo,
i giovani qui presenti e i sacerdoti che li accompagnano desiderano esprimere a Vostra Santità tutta la loro gioia e gratitudine per questa Udienza.
Sono i giovani di molte parrocchie, associazioni e movimenti della Diocesi di Roma che stanno vivendo una speciale missione, rivolta agli adolescenti e ai giovani, nel centro della nostra città, alla quale hanno dato il titolo significativo "Gesù al Centro".
Questi giovani hanno incontrato i loro coetanei nelle scuole e nelle strade, hanno visitato negli ospedali i giovani ammalati, hanno diffuso migliaia di copie del Vangelo e annunciato e testimoniato con coraggio e fiducia l'amore e la vicinanza del Signore Gesù.
Questi stessi giovani hanno alimentato quotidianamente la missione con la preghiera, in particolare con l'Eucaristia celebrata nelle chiese e nelle piazze e con l'Adorazione eucaristica notturna.
Con loro sono presenti i rappresentanti di gruppi giovanili di Adorazione eucaristica provenienti da 13 Nazioni dell'Europa e dagli Stati Uniti d'America, che si sono dati appuntamento qui a Roma per un incontro di studio e di scambio di esperienze sul tema "L'Eucaristia: fonte e culmine della missione". Il servizio diocesano per la pastorale giovanile ha ideato, animato e sorretto con grande zelo sia questo incontro sia la missione.
Padre Santo, tutti questi giovani Le sono profondamente grati per il dono della Lettera Apostolica "Mane nobiscum Domine", che sarà per loro guida e stimolo a vivere con intensità l'Anno dell'Eucaristia.
Grazie ancora, Padre Santo, attendiamo la Sua illuminata parola e chiediamo la Sua Apostolica Benedizione.
 
"L'Anno dell'Eucaristia è ormai alle porte e queste iniziative pastorali... ci introducono in questo speciale tempo di grazia per tutta la Chiesa". E quanto ha detto Giovanni Paolo Il ai giovani della Diocesi di Roma che partecipano alla Missione "Gesù al Centro" ricevuti in udienza nella mattina di sabato 9 ottobre, nell'Aula Paolo VI, insieme con i rappresentanti dei gruppi europei di Adorazione Eucaristica.
 
Ecco il discorso del Santo Padre:
 
Carissimi Giovani!
1. È per me una gioia accogliervi, mentre sta ormai per concludersi la Missione agli adolescenti e giovani, dal titolo quanto mai bello e impegnativo "Gesù al Centro", e l'Incontro dei rappresentanti dei gruppi giovanili europei di Adorazione Eucaristica. Vi saluto tutti con affetto! Ringrazio in particolare il Cardinale Camillo Ruini per le cortesi parole, con le quali ha illustrato il valore e gli obiettivi di queste iniziative, curate dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile di Roma. Estendo il mio cordiale saluto ai Vescovi e ai Sacerdoti presenti, come pure a tutti coloro che, a vario titolo, hanno animato le celebrazioni, gli incontri e le manifestazioni di questi giorni.
2. L'Anno dell'Eucaristia è ormai alle porte e queste iniziative pastorali, che hanno visto la partecipazione di tanti giovani dall'Italia, dall'Europa e dagli Stati Uniti d'America, ci introducono in questo speciale tempo di grazia per tutta la Chiesa.
Eucaristia e missione sono due realtà inscindibili, come sottolinea l'apostolo Paolo: "Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga" (1 Cor 11, 26). L'Eucaristia, infatti, è il memoriale dell'offerta redentrice di Gesù al Padre per la salvezza degli uomini. Attraverso il sacrificio sulla Croce, Gesù "fa" l'Eucaristia, rende cioè grazie al Padre. Questo mistero chiede a ciascuno di noi di rendere grazie con Cristo al Padre, non tanto con le parole quanto con la nostra stessa vita unita alla sua.
3. Non c'è quindi autentica celebrazione ed adorazione dell'Eucaristia che non conduca alla missione. Al tempo stesso, la missione presuppone un altro essenziale tratto eucaristico: l'unione dei cuori. La missione che state celebrando in questi giorni a Roma è uri esempio di comunione tra tante aggregazioni laicali giovanili della Diocesi di Roma, parrocchie, sacerdoti, religiose e religiosi, seminaristi. Proprio perché avete condiviso la preparazione e la realizzazione di queste iniziative, siete divenuti protagonisti di esperienze che lasceranno un segno profondo non soltanto in voi, ma anche in tanti vostri coetanei incontrati nelle scuole, nelle piazze, nelle strade, negli ospedali e nelle chiese. Auspico che questa bella esperienza pastorale, autentica scuola di comunione e di nuova evangelizzazione, possa proseguire ed ampliarsi. Vi incoraggio a fare in modo che la creatività e la generosità dimostrate in questi giorni diventino stimolo per l'intera Chiesa di Roma a mantenere vivo il suo spirito missionario.
4. In questa speciale circostanza desidero affidarvi alcune consegne. Innanzitutto, l'amore per l'Eucaristia. Non stancatevi mai di celebrarla e di adorarla, insieme con tutta la comunità cristiana, soprattutto alla Domenica. Sappiate metterla al centro della vostra vita personale e comunitaria, affinché la comunione con Cristo vi aiuti a compiere scelte coraggiose.
In secondo luogo, la passione missionaria. Non abbiate paura di rendere ragione della speranza che è in voi (c f r I Pt 3, 15), una speranza che ha un nome ben preciso: Gesù Cristo! Questa speranza va trasmessa ai vostri coetanei andandoli a cercare, offrendo loro vera amicizia e accoglienza, conducendoli a scoprire il grande dono dell'Eucaristia.
5. Infine, per facilitare l'incontro del mondo giovanile con una vera spiritualità eucaristica, non stancatevi mai di formarvi alla scuola dell'ascolto della Parola di Dio, della preghiera, della celebrazione dei sacramenti. Ricordate sempre che il primo luogo dell'evangelizzazione è la persona umana, verso la quale l'Eucaristia ci spinge, chiedendoci capacità di ascolto e di amore. Così anche i vostri amici potranno accogliere come Maria, " donna eucaristica" (cfr Ecclesia de Eucharistia, n. 53), nel proprio cuore, il Verbo che si è fatto carne e ha posto la sua dimora tra noi. A tale scopo, esorto il Servizio diocesano per la pastorale giovanile a studiare nuove proposte per creare vere e proprie scuole di evangelizzazione per i giovani.
Mentre prosegue il cammino di preparazione alla XX Giornata Mondiale della Gioventù, che avrà per tema: "Siamo venuti per adorarlo" (Mt 2, 2), auspico fin d'ora che quell'incontro sia una rinnovata occasione per confrontarvi, sostenervi, approfondire insieme il Mistero che celebrate ed adorate, e per cercare insieme vie e modi per viverlo concretamente.
6. Carissimi giovani! Grazie per ciò che siete e per tutto ciò che realizzate per Cristo e per la Chiesa. Vi assicuro il mio ricordo al Signore durante la celebrazione della Santa Messa e l'Adorazione Eucaristica, che, fin dagli anni della giovinezza, pratico costantemente. Sappiate che ne ho sempre tratto grandi frutti di bene, non soltanto per me personalmente, ma anche per tutti coloro che la Divina Misericordia mi ha affidato.
Con affetto vi benedico insieme con quanti avete incontrato durante questi giorni e con tutti i vostri amici. Gesù sia sempre al centro della vostra esistenza!
 
(Fonte "L'OSSERVATORE ROMANO" ed. quotidiana di Domenica 10 Ottobre 2004)
 
 
 
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L'indirizzo d'omaggio del Cardinale Vicario Camillo Ruini
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