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Padre Livio Fanzaga
Il crocifisso
scomodo
Nell’ottobre del 2003, un banalissimo fatto di cronaca locale riporta alla ribalta
la questione della presenza del crocifisso nei luoghi pubblici e
istitu-zionali. In una piccola scuola d’Abruzzo il simbolo religioso del
cristianesimo viene sfrattato per ordine di un
magistrato. Le reazioni degli opinionisti e dei politici, ma anche della
gente semplice, non si fanno attendere, e anzi superano ogni previsione. Il
dibattito si infiamma, le redazioni sono inondate di
lettere che contestano la decisione del giudice.
Il caso costringe gli italiani a guardarsi dentro, e a confrontarsi con una
serie di questioni scottanti: che rapporto esiste
tra la propria fede e la vita pubblica? Che cosa
significa vivere in uno stato laico? E che rapporto
si deve instaurare con gli immigrati di religione islamica? Su tutta la
vicenda si staglia, ingombrante e ostinatamente provocatoria, la Croce, con
il suo carico di interrogativi rivolti a ogni uomo.
Padre Livio Fanzaga,
smarcandosi abilmente dalla inevitabile evanescenza
del fatto di cronaca, affronta con grande lucidità gli aspetti cruciali della
questione e ribadisce con franchezza il valore universale che l’antichissimo
segno della fede dei cristiani rappresenta per credenti e non credenti.
Padre Livio Fanzaga
nasce a Dalmine, nel bergamasco,
nel 1940. Entrato nell’ordi-ne religioso dei Padri Scolopi, consegue il
dottorato in Teologia presso la Pontifi-cia Università Gregoriana (1966) e in
Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano (1969). Svolge per alcuni
anni il ministero nella Parrocchia San Giuseppe Calasanzio
di Milano, impegnandosi soprattutto nella pastorale giovanile. Dal 1987 è
direttore di Radio Maria. Fra i suoi libri più
recenti, ricordiamo: Le virtù teologali (San Paolo, 2003), I vizi capitali (Sugarco, 2003), Il discernimento spirituale (Sugarco, 2003).
Alessandro Gnocchi è giornalista e scrittore. Ha
pubblicato per Rizzoli Don Camillo e Peppone. L’invenzione del vero (1995) e
Giovannino Guareschi, una storia italiana (1998);
per Ares Nella buona & nella cattiva sorte
(1997); per Àncora (con Mario Palmaro)
Don Camillo. Il Vangelo dei semplici (1999), Pio IX e Giovanni XXIII.
Formidabi-li quei Papi (1999), Qua la mano Don Camillo (2000), Ipotesi su
Pinocchio (2001), Soprannaturale, Watson! Sherlock Holmes e il caso Dio
(2002).
Mario Palmaro è docente di bioetica
all’Università Regina Apostolorum di Roma e
corsivista del «Giornale» e della «Provincia» di Como. Oltre ai libri con
Alessandro Gnocchi, ha pubblicato Ma questo è un uomo (San Paolo, 1996).
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