VICKA
di MEDJUGORJE PARLA AI GIOVANI E ALLE FAMIGLIE
CON LA
REGINA DELLA PACE SUL CAMMINO DELLA SANTITA’
I MESSAGGI PIU’ IMPORTANTI
DELLA MADONNA
intervista
a Vicka condotta da Padre Livio a Medjugorje
il 3.8.98 in diretta con Radio
Vicka: Pronto?
Roberta: Pronto!
Vicka: Sono io, Vicka. Ciao, Roberta.
Roberta: Ciao, Vicka!
Come stai?
Vicka: Bene, e tu?
Roberta: Ah! tutto
bene, grazie!
Vicka: Sono contenta. Anche qui tutto benissimo!
Roberta: Siamo contentissimi di
sentirti.
Vicka: Siamo già in diretta?
Roberta: Come no? Vai pure!
Vicka: Prima passo un momento
Padre Livio, che è qui con me.
Padre Livio: Innanzitutto un caro saluto
a tutti gli ascoltatori di Radio Maria. Siamo qui a Medjugorje
durante il Festival dei giovani. E' la prima volta che vi partecipo e posso
dire che si tratta di una esperienza straordinaria.
Sono convenuti una decina di migliaia di giovani da ogni parte del mondo, per ascoltare i messaggi della Regina della pace.
C'è molta fede e un entusiasmo che contagia anche noi adulti. Si distinguono i
giovani dell'Est europeo, ma ci sono anche molti italiani e un bel gruppetto
che frequenta la catechesi giovanile di Radio Maria. Il programma è molto
intenso. Siamo impegnati dal mattino fino a notte inoltrata, soprattutto negli
incontri di preghiera. Penso che la Madonna sia molto contenta di tutta questa
gioventù che fa bene sperare per il futuro. Ora lascio il microfono a Vicka perché possa trasmettere a tanta gente in ascolto i
messaggi della Madonna.
Vicka: Un grande
saluto a tutti gli ascoltatori di Radio Maria. Sono contenta di questa possibilità,
di questo dono che Padre Livio sta qui con me e possiamo trascorrere insieme
qualche giorno. Ma sono ancora più contenta di poter
trasmettere con tutto il cuore i messaggi che la Madonna dà a me e che io posso
donare a tutti voi. I messaggi principali che la Madonna dà a tutti sono: la
preghiera, la pace, la conversione, la Confessione e il digiuno. La Madonna ci raccomanda di recitare ogni giorno le tre corone del santo
Rosario, i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi. Ci invita
anche a fare il digiuno, solo a pane e acqua due volte alla settimana, il
mercoledì e il venerdì. In modo particolare ci raccomanda di pregare per avere
una forte Fede.
LA PREGIIIERA DEL CUORE
Quando la Madonna ci invita alla preghiera, Lei non ci chiede di pregare solo
con le parole e con la bocca, ma vuole che ci sforziamo di aprire un po' ogni
giorno il nostro cuore, in modo tale che, arrivando a pregare col cuore, la
preghiera diventi per noi una gioia. A questo riguardo la
Madonna ha portato un bellissimo esempio. Tutti voi, dice, avete nelle vostre
case un vaso di fiori che bagnate ogni giorno con qualche goccia d'acqua. Voi
vedete come questo fiore cresce pian piano fino a formare una bella rosa. La stessa cose accade per il nostro cuore. Se noi ogni giorno nutriamo il nostro cuore con qualche
preghiera, allora esso cresce e si apre come un fiore. Ma se per alcuni giorni
noi trascuriamo di dare acqua, vediamo come il fiore
appassisce e muore. Lo stesso avviene per il nostro cuore, quando manca la
preghiera. La Madonna dice che noi, quando è il momento della preghiera, tante
volte troviamo delle scuse dicendo: "Sono stanco. Ora non mi sento di
pregare. Lo farò domani". Ma il giorno dopo
rimandiamo ancora e così ci distacchiamo dalla preghiera e il nostro cuore si
allontana da Dio. La Madonna ci vuol far comprendere che, come un fiore non può
vivere senz'acqua, cosi noi non possiamo vivere senza la Grazia di Dio che ci
viene dalla preghiera. La preghiera del cuore, dice ancora la Madonna, non è
qualcosa che si impara studiando o leggendo i libri,
ma la si apprende vivendola e facendo ogni giorno qualche passo in avanti.
IL DIGIUNO A PANE E ACQUA
La Madonna ci invita, poi, al digiuno due volte alla settimana. Però, se una persona è malata, non è necessario che faccia
il digiuno a pane e acqua, ma basta che offra un piccolo sacrificio,
rinunciando a qualcosa che le piace di più. Se, invece, una persona sta bene,
ma ha paura a digiunare perché sente qualche piccolo disagio fisico, allora la
Madonna dice che, se il digiuno viene fatto con grande
amore verso Dio e verso di Lei, le difficoltà vengono facilmente superate. Ciò
che manca è la nostra forte volontà.
LA CONVERSIONE
TOTALE
Poi, la Madonna ci invita ad una conversione totale. Lei afferma che tutti
noi, quando abbiamo dei problemi, delle malattie o ci troviamo
in mezzo alle difficoltà, pensiamo subito che lei e Gesù sono lontani da noi. “No,
cari figli, - dice - noi siamo sempre vicini a voi! Solo aprite il
vostro cuore; così potrete vedere quanto noi vi amiamo”. La Madonna ci invita anche a fare dei piccoli sacrifici, ma ciò che la
rende più contenta è quando noi rinunciamo al male e lasciamo una vita di
peccato. La Madonna poi ci dona la sua pace e il suo amore. "Ma voi - dice - portateli alle vostre famiglie, ai
vostri amici e conoscenti!". Lei ci benedice e prega per tutti noi.
CONTRO SATANA IL ROSARIO IN MANO
La Madonna dice anche che Le
farebbe particolarmente piacere se nelle nostre comunità e nelle nostre
famiglie pregassimo insieme il Santo Rosario. In modo speciale è contenta
quando i genitori pregano con i figli e i figli con i genitori. Quando sono
così uniti in preghiera satana non può fare loro del
male. La Madonna vuole inoltre renderci consapevoli che satana opera
instancabilmente, distogliendoci dalla preghiera e turbando la nostra pace.
Per questo ci esorta ad essere perseveranti nella
preghiera. "La più forte arma contro satana - dice - é il
Rosario in mano". Ci raccomanda anche di portare su di noi qualcosa di
benedetto, una piccola croce o una medaglietta, in
modo tale che sia un segno contro satana che noi le apparteniamo.
LA MESSA È IL MOMENTO PIU’ SANTO
La Madonna ci raccomanda in modo particolare di mettere la S. Messa al
primo posto. Essa infatti, è il momento più importante
e più santo, perché Gesù viene vivo in mezzo a noi e noi lo accogliamo nel
nostro cuore. Lei ci esorta ad andare a riceverlo
senza paura, preparandoci ad accoglierlo degnamente e con amore.
LA CONFESSIONE UNA VOLTA AL MESE
La Madonna ci raccomanda
anche di accostarci alla Confessione una volta al
mese e poi secondo le necessità di ognuno. Ma non
possiamo limitarci alla Confessione dei peccati, per poi continuare a vivere
la stessa vita di prima. Dobbiamo, invece, impegnarci a cambiare e a diventare
persone nuove, chiedendo al sacerdote qualche
consiglio per poter fare un passo avanti nel cammino spirituale.
I GIOVANI SI TROVANO IN UNA SITUAZIONE
MOLTO MOLTO DIFFICILE
La Madonna è particolarmente
preoccupata per tutti i giovani del mondo, perché si trovano in una situazione
molto, molto difficile, e noi possiamo aiutarli soltanto col nostro amore e
con la preghiera fatta col cuore. "Cari giovani, - dice loro la
Madonna - tutto ciò che il mondo d'oggi vi offre, passa e voi stessi potete vedere come satana approfitta del vostro tempo
libero a suo vantaggio. Oggi - continua la Madonna - satana opera in
modo particolare per deviare i giovani e per dividere le nostre famiglie." Per questo la Madonna, dopo aver dedicato un anno
di preghiere per i giovani, ne ha chiesto un altro per i giovani e le famiglie
insieme.
ESSERE TESTIMONI E PORTATORI
DELLA PACE
La Madonna ci ripete più
volte che questi sono tempi di grande grazia, nei quali siamo chiamati ad
accogliere i suoi messaggi e a viverli. Lei ci invita
ad essere i portatori della sua pace e del suo amore e a pregare per la pace
nel mondo. Prima, però, dobbiamo conseguire la pace nel
nostro cuore, realizzare la pace nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità
e così, ricolmi di pace, possiamo pregare per la pace nel mondo. "Ma se voi - afferma la Madonna - pregate per la pace
nel mondo e non avete la pace nel vostro cuore, questa preghiera non ha molto
valore".
PREGARE PER LE INTENZIONI DELLA MADONNA
La Madonna in questo momento
ci raccomanda di pregare di più, soprattutto per le
sue intenzioni e i suoi piani e ci invita anche a prendere in mano ogni giorno
la Bibbia, a leggerne qualche riga e poi a cercare di viverla nel corso della
giornata. Ci raccomanda anche di pregare per il Santo Padre, i vescovi, i
sacerdoti e per tutta la nostra Chiesa che ha bisogno delle
nostre preghiere. La Madonna in modo particolare in questo momento ci
chiede di pregare per un suo piano che si deve realizzare e ci
invita a pregare con lei per le sue intenzioni e ad aiutarla con le
nostre preghiere. Ma la sua grande preoccupazione in
questo momento sono i giovani e le famiglie.
L'ASPETTO DELLA MADONNA
Padre Livio: Grazie Vicka
per questa presentazione così chiara dei messaggi che la Madonna ti dà per noi. Sono tanti anni che ti
sento e ho constatato che la tua sintesi degli insegnamenti
della Madonna si arricchisce di anno in anno di qualcosa di nuovo che Lei ti
dice. Anch'io ho notato come negli ultimi tempi la Regina della pace,
soprattutto attraverso di te, mostra tutta la sua sollecitudine materna per i
giovani, che sono spesso allo sbando, e per le
famiglie che si dividono. Ora, però, vorrei che tu ci parlassi un po' della
Madonna nella sua persona, che tu incontri ogni giorno. Sappiamo che dal 25 Giugno
del 1981 i ragazzi che vedono la Madonna sono sei. Mentre, però, ora Mirijana e Ivanka la vedono solo
una volta all'anno, tu, Marija,
Ivan e Jakov la vedete ogni giorno.
(Nota: l'attuale intervista ha
avuto luogo il 3 Agosto 1998. Qualche settimana dopo, il 12 Settembre, Jakov ha avuto l'ultima apparizione quotidiana e ha
ricevuto il decimo segreto. La Madonna gli ha detto che continuerà ad avere
l'apparizione il giorno di Natale).
Ecco, Vicka,
descrivici come avviene l'apparizione.
Vicka: Sì, siamo in quattro che abbiamo ancora le apparizioni quotidiane, anche se a me
qualche volta chiede come sacrificio una pausa, così come lei vuole e che io
accetto con tutto il cuore.
(Nota: la Madonna in passato ha
chiesto a Vicka quattro pause nelle apparizioni di
quaranta giorni ognuna e nel 1998 altre due di quarantacinque giorni).
Ecco, prima dell'apparizione
della Madonna si vedono tre lampi di luce, e questo è il segno che lei sta
venendo. Appare con un vestito grigio, con un velo bianco, i capelli neri, gli
occhi azzurri, posa i piedi su una nuvola grigia e
intorno al capo ha dodici stelle. Nelle grandi festività, come ad esempio
Natale e Pasqua, il giorno del suo compleanno (5 Agosto) o in occasione
dell'anniversario (25 Giugno) la Madonna viene con le vesti dorate.
LA MADONNA CON GESU’
Ogni volta, a Natale, la
Madonna viene col piccolo Bambino in braccio, appena nato. Qualche anno fa, in
occasione del Venerdì santo, la Madonna è apparsa con a
fianco Gesù, flagellato, insanguinato, incoronato di spine e ci ha detto: "Ho
voluto mostrarvi quanto Gesù ha sofferto per tutti noi". proprio come una persona viva, così come facciamo noi.
Però, tutto quello che finora vi ho detto è soltanto
qualcosa di esteriore, perché la persona della Madonna non si può descrivere
nella sua bellezza. La Madonna non può essere paragonata a
una statua. Lei è proprio come una persona viva. Parla, risponde, canta così
come facciamo noi e qualche volta sorride e perfino ride.
LA TENEREZZA E LA BELLEZZA DELLA MADONNA
La Madonna, in occasione del
suo compleanno, oppure del nostro, ci abbraccia e ci bacia, proprio come una
persona viva, così come facciamo noi. Però, finora tutto quello che vi ho detto
è soltanto qualcosa di esteriore, perché la persona
della madonna non si può descrivere nella sua bellezza. La Madonna non può
essere paragonata a una statua. Lei è proprio come una
persona viva. Parla, risponde, canta così come facciamo noi e qualche volta
sorride e perfino ride.
GLI OCCIII E LA VOCE
Padre Livio: Gli occhi e la voce, anche
qui fra noi uomini sulla terra, rivelano spesso l'interiorità di una persona.
Potresti dire qualcosa di più sugli occhi e sulla voce della Madonna?
Vicka: i suoi occhi sono sì azzurri,
ma di un azzurro che qui in terra non esiste. Per descriverli possiamo dire
solo che sono azzurri. La stessa cosa si può dire della sua voce. Non si può
dire né che canti, né che parli...; tu la senti come una melodia che ti viene
da lontano.
DURATA DELL'APPARIZIONE
Padre Livio: Ora l'apparizione dura
generalmente fra i cinque e i dieci minuti. Nei primi anni durava di più, a
volte anche oltre mezz'ora. Mi ricordo che una volta, mentre stavo recitando
con te il Rosario nella stanza delle apparizioni della tua casa natìa, è venuta improvvisamente la Madonna e con mia grande meraviglia è rimasta quarantacinque minuti. Voi,
veggenti, nel tempo dell'apparizione che cosa fate?
Vicka: Il tempo durante il quale
la Madonna rimane dipende esclusivamente da lei. Però, quando siamo qui, fra noi, possiamo accorgerci quando passa
mezz'ora o un'ora; nel momento dell'apparizione è come se il tempo non
esistesse. Ti trovi in una situazione che non si può spiegare, molto diversa
dalla nostra, dove due minuti per noi sono tanti e solo dopo l'apparizione possiamo guardare quanto tempo è passato.
SVOLGIMENTO DELL'APPARIZIONE
Padre Livio: In tutto questo tempo che
voi non potete misurare, che cosa fate voi e che cosa fa la Madonna? Come si
svolge ordinariamente l'apparizione?
Vicka: Appena la Madonna viene, ci
saluta sempre dicendo: "Sia lodato Gesù Cristo". Poi, tutto dipende da lei. Se lei incomincia a pregare, anche noi preghiamo, se lei
parla, noi ascoltiamo, se ci fa delle raccomandazioni, noi le accogliamo, se ci
chiede qualcosa, noi acconsentiamo. Tutto dipende da lei ed io mi limito ad
ascoltare e a raccomandare le persone o, quando ci fosse
la possibilità, a fare delle richieste. In modo particolare presento alla
Madonna le intenzioni di tutti quelli che ho
incontrato durante la giornata e che hanno chiesto preghiere, in modo
particolare i malati.
LA MADONNA VIENE SOPRATTUTTO PER PREGARE
Padre Livio: Tu, Vicka,
durante la giornata, incontri tante persone che ti chiedono di ricordarle alla
Madonna.
Molti, specialmente gli americani, ti danno pacchi di lettere, che tu porti
nella stanzetta dell'apparizione. Quando tu presenti
tutte queste intenzioni alla Madonna, lei che cosa fa? Ti ascolta?
Vicka: Ma certo che ascolta! Durante
l'apparizione io dico sempre alla Madonna: "Tu sai dal momento in cui
mi sono svegliata fino ad ora quanta gente è arrivata e tu conosci tutte le
loro intenzioni. Te lo dico perché li ho assicurati che li avrei
raccomandati." Io prego per queste persone e le raccomando. Questo è il mio compito, poi al resto pensa la Madonna.
Padre Livio: Molte persone ritengono di essere particolarmente
fortunate se riescono a contattarti per farsi
raccomandare durante l'apparizione. Ma non pensi che
la Madonna ascolti lo stesso, purché si preghi con Fede?
Vicka: Ma certo! Molte volte
arrivano dei pellegrini che mi chiedono di poter scrivere un biglietto da
presentare al momento dell'apparizione. Per me non c'è problema, e aspetto. La
Madonna, però, vede nel tuo cuore e nella tua anima e non ha bisogno di leggere
i biglietti. Lei sa che sei venuto qui e conosce tutto
quello che tu desideri chiederle. Se quelli che non
possono venire a Medjugorje ti danno delle
intenzioni, allora portale pure. Ma tu, che sei qui,
non hai bisogno di scrivere nulla perché la Madonna sa già tutto.
LA MADONNA È MADRE E AMICA
Padre Livio: La Madonna molte
volte dice: "Io sono vostra madre e vi amo". Dimmi, Vicka:
tu la Madonna come la senti? Come mamma?
Vicka: Per quanto mi riguarda non
la vedo tanto come madre, perché ho una mamma in casa,
con la quale ho un rapporto molto diverso. La sento più come amica! Sai, la Madonna non è una persona di sessant'anni come mia mamma,
ma è giovanissima.
Padre Livio: Secondo te, quanti anni
dimostra la Madonna?
Vicka: Circa vent'anni ed è sempre
così giovane e bella! Ed è per questo che io non la
considero tanto come madre, ma piuttosto come amica.
Non però un'amica che non viene a trovarti o, se viene, poi
va via senza ascoltarti. E' un'amica vera, alla quale tu dici tutto; e lei lo
prende a cuore. Si vede che ha un grande amore per ognuno e prega per tutti
noi. Ha una grandissima pazienza nel venire ogni giorno dal Cielo qui sulla
terra per dirci: "Se voi sapeste quanto vi amo, piangereste di
gioia". Purtroppo, noi non comprendiamo questo amore!
All'inizio ne siamo presi, ma poi ci dimentichiamo. La Madonna, come Madre, ci
dice che lei ama tutti con lo stesso amore. Lei non ama di più Vicka di Padre Livio o di qualcuno di voi. Io ho soltanto
questo grande dono dell'apparizione, ma non dico mai
che la Madonna ama più me di altri, perché lei ama tutti nel medesimo modo. Io
sono solo una serva per aiutare gli altri, così come Dio ha voluto, ma la
Madonna ha lo stesso amore per tutti.
Padre Livio: Sul piano personale,
specialmente nei primi tempi, non ti è mai capitato di fare delle confidenze
alla Madonna o di chiederle dei consigli di cui avevi
bisogno?
Vicka: Forse, molti non ci
crederanno, ma io non ho mai chiesto dei consigli personali, perché ritengo che
la Madonna mi abbia già dato tanto col dono dell'apparizione, e quando mi dà i
messaggi, prima li accetto per me e poi per gli altri. Penso che se io mi
sforzo di vivere i messaggi che ci dà, questo è già un grande
consiglio. Vivere i messaggi, metterli in pratica e trasmetterli agli altri:
questo è già moltissimo.
LA FINE DELL'APPARIZIONE E DELLE
APPARIZIONI
Padre Livio: Descrivici come avviene la
fine dell'apparizione e come ti senti dopo.
Vicka: La Madonna, quando viene,
saluta e quando va via, saluta di nuovo dicendo: "Andate nella pace di
Dio". In questo modo noi ci rendiamo conto che termina
l'apparizione. Io, dopo, mi sento benissimo, perché penso che domani verrà ancora, e
ciò è qualcosa che non si può descrivere. Sarebbe forse, diverso se dicesse: "Vado
e non torno più". Ma non posso dire nulla
finché questo non succederà. Ma quando verrà il momento in cui la Madonna dirà:
"Ecco, sono già restata tanto ed ora è arrivato il tempo della fine
delle apparizioni", io allora dovrò dire alla Madonna: "Ma
ecco io ti ringrazio per tutto questo amore, per tutti
questi giorni e anni, durante i quali mi hai dato questo grandissimo
dono". Io penso che allora dirò una parola di ringraziamento, senza
essere triste, cercando di fare ciò che lei desidera. Quando
non potrò vederla con questi occhi, cercherò di vederla come lei dice, con gli
occhi del cuore, perché lei è sempre con noi.
IL PARADISO DI DIO
Padre Livio: Un grande
santo mariano come il Monfort ha detto che la Madonna
è il Paradiso di Dio: che cosa pensi di questa affermazione?
Vicka: Penso che ha detto bene. Alle sue parole non si può né aggiungere né
togliere nulla. E' proprio così!
PERCIIÉ I GIOVANI SI TROVANO IN UNA
SITUAZIONE DIFFICILE?
Padre Livio: Vediamo, ora, qualcosa che
riguarda i giovani. Qui ci sono migliaia di giovani, durante questo Festival,
che sono venuti a Medjugorje
chiamati dalla "Regina della pace". Nel mondo, però, ci sono
tantissimi giovani che non sanno che cosa fare della loro vita. La Madonna non
a caso dice che la gioventù oggi si trova in una situazione estremamente
difficile. Secondo te come siamo arrivati a questo?
Vicka: La Madonna in diverse
occasioni ha mostrato la sua preoccupazione per i giovani e le famiglie, ma
forse più ancora per i giovani. Io penso che quando un
giovane pere tutto: la Fede, la Speranza e la fiducia, questo dipende
anche dalla sua famiglia. Se noi, come ci raccomanda
la Madonna, pregassimo insieme nelle nostre famiglie, sicuramente non si
arriverebbe a questo. Non si può certo pretendere di pregare tutto il giorno,
ma almeno dieci minuti, un quarto d'ora. L'importante è pregare un po' insieme.
Invece, ognuno oggi va per la sua strada. I genitori lavorano
e non hanno tempo per i loro figli. Questi, a loro volta, escono di casa e
ritornano tardi. Così nessuno ha più tempo per
l'altro e in questo modo i giovani si perdono. Se,
invece, la famiglia è unita e si trovano i momenti per stare insieme, questi
problemi non ci sono, o, quando vengono, si riesce a risolverli subito, perché
ci si aiuta insieme a vedere gli errori. Oggi, purtroppo, le famiglie sono
quasi tutte uguali. Un bambino arriva a casa e non saluta i genitori. Questi
dicono che non hanno tempo o che hanno fretta o che ci sono tante altre cose
più importanti. Così, giorno dopo giorno, anno dopo anno la
famiglia si perde e i figli si allontanano senza Dio.
COME AIUTARE I GIOVANI
?
Padre Livio: Quando si è giunti a questa
situazione di rottura e di incomunicabilità, che cosa
si può fare per rimediare alla situazione?
Vicka: La Madonna dice che con le
sole parole non otteniamo nulla. Solo con la nostra vita, col nostro esempio e
con la preghiera possiamo toccare il cuore di questi ragazzi. Quando li rimproveriamo, rischiamo di allontanarli di più, perché
non sono pronti ad accogliere le nostre parole. Prima dobbiamo predisporre il
loro cuore e liberare anche il nostro, e quando loro ci pongono degli
interrogativi, allora dobbiamo essere pronti a
rispondere. Ma fino a che loro sono chiusi e non ci
chiedono nulla, le nostre parole volano nell'aria, perché non trovano posto in
loro.
Padre Livio: Mi pare che tu voglia dire
che con la bontà, con l'esempio della vita e con la Grazia che viene dalla
preghiera noi possiamo preparare un po' il loro cuore e avvicinarli a noi, in
modo tale che loro stessi incomincino a porre delle domande. Solo allora le
nostre parole trovano il terreno adatto nel loro cuore.
Vicka: E' proprio così. Prendiamo
come esempio la Domenica. Certo, non si può pregare
tutto il giorno, ma purtroppo succede che nelle famiglie le occupazioni, gli
amici e gli svaghi sono più importanti di Gesù, e si lascia la S. Messa. Qui si
vede subito che la famiglia non mette Dio al primo posto. La Madonna dice che
dobbiamo cambiare radicalmente e mettere Dio al primo posto nella nostra vita;
poi viene tutto il resto. Se non mettiamo Dio al primo
posto, non possiamo andare avanti; ma al contrario andremo sempre peggio. A
questo riguardo ognuno di noi sa quello che deve cambiare, senza che lo dica
io.
CHI DEVE CAMBIARE I GENITORI O I FIGLI?
Padre Livio: Nella situazione attuale di
chi è la colpa? Chi deve cambiare: i genitori o i figli?
Vicka: Nel caso che ho detto prima è chiaro che devono cambiare tutti e due,
mettendo Dio al primo posto. In una famiglia deve essere chiaro, però, chi ha
più responsabilità. Io, ad esempio, non posso dire di me stessa che sono davanti a tutti nella mia famiglia. No,
io sono all'ultimo posto o a metà, se guardo all'età. In una famiglia i
genitori sono i più importanti e quindi noi dobbiamo essere più ubbidienti, più
disponibili, più semplici ed essere pronti a fare anche i lavori più umili.
LE COSE MATERIALI VENGONO
MESSE AL PRIMO POSTO
Io, carissimi ragazzi, vi
sto parlando non per giudicare qualcuno, ma solo come una vostra amica; e
siccome voglio bene a tutti, vorrei darvi qualche consiglio. Oggi si è arrivati
a un punto in cui i genitori sono pronti a fare
qualsiasi cosa per i loro figli. Tutte le cose materiali, che sono le meno
importanti, hanno preso il primo posto. Persino un ragazzino di sette o otto anni pretende il motorino e vuole andare di qua e di
là. Non ci si chiede affatto quali siano le
possibilità dei propri genitori. Quando si vuole una cosa, la
si esige a tutti i costi, anche se si sa che i genitori non se la
possono permettere. Si litiga col padre, con la madre e con tutta la famiglia.
Si creano dissapori, si ottiene con la forza, si fanno pure dei debiti. Ma queste situazioni finiscono sempre male.
L'AMORE E’ FINITO ALL?ULTIMO POSTO
Oggi, ad esempio, si parla
molto di amore; ma l'amore è finito all'ultimo posto.
Questo è vero anche per i matrimoni. Quando un ragazzo
e una ragazza sono fidanzati, si sa come dovrebbero comportarsi. Invece come
niente dicono ai loro genitori: "Io esco col
mio ragazzo, vado dove voglio, faccio quello che voglio". Così,
spesso, prima del matrimonio hanno già provato tutto e finito tutto. E' normale
che chi fa così non sente nel cuore nessuna gioia, perché non ha impostato la
sua vita come un dono. Ha voluto pretendere tutto dalla vita e l'ha affrontata
come una vittima, come se qualcuno lo volesse prendere per il collo e non farlo
respirare.
BISOGNA INCOMINCIARE DAL DIALOGO E DALLA
PREGHIERA
Padre Livio: Purtroppo, Vicka, in molte famiglie, le cose stanno proprio così. Ma che cosa fare per ricostruire e incominciare una vita
nuova?
Vicka: Se una famiglia vuole
andare avanti, deve mettere al primo posto il dialogo, cercando di parlare
insieme e vedere quali sono le cose che possono essere per l'uno e per l'altro.
Bisogna rimettere la preghiera in famiglia, incominciando un po' per volta e
andando avanti pian piano. Oggi, ad esempio si inizierà
pregando soltanto un Padre nostro. Se un giovane ricomincia a pregare almeno un
po', allora la vita riprende, tutto rifiorisce, perché
Dio ti sta aspettando. Dio attende sempre e desidera darti tantissimi doni. Ma lui non può donarteli, se tu non li vuoi accogliere. Dio
non getta via i suoi doni ed Egli li dà al momento giusto, aspettando che un
cuore e un'anima si aprano. Se uno fa sentire la sua
voce, ecco che Lui è pronto a rispondere e a dare!
SOTTO QUEL SORRISO C'È UNA GRANDISSIMA SOFFERENZA
Carissimi giovani, ve lo
dico con tutto il cuore, perché sento l'appello della Madonna e tutta la sua
preoccupazione di Madre. Io lo vedo non soltanto dalla sua parola, ma da tutto il suo aspetto.
Avete capito? Lei, quando ci richiama, emette un sorriso, ma è un sorriso per
darci speranza. Sotto quel sorriso vi è una grandissima sofferenza. Ve lo
voglio dire, perché io vivo e vedo questo! Ve lo dico, perché voglio bene a
tutti e desidero che ci riflettiate sopra e facciate un esame di coscienza.
Guardate che cosa non va nel vostro cuore. La Madonna sempre vi aspetta e
sempre vi ama.
SE GLI LASCIAMO
SPAZIO, SATANA ENTRA
Padre Livio: Che sotto il sorriso
di Maria tu abbia visto una grandissima sofferenza, specie quando parla della
situazione in cui si trovano i giovani, mi ha talmente colpito che nulla mi ha
fatto capire, come questo, il suo cuore di Madre. E' una delle cose più
belle che abbia mai sentito dalla bocca di voi veggenti! Oggi ci troviamo in
una situazione tragica, perché un'intera generazione di giovani rischia di
perdere Dio e con Lui la gioia di vivere e il senso stesso della vita. La
Madonna nel suo richiamo mette in guardia i giovani, perché satana vuole
utilizzare a suo vantaggio il loro tempo libero. Di che cosa si tratta, secondo
te?
Vicka: Penso che, al punto a cui
siamo arrivati, per satana è facile agire. Lui vede
molto bene che ormai non gli resta gran che da fare. E' pronto ad assalirci in
qualsiasi momento, perché gli abbiamo lasciato via libera. Se
noi ogni giorno gli diamo spazio, egli entra pian piano e poi non esce più,
perché gli abbiamo offerto la possibilità. Noi spesso
lo facciamo senza pensarci; così entra nelle famiglie per dividerle, spinge i ragazzi
sulla via della droga o su altre strade sbagliate e così si perdono.
“TI OFFRO TUTTO QUELLO CHE VUOI”
Mi ricordo quello che una
volta mi ha raccontato Mirijana, quando si trovava a
Sarajevo. Lei aveva incominciato a recitare il Rosario in
attesa dell'apparizione. Improvvisamente, è venuto un giovane di aspetto molto bello che si è messo a parlare contro la
Madonna, dicendo: "Perché, Mirijana, fai
queste cose? Che cosa ti dà la Madonna? Niente! Lei ti
chiede le preghiere, i sacrifici e le rinunce. Io, invece, ti do le cose materiali
e ti offro tutto quello che vuoi, se tu lasci la Madonna". Questo è il
tipico modo di agire di satana. E' lui che tenta così: "Ti do questo,
ti do quest'altro" e ci offre mille possibilità, purché lasciamo la
Madonna. Mirijana ha guardato il giovane negli occhi
e ha visto che roteavano e ha incominciato a sentirsi inquieta. Allora è
uscita ed è fuggita via. Dopo qualche minuto è arrivata la Madonna che le ha detto: "Mirijana,
satana non sempre viene sotto un aspetto brutto in modo tale che voi abbiate
paura. Spesso viene sotto le apparenze di una persona bella per potervi
ingannare meglio".
CHE COSA DEVE FARE
UN RAGAZZO PER TORNARE A DIO?
Padre Livio: Satana ha cercato di sedurre
anche Gesù, offrendogli le cose di questo mondo. Non c'è, dunque, da
meravigliarsi se tenta di prendere anche noi, specialmente i giovani con le
medesime reti. Ma senti, Vicka, a
un ragazzo che è inquieto, che incomincia a rendersi conto di essere sulla
strada sbagliata, che è infelice lontano da Dio, ma non ha il coraggio di
ritornare a Lui, quale consiglio daresti? Che cosa
deve fare secondo te?
Vicka: Non dire, Padre Livio, che
non ha il coraggio, ma piuttosto che lui non vuole. Sono due cose molto
diverse. Quando una persona vuole per davvero, cerca
mille strade per tornare. Basta solo che dica a Dio: "Ho sbagliato e
voglio ritornare indietro!" Allora sì che i problemi sono risolti. Quando un giovane dice: "Io voglio ritornare", ma
poi nel suo cuore pensa di andare ancora avanti a fare delle cose sbagliate, in
questo caso non conclude niente. Bisogna che prenda coscienza e dica
nel suo cuore: "Io decido di lasciare i miei amici, quelli che non sono
buoni per me. Io lascio tutto per salvare la mia anima". Questo mi
pare che sia il modo giusto di procedere: riflettere, prendere coscienza e poi
decidere. Anche tu certamente. parli
spesso con i giovani che ti pongono tantissime domande su questo o su quello,
ma poi non decidono. Noi giovani oggi ci rifugiamo
dietro mille scuse, come quel ragazzo che cerca pretesti per non cambiare. Ma noi dobbiamo essere prudenti e sapere quello che vogliamo e
così decidere di lasciare tutto ciò che disturba la nostra vita. Allora
siamo in grado di chiedere la Grazia di Dio, che egli è sempre pronto a donarci,
purché diciamo col cuore: "Io non vado più per quella via del male, ma
voglio conoscere Dio e andare con Lui". Dio è sempre pronto, se
abbiamo la buona volontà.
DIO CI HA DATO LA LIBERTÀ
Padre Livio: Qui Vicka
tocchiamo uno dei punti su cui la Madonna si sofferma più spesso per farci
meditare, quando ci richiama al grande dono della
libertà che Dio ci ha dato. La Madonna ha detto più volte che non vuole
forzarci, ma ci invita a scegliere liberamente Dio per
amore. "Decidetevi per Dio'; ci ha esortato in diverse
occasioni. Non sempre, però, un ragazzo oggi è consapevole delle conseguenze
delle sue libere scelte.
Vicka: Ma lui è perfettamente
libero di prendere quella strada che vuole. E' libero di decidere per il male,
ma può anche decidere di cambiare e scegliere la strada di Dio. Se vuole, può chiedere a Dio questo dono di ritornare a Lui,
ed Egli lo aspetta a braccia aperte.
ATTENDERE E PREGARE IN SILENZIO PER I
FIGLI LONTANI
Padre Livio: Invece a
una famiglia, a un papà o a una mamma che hanno un figlio che non vuole
ascoltare e che si ostina sulla via del male, per cui non c'è più dialogo,
perché il figlio non vuole sentire ragioni, quali consiglio daresti? Tu prima
hai detto che parlare non serve. Che cosa allora
dovrebbero fare?
Vicka: Devono avere tanta
pazienza. Non possiamo subito dire che un ragazzo è cattivo, nel senso peggiore
della parola. Forse, quel ragazzo si aspetta che i suoi genitori siano pazienti
con lui. A volte i genitori sono messi alla prova, perché si
rendano conto che devono dare qualcosa di più e di diverso ai figli, quando in
realtà non danno loro niente di valido. Forse, Dio vuole
metterti alla prova per prepararti, perché in quelle situazioni difficili tu
sappia andare incontro a tuo figlio. Quando si
è creato questo rapporto difficile, è meglio attendere e pregare in silenzio. Se per il momento non c'è dialogo e non si parla, pazienza!
E' inutile che, entrando in casa, tu sgridi tuo figlio dicendo: "Perché
non parli?" E' meglio dire niente, perché, se si parla nel momento
sbagliato, è peggio. La cosa migliore è lasciarlo tranquillo, in modo tale che
si senta più a suo agio, mentre tu con tuo marito e
gli altri della famiglia pregate in silenzio per lui. Pian piano vedrai che tuo figlio cambierà! Padre Livio: Speriamo!
Dobbiamo credere ed essere ottimisti, come ci insegna
l'esempio di Santa Monica, la madre di San Agostino, che ha pregato un'intera
vita prima di vedere la conversione di suo figlio. I risultati, però, sono
stati al di sopra di ogni speranza e veramente degni
dell'infinita misericordia di Dio!
NON CI SI PREPARA SERIAMENTE AL MATRIMONIO
Padre Livio: Senti Vicka, la Madonna dice che oggi
satana agisce in modo particolare per dividere le nostre famiglie. Ma non ti sembra che questa fragilità della coppia dipenda
anche dal fatto che tanti giovani non si preparano seriamente al matrimonio?
Vicka: Normale che non si
preparino! Non è certo un prepararsi, quando un ragazzo e una ragazza stanno
insieme tre anni come se fossero già marito e moglie e
soltanto dopo che si sono sposati guardano se sono fatti l'uno per l'altro.
Questa è una cosa che assolutamente non va. Purtroppo, oggi non si mette il
Sacramento al primo posto. Prima di decidere per il matrimonio si devono
valutare tante cose, e non basta che si dica: "Ti voglio bene", così, tanto per dire. "Ti
voglio bene" significa che una persona è pronta a sacrificarsi fino
in fondo per l'altra.
SATANA NE APPROFITTA PER DISTRUGGERE LE FAMIGLIE
Vedi, oggi capita che due si
sposano e dopo qualche settimana si dividono, perché dicono che non sono fatti
l'uno per l'altro e che non riescono ad andare d'accordo. Ma
tu che cosa hai fatto in tutti gli anni di fidanzamento? Che cosa hai fatto nei
tre o cinque anni che eravate insieme? Hai perso il
tuo tempo, se non hai potuto conoscere con chi sei stato e con chi hai parlato.
Così, all'improvviso, è arrivato il colpo, perché satana ha visto quel varco
libero dove poter entrare e vi è entrato, e poi va avanti finché la famiglia
non è distrutta. Questo è un grande male, e non senza
motivo la Madonna ripete alle famiglie di stare attente, perché senza la
preghiera fatta insieme non stanno unite. Vale quanto ho detto prima e cioè, che, come un fiore non vive senza l'acqua, così le
nostre famiglie non vanno avanti senza la Grazia di Dio.
BISOGNA INCOMINCIARE A PREGARE INSIEME DA
FIDANZATI
Padre Livio: A mio parere, però, non bisogna
aspettare quando si è sposati, per incominciare a pregare insieme. Già durante il
fidanzamento è necessario fare un cammino spirituale a due soprattutto mediante
la preghiera.
Vicka: Certamente! Occorre
prepararsi al matrimonio con la preghiera. Quando, poi, tutti
e due si sentono pronti viene facile dire: "Ecco, siamo
pronti". Quando, però, si stanno preparando nella preghiera
devono capire che bisogna essere pronti a soffrire l'uno per l'altro e non
solo aspettarsi che arrivino cose facili. Due si sposano e pensano di andare di
qua, di andare di là e di divertirsi… No, no! Li attende l'amore, l'impegno,
il sacrificio, lo stare insieme. Devono costruire la famiglia, pensare ai
bambini in modo tale che nascano in una vera famiglia
e non in una come quella di oggi. Ma questo non è
possibile senza preghiera e senza unione.
LA VITA È UN GRANDE DONO
Padre Livio: Senti, Vicka:
purtroppo da noi, forse da voi meno, c'è un problema ancora più grave ed è
quello di molti giovani che in realtà non sanno neppure a che cosa serva vivere. Non comprendono il senso
della vita e sperimentano un grande vuoto.
Vicka: Non vi è dubbio che la vita
sia un grande dono. Dio ha donato la vita ad ognuno di
noi. Se io sono nata, c'è un motivo e, se tu sei nato,
c’è un motivo. Così per ogni essere umano. Non esiste nessuna persona persa!
Siamo noi che vogliamo perderci, ma Dio aveva e ha un
progetto per tutti. Lui ha un programma di vita per ogni uomo. Io vorrei dire a
tutti quelli che pensano che questa vita è senza senso, che, forse, loro non si
sono mai impegnati a vivere, non hanno fatto sacrifici,
sono stati passivi e hanno aspettato tutto dagli altri. A me capita a volte di
parlare con qualche giovane, e un a volta è venuta una ragazza di sedici anni
che mi ha detto: "Vicka, sono stanca di
vivere e voglio morire. Ma scusa - le ho risposto -vuoi morire a sedici anni,
proprio quando hai appena incominciato a vivere?. Tu non sai come la vita è
bella e come è un grande dono..."
IL BUIO E LA NEBBIA DELLE DISCOTECHE
Padre Livio: Anche la Madonna nei suoi
messaggi parla della grandezza e della bellezza della vita, quando è vissuta in
amicizia con Dio.
Vicka: Ciò che la Madonna ha
detto, lo ripeto per mia esperienza personale e dico "E proprio bella,
bellissima!" E' davvero un grande dono di
Dio. Ma noi dobbiamo mettere Dio a fondamento della
nostra vita e poi organizzarla e impostarla per un fine. Ma come fa a vivere un
ragazzo che alla sera va in discoteca e vi rimane fino
al mattino? Arrivato a casa, dorme fino alla sera.
Poi, riparte di nuovo per la discoteca. Spreca la sua vita con quella musica,
con quella droga, con tutta quella nebbia che è un buio che non gli fa vedere
le cose belle. E' normale che poi dica che la vita non è bella. Infatti, non vede il giorno, ma solo la notte. Per lui il
giorno si è cambiato in notte e la notte in giorno. Ma
se ha perduto tutto, ciò è accaduto perché lui lo vuole. In realtà la vita è
davvero un grande dono. Quando
uno capisce il valore della vita, allora dalla mattina alla sera ringrazia Dio
per ogni istante che gli dà durante la giornata, perché la vita è un
grandissimo dono di Dio, e noi dobbiamo accoglierlo e viverlo col cuore. Se uno fa così, non dirà mai che la vita non vale nulla.
LA VITA SI REALIZZA NELL'AMORE
Padre Livio: Ti faccio una domanda un
po' provocatoria. In ultima istanza,
a che cosa serve la vita? Perché si sta al mondo? Come
risponderesti tu a un ragazzo che ti pone queste
domande?
Vicka: Per capire il valore della
vita occorre guardare a Dio. Allora ci è chiaro, come
ho detto prima, che ognuno ha un suo compito da eseguire. A me, come a te, come
a tutti, Dio ha donato la vita perché realizziamo quel
progetto che lui vuole. Ognuno di noi nel suo piccolo deve cercare di
impegnarsi. Ogni giorno noi incontriamo tantissima gente. Allora, perché la
tua vita sia utile devi guardare a chi ha bisogno di aiuto.
Allora gli dai una mano, gli dai un sorriso, lo guardi,
gli dici due parole. Oppure vai a visitare un malato o
vai dove puoi essere utile. Così puoi vedere quanto la vita abbia
un valore. Noi dobbiamo cercare di amare, e
sforzandoci di amare gli altri conosciamo meglio noi stessi. Fino a che non
guardiamo al prossimo, non possiamo sapere quanto siamo capaci di amare e quanto siamo pronti a fare per gli altri. Una persona
che dice di non aver mai amato e di non avere neppure provato ad amare e che
non sa che cos'è l'amore, quando però incomincia a sperimentarlo e a viverlo,
allora questo amore diviene una gioia per la quale non
c'è la fine. Per questo la Madonna ha detto che qui sulla terra noi siamo solo
di passaggio, ma poi la vita continua.
GUARDARE AL FUTURO CON SERENITÀ
Padre Livio: Non c'è dubbio che per cogliere il valore della vita qui sulla terra occorre avere
uno sguardo sull'eternità; diversamente i conti non tornano. Quello, però, che
preoccupa è che molti giovani sono angosciati e hanno paura di affrontare il
futuro. Direi che c'è in loro un blocco psicologico a prendere degli impegni
duraturi.
Vicka: Sì, è vero; ma perché hanno
paura? Il motivo va ricercato nel fatto che si preoccupano troppo per delle
cose che sono ancora lontane e che forse non verranno mai. La Madonna, invece,
ci dice di non preoccuparci per il domani. Lei ci invita
sempre a pensare a ciò che bisogna fare oggi, momento per momento. Oggi
moltissime persone pensano che è prossima la fine del mondo, oppure che è imminente
qualche catastrofe o altro. Arrivano delle persone che mi dicono: "Vicka, ci saranno tre giorni di buio e poi nel duemila la
fine del mondo". "E chi lo ha detto? - rispondo
io - La Madonna? Dove? Qui? Questo io lo sento da voi. Non prestate ascolto a queste cose, non sono vere! La Madonna non
parla mai per farci paura. Lei parla sempre per darci una speranza. Cosa succeda nel futuro Dio lo sa, ma noi non dobbiamo avere
alcun timore di guardare avanti". Così con queste voci anche i giovani
entrano in confusione e non sanno più che cosa fare. Ma un giovane che affronta
la vita giorno per giorno e va avanti un passo per volta non
si lascia prendere dalla paura. La Madonna ci insegna
che la paura non viene da Dio, ma viene sempre dalla parte opposta. Quando noi sentiamo che nel nostro cuore vi è la gioia, la
pace e la tranquillità, capiamo subito che tutto questo viene da Dio. Ma quando siamo disturbati e abbiamo dentro la rabbia o
siamo presi da paure, allora tutto questo viene dalla parte di un altro (il
demonio). In questo modo siamo subito in grado di capire la differenza. Così, carissimi giovani, se sentite la pace, allora accoglietela
con tutto il cuore e andate avanti. Se sentite la paura, allora questo
è un modo con cui Dio vuol farvi capire che dovete incominciare a impegnarvi o ad andare avanti senza timore a realizzare
quello che avete incominciato.
LA MADONNA CI E SEMPRE VICINA
Padre Livio: Non dobbiamo dimenticarci
che non siamo soli a percorrere il cammino della vita e che la Madonna ci
accompagna e ci protegge.
Vicka: Ma, Padre Livio, Lei sempre
ci protegge, ma non ti può proteggere quando tu non vuoi; capito? Se io voglio che la Madonna mi protegga, ecco che io credo che Lei
è sempre qui con noi, anche in questo momento. Ma
se uno non ci crede e non si affida, Lei come potrebbe aiutarlo se uno non
vuole? Non si può giocare con la Grazia. Lei è sempre vicina, ma dipende da noi
chiedere il suo aiuto.
COME CAPIRE LA PROPRIA VOCAZIONE
Padre Livio: Ora vorrei toccare un problema
molto sentito dai nostri giovani. Mi capita spesso di incontrarne moltissimi,
anche fra quelli che partecipano alla catechesi giovanile di Radio Maria, che
non riescono a capire qual è la loro vocazione, nel
senso di comprendere quello che Dio vuole da loro e che cosa devono fare nella
vita. Fanno fatica a vedere la strada sulla quale Dio li chiama.
Vicka: Quando un giovane prega per
capire qual è la sua vocazione, se ha la mente piena dei più svariati pensieri,
progetti, desideri e tante cose di questo genere, non arriverà mai a vedere la
sua vocazione. Quando noi preghiamo, dobbiamo rendere
libero e disponibile il cuore e dire a Dio: "Ecco, fai tu quello che
vuoi e rispondimi tu nel mio cuore su quello che devo fare!". Se io chiedo con serietà, Lui mi risponde. E' certo che mi
indica che cosa devo fare, se la via del matrimonio o del sacerdozio o della
vita religiosa o altro. Oggi, noi spesso preghiamo per avere questo dono, ma
nel medesimo tempo pensiamo ad altro, e allora la risposta non arriva. Noi
dobbiamo prima fare chiarezza rendendoci disponibili per una decisione. Se io
voglio davvero trovare la mia vocazione, devo mettere da
parte tutti gli altri pensieri. Se io prego per capire la mia
vocazione, ma nel medesimo tempo ho il fidanzato, di sicuro
quella vocazione non arriva mai, perché tu non sei d'accordo con te
stesso, non sai che cosa vuoi fare. Occorre essere pronti a scegliere per l'una cosa o per l'altra, e chiedere a Dio che ti dia questo
discernimento. L’ho detto e lo ripeto: se uno chiede alla Madonna una risposta
sulla scelta vocazionale che riguarda la sua vita, Lei risponde direttamente
nel suo cuore riguardo alla strada che deve prendere. Da parte nostra dobbiamo
essere pronti a sentire la sua voce. Lei è sempre pronta a risponderci, solo
che noi dobbiamo preparare il posto e liberarci da tutte le altre voci per
sentire la sua voce.
LA VOCE DI DIO ARRIVA PIU FORTE DI TUTTE
LE ALTRE
Padre Livio: Rendere libero il cuore per
la chiamata di Dio, qualunque essa sia, non è uno sforzo da poco. Senza una
totale disponibilità è facile scambiare i nostri desideri con la voce di Dio.
Come faccio ad essere sicuro che è proprio la Madonna, che è proprio Dio che mi indica questa strada?
Vicka: Possiamo essere sicuri
perché, se chiediamo a Dio, Lui ci ascolta. Quando tu preghi Dio dicendo: "Liberami
da tutti i miei pensieri, da tutto ciò che disturba il mio cuore, perché io
voglio ascoltare la tua voce", allora vedrai
che Dio ti risponde e che la sua voce ti arriva più forte di tutte le altre. La
sua è una voce che ti sveglia!
DIO PARLA AL CUORE
Tante volte noi aspettiamo
questa risposta, ma perdiamo la pazienza, perché vogliamo tutto e subito. Tu
preghi per cinque o sei giorni; ma siccome la
risposta non arriva, al settimo non preghi più. Ma
questo modo è sbagliato, perché, quando preghiamo, dobbiamo saper aspettare il
momento di Dio con tanta pazienza. Lui ci fa attendere per provarci, ma poi dà
una risposta a tutto. Io devo essere paziente, non stancarmi di chiedere la
risposta e saper aspettare. Devo pregare nella maniera giusta, che è un modo
per dire a Dio: "Eccomi, io desidero ascoltare tutto quello che tu
vuoi dirmi. Sono pronto!" Dio è sempre con quel cuore che è pronto. Invece noi, a volte, vogliamo che Dio ci risponda subito; ma poi,
quando viene il tempo che ci risponde, ecco che ci comportiamo come se non ci
avesse detto niente. Questo è un giocare con Dio. Se io, quando chiedo,
chiedo col cuore, la risposta arriva nel cuore proprio
al momento giusto.
DIO CHIEDE TROPPO?
Padre Livio: Nei giovani, però, c'è un'altra
paura. Me ne sono reso conto io, e certamente lo avrai notato anche tu che
incontri tanti giovani e ti sei fatta una grande
esperienza. Molti di loro hanno paura che seguire Dio sia troppo difficile,
come se Dio chiedesse troppo per le loro forze.
Vicka: Questo veramente non lo dicono soltanto i giovani. Vorrei portare al riguardo un piccolo esempio. Una volta è arrivato un grosso gruppo di italiani e, come sempre, inizio con la preghiera e poi
incomincio a riferire i messaggi della Madonna. Quando
è il momento delle domande, ecco che un sacerdote abbastanza giovane alza la
mano e prende la parola dicendomi: "Vicka, io
penso che la Madonna ci chieda troppo". Io gli rispondo "Padre,
tutto quello che la Madonna chiede sono cose semplici, che già la Chiesa prescrive.
Lei stessa ha detto che non è venuta per dirci cose nuove, ma per risvegliare
la nostra Fede. Tutto quello che la Madonna ci raccomanda esiste già nella
Chiesa; solo che bisogna pian piano cercare di viverlo."
Quel sacerdote, però, non era convinto perché, in una parrocchia grande e
con tante cose da fare, non era possibile secondo lui pregare tre Rosari ogni
giorno come chiede la Madonna. Io gli ho risposto che questa era la
raccomandazione della Madonna e che, se lui voleva, poteva accettare; se non
voleva poteva lasciarla. E così se ne è andato. Un
mese dopo, però, è tornato e mi ha detto: "Vicka,
ho incominciato a pregare un po' di più ogni giorno e ho capito che tutto è
possibile. Quando sono arrivato la prima volta non ero
pronto e per me era troppo. Ora, invece, riesco a mettere
in pratica un po' alla volta tutto quello che la Madonna vuole". Per
tornare ai giovani, vorrei dire che oggi tantissimi giovani hanno altre cose
per la testa e per questo trovano difficile seguire
Dio. Ma se un giovane imposta meglio la sua vita e dà
più tempo a Dio, allora lui cambia. E' in questo modo che tutto il mondo può
cambiare.
Padre Livio: Allora non è difficile
seguire Gesù?
Vicka: Per uno che non ha provato
e che non ha mai fatto nulla, è difficile ed è proprio quella persona che dice
che è difficile. Ma se uno ha provato e si è impegnato ad
andare avanti, allora è facile. Non c'è problema.
LA MADONNA HA SCELTO SEI GIOVANI
Padre Livio: Visto che
stiamo parlando della preoccupazione della Madonna per i giovani, permettimi
di fare una breve osservazione. In genere, nelle sue apparizioni la Madonna
sceglie dei bambini, come è avvenuto a Lourdes, La
Salette, Fatima, Banneux, Beaurin
e in altre luoghi. Qui a Medjugorje, invece, ha
scelto dei ragazzi sui quindici - sedici anni, quando incomincia la fase più
delicata e difficile della vita. Forse, con questa scelta la Madonna ha voluto
manifestare la sua sollecitudine per i giovani del nostro tempo che, come Lei
dice, si trovano in una situazione piena di difficoltà.
Vicka: Lo sa la Madonna che cosa
si proponeva con questa scelta. Jakov per la verità
era ancora un bambino di dieci anni. La Madonna, quando fa le sue scelte, le
fa secondo i suoi bisogni. Una volta abbiamo chiesto alla Madonna perché aveva
scelto noi e Lei ha risposto che questa era stata la volontà di Dio. Dio ha
deciso così e Lei è la Serva del Signore che fa quello che Dio vuole. In altre
occasioni, quando noi abbiamo raccomandato alla Madonna qualcuno, ci ha
risposto che Lei può dare a noi quelle grazie che Dio concede a Lei. Così la
Madonna è un tramite fra noi e Dio, come un filo che ci unisce a Lui.
LA GIOIA DI SERVIRE LA MADONNA
Padre Livio: Una delle cose che mi
edifica di più, di voi veggenti, è che da oltre diciassette anni date la vostra
giornata alla Madonna. Oltre all'accoglienza dei pellegrini e alla
disponibilità che vi richiedono le persone che
incontrate, avete ogni sera l'appuntamento con la Madonna, preceduto e seguito
dalla preghiera. Oggi i giovani, invece, ci tengono ad
essere liberi e a non avere dei legami fissi. Molti dicono apertamente: "La
vita è mia e ne faccio quello che voglio io". Voi, invece, vivete in
questa continua disponibilità, offrendo il tempo della vostra vita alla
Madonna. Ecco, questo sacrificio vi è costato molto o è qualcosa che fate
volentieri?
Vicka: Io, piuttosto, vedo che
tante volte la mia giornata non ha abbastanza tempo.
Arriva molta gente e ci sono tante cose da fare. Mi chiamano di qua e di là, e
quando arriva la sera dico a Dio: "Oggi forse ho fatto poco e avrei
potuto fare di più". Cerco, però, di impegnarmi durante tutto il
giorno e a volte anche durante una parte della notte. Quando,
però, vado a letto, faccio un esame di coscienza e mi dico: “Oggi ho
ricevuto tante persone, sono andata da tante parti, ma forse potevo fare di più e meglio” Ti viene
sempre da pensare che si sarebbe potuto fare qualche altra cosa.
LA GIOIA DI AIUTARE GLI ALTRI
Devo dire, però, che non
esiste una gioia più grande di quella di trasmettere i messaggi e di fare
quello che Dio mi chiede. Per me è qualcosa che non posso esprimere con nessuna
parola o immagine. Non esiste nulla di più bello che aiutare gli altri, dare
loro una mano e fare tutto quello che la Madonna vuole e Dio stesso desidera da
me. Questa per me è la cosa più importante. E' stata ed è al primo posto nella
mia vita. Ma, di là di ogni considerazione, per me è
una gioia grandissima aiutare la gente, tendere una piccola mano e farlo col
cuore. Non c'è nulla di più bello che essere di aiuto
a un tuo fratello o a una tua sorella e a tutti i pellegrini che arrivano.
Tutti ti chiedono una parola, e tu devi essere pronto
a dare questa piccola gioia agli altri. Io dico sempre che la Madonna a me ha
dato tantissimo, ma che anch'io devo corrispondere al suo amore e donarlo agli
altri.
"SONO CONTENTISSIMA DELLA MIA
VITA"
Padre Livio: Tu sei contenta della tua
vita?
Vicka: Ma contentissima,
contentissima proprio! Non esiste nessuna gioia che possa
essere messa al di sopra di questa. Proprio non esiste.
Padre Livio: Si vede che sei contenta.
Hai il sorriso di Maria stampato sulla faccia e poi la Madonna in premio per
tutto il lavoro che fai ti ha pure imprestato i suoi occhi. Però, gli altri
giovani, che sono invece angosciati o che sperimentano il vuoto della vita, potrebbero
pensare che tu sei fortunata, perché hai avuto una grande
missione da compiere, mentre loro non hanno ricevuto nessun compito importante.
Vicka: Ma no, ognuno di noi ha una
missione da compiere, questo è sicuro. Io ho questa, tu ne hai un'altra. C'è chi studia, chi lavora,
chi fa il medico e così via: ognuno ha la sua vocazione particolare, che deve
prendere con serietà. Se uno si impegna e cerca di
aiutare gli altri, questa è già una missione.
VIAGGIO NELL’ALDILA’ COL CORPO
Padre Livio: Lasciamo l'argomento dei giovani
che hai trattato con grande sapienza e cerchiamo di
capire uno dei più importanti messaggi di Medjugorje,
che è quello riguardante l'eternità. Io spiego spesso alla gente dai microfoni
di Radio Maria che in duemila anni di cristianesimo non è
mai successo che due persone insieme fossero prese dalla Madonna col corpo,
scomparissero dalla terra e fossero portate nell'aldilà a vedere il Paradiso,
il Purgatorio e l'Inferno e poi fossero riportate nell'aldiquà. Si tratta di un' esperienza unica e di un messaggio straordinario per gli
uomini del nostro tempo, i quali pensano che con la morte finisce tutto.
Raccontaci anche nei particolari questa esperienza.
Vicka: E' accaduto nei primi tempi
delle apparizioni, mi pare verso la fine del 1982
(Nota: Vicka mi ha detto che per sapere la data esatta
avrebbe dovuto consultare il suo quaderno).
Io e Jakov
siamo stati davvero fortunati per questo dono; così
possiamo aiutare gli altri: la Madonna non ci ha detto che ci portava con Lei
solo per noi stessi. Lei ci ha detto: "Voi due venite con me a
vedere il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno perché possiate raccontarlo agli
altri". Infatti la Madonna dice che qui sulla
terra c'è moltissima gente che pensa che con la morte finisce tutto. "No
- dice la Madonna - questo è un grande errore. Qui siete solo di
passaggio. Dopo la morte c 'è l'eternità". La
Madonna ci ha portato nell'aldilà perché raccontassimo agli altri ciò che
avremmo visto.
SI APRE IL TETTO DELLA CASA Di JAKOV
Padre Livio: Dimmi dove eravate e che ore
erano.
Vicka: Eravamo nella piccola casa
di Jakov, quando la Madonna è venuta. Era un
pomeriggio, verso le 15,20. Sì, erano le 15,20.
Padre Livio: Non aspettavate
l'apparizione della Madonna?
Vicka: No. Io e Jakov di ritorno da Citluk siamo andati a casa sua dove c'era sua mamma
(Nota: La mamma di
Jakov ora è morta).
Nella casa di Jakov c'è una camera e una cucina. Sua mamma era andata a
prendere qualcosa per prepararci da mangiare, perché un po' più tardi avremmo dovuto andare in chiesa. Mentre aspettavamo, io e Jakov ci siamo messi a guardare un
album di fotografie. Improvvisamente Jakov è andato
giù dal divano prima ancora di me e ho capito che la Madonna era già arrivata.
Subito ci ha detto: "Tu, Vicka, e tu, Jakov, venite con me a vedere il Paradiso, il Purgatorio e
l'inferno". Io mi sono detta: "Va bene, se così vuole
la Madonna". Jakov invece ha detto alla
Madonna: "Tu porta Vicka, perché loro sono
in tanti fratelli. Non portare me che sono figlio unico”. Diceva così perché
non voleva andare.
Padre Livio: Evidentemente lui pensava che non sareste più tornati!
(Nota: la
riluttanza di Jakov è stata provvidenziale, perché
rende ancora più credibile e reale il racconto).
Vicka: Sì, lui pensava che non
saremmo più tornati e che saremmo andati per sempre. Io intanto pensavo quante
ore o quanti giorni sarebbero stati necessari e mi chiedevo se saremmo andati
in alto o in basso.. Ma in un attimo la Madonna ha
preso me per la mano destra e Jakov per la mano
sinistra e il tetto si è aperto per lasciarci passare.
Padre Livio: Si è aperto tutto?
Vicka: No, non si è aperto tutto,
ma solo quella parte che era necessaria per farci passare. In pochi istanti siamo
arrivati in Paradiso. Mentre salivamo, vedevamo giù in
basso le case piccole, più piccole di quando si vedono dall'aereo.
Padre Livio: Ma tu guardavi giù sulla
terra, mentre venivate portati in alto? Vicka: Mentre venivamo
portati in alto, guardavamo giù.
Padre Livio: E che cosa vedevate?
Vicka: Tutto molto piccolo, più
piccolo di quando si va in aereo. Intanto pensavo: "Chissà quante ore o
quanti giorni ci vogliono!". Invece in un momento
siamo arrivati. Ho visto un grande spazio....
LA GIOIA DEL PARADISO
Padre Livio: Senti, ho letto in qualche parte, non
so se è vero, che c'è un porta, con una persona
piuttosto anziana accanto.
Vicka: Sì, sì. C'è una porta di
legno.
Padre Livio: Grande o piccola?
Vicka: Grande. Si, grande.
Padre Livio: E' importante. Significa
che vi entra tanta gente. La porta era aperta o chiusa?
Vicka: Era chiusa, ma la Madonna
l'ha aperta e noi vi siamo entrati.
Padre Livio: Ah, come l'ha aperta? Si è
aperta da sola?
Vicka: Da sola. Siamo andati verso
la porta che si è aperta da sola.
Padre Livio: Mi pare di capire che la
Madonna è davvero la porta del cielo!
Vicka: A destra della porta c'era
S. Pietro.
Padre Livio: Come hai fatto a sapere che
era S. Pietro?
Vicka: Ho capito subito che era
lui. Con una chiave, piuttosto piccolo, con la barba, un po'
tarchiato, con i capelli. E' rimasto uguale.
Padre Livio: Era in piedi o seduto?
Vicka: In piedi, in piedi, vicino
alla porta. Appena entrati, siamo andati avanti,
camminando, forse tre, quattro metri. Non abbiamo visitato tutto il Paradiso,
ma la Madonna ce lo ha spiegato. Abbiamo visto un
grande spazio avvolto da una luce che non esiste qui sulla terra. Abbiamo visto
le persone che sono né grasse, né magre, ma tutte uguali e hanno vesti di tre
colori: il grigio, il giallo e il rosso. Le persone camminano, cantano, pregano.
Ci sono anche dei piccoli Angeli che volano. La Madonna ci ha detto: "Guardate
quanto sono felici e contente le persone che si trovano qui in Paradiso". E'
una gioia che non si può descrivere e che qui sulla terra non esiste.
Padre Livio: La Madonna vi ha fatto
capire l'essenza del Paradiso che è la felicità che non finisce mai. "In
cielo c'è la gioia", ha detto in un suo messaggio. Vi ha fatto poi
vedere le persone perfette e senza alcun difetto fisico, per farci comprendere
che, quando ci sarà la resurrezione dei morti, avremo un corpo di gloria come
quello di Gesù Risorto. Vorrei, però, sapere che tipo di vestilo
indossavano. Delle tuniche?
Vieka: Sì, delle tuniche.
Padre Livio: Arrivavano fino in fondo ai
piedi o erano corte?
Vicka: Erano lunghe e arrivavano fino
in fondo.
Padre Livio: Di che colore erano le
tuniche?
Vicka: Grigio, giallo e rosso.
Padre Livio: Secondo te, hanno un
significato questi colori?
Vicka: La Madonna non ce lo ha spiegato. Quando Lei
vuole, la Madonna spiega, ma in quel momento non ci ha spiegato perché hanno le
tuniche di tre diversi colori.
Padre Livio: Come sono gli Angeli?
Vicka: Gli angeli sono come dei
piccoli bambini.
Padre Livio: Hanno il corpo completo o
solo la testa come nell'arte barocca?
Vicka: Hanno tutto il corpo.
Padre Livio: Indossano anche loro delle
tuniche?
Vicka: Si, ma sono corte.
Padre Livio: Si vedono le gambine allora?
Vicka: Sì, perché loro non hanno
le tuniche lunghe.
Padre Livio: Hanno delle piccole ali?
Vicka: Sì, hanno le ali e volano al di sopra delle persone che sono in Paradiso.
Padre Livio: Una volta la Madonna ha parlato
dell'aborto. Ha detto che si tratta di un grave peccato e ne dovranno
rispondere coloro che lo procurano. I bambini invece non hanno colpa di ciò e
sono come dei piccoli Angeli in cielo. Secondo te, gli Angioletti del Paradiso
sono quei bambini abortiti?
Vicka: La Madonna non ha detto che
i piccoli Angeli in Cielo sono i bambini dell'aborto. Ha detto che l'aborto è
un grande peccato e che ne rispondono quelle persone
che lo hanno fatto, e non i bambini.
LA SOFFERENZA DEL PURGATORIO
Padre Livio: Siete, poi, andati in
Purgatorio?
Vicka: Sì, dopo siamo andati in
Purgatorio.
Padre Livio: Avete fatto tanta strada?
Vicka: No, il Purgatorio è vicino.
Padre Livio: Vi ha portato la Madonna?
Vicka: Sì, tenendoci per mano.
Padre Livio: Vi faceva camminare o
volare?
Vicka: No, no, ci faceva volare.
Padre Livio: Ho capito. La Madonna vi ha
trasportato dal Paradiso al Purgatorio, tenendovi per mano.
Vicka: Anche il Purgatorio è un
grande spazio. In Purgatorio, però, non si vedono le persone, ma solo si vede
una grande nebbia e si sente...
Padre Livio: Che cosa si sente?
Vicka: Si sente che le persone
soffrono. Sai, si sentono dei rumori....
Padre Livio: Ho appena mandato alle stampe
il mio libro: "Perché credo a Medjugorje",
dove scrivo che nel Purgatorio si sentirebbero come dei pianti, delle grida,
dei colpi.. E' esatto? Anch'io facevo fatica a trovare
le parole giuste in lingua italiana per dare il senso di quello che tu dici in croato ai pellegrini.
Vicka: Non si può dire che si
sentono dei colpi e neppure che si sentono dei pianti. Lì non si vedono le
persone. Non è come il Paradiso.
Padre Livio: Che cosa si sente allora?
Vicka: Si sente che soffrono. E'
una sofferenza di diverso genere. Si sentono delle voci e anche dei rumori,
come uno che si picchia...
Padre Livio: Si picchiano fra di loro?
Vicka: Si sente così, ma io non ho
potuto vedere. E' difficile, Padre Livio, spiegare una cosa che tu non vedi.
Una cosa è sentire e un'altra è vedere. In Paradiso tu vedi che camminano,
cantano, pregano, e quindi lo puoi riferire con esattezza. In Purgatorio si
vede solo una grande nebbia. Le persone che si trovano
lì aspettano le nostre preghiere per poter andare quanto prima in Paradiso.
Padre Livio: Chi ha detto che attendono
le nostre preghiere?
Vicka: La Madonna ha detto che le
persone che si trovano in Purgatorio aspettano le nostre preghiere per poter
andare quanto prima in Paradiso.
Padre Livio: Senti, Vicka:
la luce del Paradiso potremmo interpretarla come la
divina presenza in cui sono immerse le persone che si trovano in quel luogo di
beatitudine. La nebbia del Purgatorio, invece, che cosa sta ad indicare, secondo
te?
Vicka: Per me, la nebbia è
sicuramente un segno di speranza. Loro stanno soffrendo, ma hanno la certa
speranza che andranno in Paradiso.
Padre Livio: Mi colpisce che la Madonna insista sulle nostre preghiere per le anime del Purgatorio.
Vicka: Sì, la Madonna dice che
hanno bisogno delle nostre preghiere per andare prima in Paradiso.
Padre Livio: Allora le nostre preghiere
possono abbreviare il Purgatorio.
Vicka: Se noi preghiamo di più,
loro vanno prima in Paradiso.
IL FUOCO DELL’INFERNO
Padre Livio: Adesso parlaci
dell'Inferno.
Vicka: Sì. Prima abbiamo visto un grande fuoco.
Padre Livio: Toglimi una curiosità: si
sentiva caldo?
Vicka: Sì. Eravamo abbastanza
vicini e davanti a noi c'era il fuoco.
Padre Livio: Capisco. D'altra parte Gesù
parla di “fuoco eterno”.
Vicka: Sai, noi vi siamo stati con
la Madonna. Per noi è stato un modo diverso. Capito?
Padre Livio: Sì, certo! Certo! Eravate
solo spettatori e non attori di quel tremendo dramma.
Vicka: Abbiamo visto le persone
che prima di entrare nel fuoco...
Padre Livio: Scusami: ma il fuoco era
grande o piccolo?
Vicka: Grande. Era un grande fuoco. Abbiamo visto le persone che prima di entrare
nel fuoco sono normali; poi, quando precipitano nel fuoco, vengono
trasformati in orribili animali. Si sentono tante bestemmie e le persone che
urlano e gridano.
Padre Livio: Questa trasformazione delle
persone in orribili animali per me sta a significare
lo stato di perversione dei dannati che ardono nelle fiamme dell'odio contro
Dio. Toglimi ancora una curiosità: queste persone trasformate in bestie
mostruose hanno anche le corna?
Vicka: Cosa? Le corna?
Padre Livio: Quelle che hanno i diavoli.
Vicka: Sì, sì. E' come quando tu
vedi una persona, per esempio una ragazza bionda, che prima di entrare nel
fuoco è normale. Ma quando va giù nel fuoco e poi ritorna su, si cambia in una bestia, come se non fosse mai stata una
persona.
Padre Livio: ci ha detto Marija, nell'intervista fatta a Radio Maria, che quando la
Madonna vi ha fatto vedere l'Inferno durante l'apparizione senza però portarvi
nell'aldilà, questa ragazza bionda, quando è uscita dal fuoco, aveva anche le corna e la coda. E' così?
Vicka: Si, certo.
Padre Livio: Il fatto che le persone
trasformate in bestie abbiano anche le corna e la coda per me significa che sono diventati come dei demoni.
Vicka: Sì, è proprio un modo di essere simile a demoni. E' una trasformazione che
avviene rapidamente. Prima di precipitare giù nel fuoco, sono normali e quando
ritornano su sono trasformati..
ALL’INFERNO SI VA PER SCELTA PROPRIA
La Madonna ci ha detto: ”Queste
persone che si trovano qui all'Inferno vi sono andate con la loro
propria volontà, perché loro vi hanno voluto andare. Quelle persone che
qui sulla terra vanno contro Dio già incominciano a vivere un Inferno e poi
solo continuano”.
Padre Livio: Questo l'ha detto la
Madonna?
Vicka: Sì, sì, lo ha detto proprio
lei.
Padre Livio: La Madonna ha detto dunque,
se non proprio con queste parole, però esprimendo questo concetto, che
all'Inferno va chi ci vuole andare, ostinandosi ad andare contro Dio fino alla
fine?
Vicka: Ci va chi vuole, certo. Va
chi è contro la volontà di Dio. Chi vuole, va. Dio non manda nessuno. Tutti abbiamo la possibilità di salvarci.
Padre Livio: Dio non manda nessuno
all'Inferno: l'ha detto la Madonna, o lo dici tu?
Vicka: Dio non manda. La Madonna
ha detto che Dio non manda nessuno. Siamo noi che vogliamo andarci, per nostra
scelta.
Padre Livio: Quindi, che Dio non manda
nessuno lo ha detto la Madonna.
Vicka: Sì, ha detto che Dio non
manda nessuno.
Padre Livio: Ho sentito dire o ho letto
da qualche parte che la Madonna ha detto che non si deve pregare per le anime
dell'Inferno.
Vicka: Per quelle dell'inferno,
no. La Madonna ha detto che non si prega per quelle dell'Inferno, ma solo per
quelle del Purgatorio.
Padre Livio: D'altra parte i dannati
dell'Inferno non vogliono le nostre preghiere.
Vicka: Non le vogliono e non
servono a niente.
LA GIOIA DI DARE QUESTA TESTIMONIANZA
Padre Livio: Vorrei farti una domanda
che ti riguarda personalmente. La Madonna ti ha raccomandato
di dare questa testimonianza davanti alla gente. Ti costa o ti vergogni un po'
a raccontare queste cose che sembrano quasi incredibili agli uomini di oggi? A volte persino dei sacerdoti sorvolano sulla
realtà dell'Inferno.
Vicka: Oh, ma no! Io sono proprio
contenta! Se tu vuoi bene alla Madonna, quando lei ti
dice quello che devi fare, lo fai con tutto il cuore. Sono contenta; ti
assicuro che sono proprio contenta che qualcuno possa ascoltare, lo prenda sul
serio e ci pensi sopra. E' una grande gioia che ci
venga data la possibilità di sentire queste verità e quella voce che la Madonna
ci rivolge per la nostra salvezza.
LA MAMMA DI IVANKA
Padre Livio: Non hai riconosciuto
nessuno né in Paradiso, né all'Inferno?
Vicka: No, nessuno.
Padre Livio: E' vero che una volta avete
visto la mamma di Ivanka,
che era morta due mesi prima delle apparizioni?
Vicka: Sì, una volta che eravamo
insieme durante l'apparizione la Madonna è venuta con
la mamma di Ivanka.
Padre Livio: Anche tu l'hai vista?
Vieka: Sì, era uguale come da viva
ed era in Paradiso con la Madonna.
E’ DIFFICILE ANDARE IN PARADISO?
Padre Livio: La mamma di Ivanka, a quanto dicono, era una donna ordinaria, come
tante vostre mamme. Allora non è poi così difficile andare in paradiso.
Vicka: No, non è difficile. Chi
dice che è difficile? Basta vivere una normale vita cristiana. Non c'è bisogno
di fare cose straordinarie.
Padre Livio: Certamente la cosa migliore
sarebbe di riuscire a evitare il Purgatorio e andare
subito in Paradiso. Come si fa secondo te, a evitare
il Purgatorio e ad andare in Paradiso subito nel momento della morte?
Vicka: Bisogna affidarsi a Dio.
Nessuno di noi può dare una risposta certa al riguardo.
Padre Livio: Bisogna incominciare a fare
un po' di penitenza su questa terra, credo.
Vicka: Fare penitenza e altro, e alla fine Dio farà i nostri conti.
E’ DIFFICILE DIVENTARE SANTI?
Padre Livio: A proposito di penitenza,
ti chiedo il sacrificio di rispondere ancora a qualche domanda, anche se sento
la gente che sta bussando alla porta e tua mamma e già
venuta due volte a chiamarti.
Vicka: Vai avanti, non c'è
problema.
Padre Livio: Come sai, la Madonna ci ha
invitati tante volte à fare un cammino di santità. Alcuni, davanti a una proposta così impegnativa, restano quasi timorosi.
Secondo te, è molto difficile diventare santi? Che cosa bisogna fare?
Vicka: No, non è difficile. Oggi
molta gente, quando la Madonna ci invita a diventare
santi, prendendo con decisione il cammino della santità, pensa: "Ma
come posso io diventare santo?" La Madonna, però, non ci chiede di
essere santi in un modo straordinario, così come lo è stato ad esempio S.
Antonio. Ci invita piuttosto su una via semplice,
cercando di vivere la santità un po' ogni giorno e ci vuole anche insegnare che
la santità non si realizza senza preghiera e senza opere buone.
PREGHIERA E OPERE BUONE VANNO INSIEME
Ci dice inoltre che un'opera
buona senza preghiera non basta, come pure la preghiera senza opere buone. Sono
necessarie tutte e due e l'una e l'altra vanno insieme. La nostra santità va
anche chiesta a Dio come un dono. Come si prega per il dono
della Fede, così bisogna pregare per il dono della santità. Per andare
avanti nel cammino della santità non posso limitarmi a mettermi in ginocchio
tutto il giorno a pregare, ma poi non ascolto chi ha bisogno, non lavoro, non
sono attiva... La mia santità va conseguita con tutte
le cose. La mia santità cresce con la preghiera, ma anche con l'aiutare la
gente, col sacrificio, con la sofferenza. Con tutto questo andiamo
avanti e comprendiamo sempre di più che cosa significhi la santità.
Padre Livio: Si può quindi diventare
santi attraverso una vita molto ordinaria...?
Vicka: Certo, certo, facendo una
vita normale.
Padre Livio: Una madre di famiglia può
diventare santa?
Vicka: Certamente! Anche se lei è
già tanto presa dalle molte cose da sbrigare in famiglia, deve però offrire
tutta la sua famiglia a Dio e dirgli: "Ecco, io desidero che tutti insieme in famiglia cresciamo su questa strada della
santità". I messaggi che la Madonna ci ha dato sono il cammino della
santità. Cercando di viverli, noi siamo già su questa strada.
Padre Livio: Quindi, tutti possiamo diventare santi su questo cammino semplice che la
Madonna ci indica da così tanto tempo.
Vicka: Tutti. Tutti
quelli che lo vogliono.
LA CONVERSIONE DURA TUTTA LA VITA
Padre Livio: La Madonna ha precisato che
il messaggio più importante che lei ha dato qui a Medjugorje è quello della conversione. Secondo te, come va
inteso questo invito insistente della Regina della
pace alla conversione? Una volta ha persino detto: "Vi supplico,
convertitevi!"
Vicka: Quando la Madonna invita alla conversione, intende un cammino di tutta la vita. A
volte si sente qualcuno affermare: "Mi sono convertito". E',
invece, più esatto dire: "Ho incominciato a convertirmi". La
nostra conversione è un impegno di ogni giorno e
nessuno può dire: "Mi sono convertito". Dobbiamo, invece,
ripetere a noi stessi: "Io voglio, io voglio andare avanti nella mia
conversione ogni giorno". Poi pregare Dio per questo
dono, perché mi dia la possibilità di capire e di vivere la mia conversione.
Uno che si illude di essersi già convertito significa
che non è andato avanti nel cammino e che per lui la conversione è solo una
parola. La nostra conversione è sempre un andare avanti e non
si dà che uno possa dire: "Io mi sono convertito", ma al
contrario deve dire: "Io voglio convertirmi", e ripeterlo per
tutta la vita, giorno dopo giorno.
Padre Livio: Secondo te, anche per chi è
in uno stato di particolare perfezione, come i sacerdoti, i religiosi, le
suore e i consacrati in genere, vale l'invito della Madonna a convertirsi?
Vicka: Certamente! Voi tutti avete
questo dono particolare e questo impegno alla santità. Ma
la Madonna, quando parla, si rivolge a tutti, perché ognuno risponda.
“GRAZIE, GESU’, PERCHE’ LA CROCE E’
GRAZIA”
Padre Livio: Senti, Vicka,
una volta - erano le quattro di mattina - con te, Suor Elvira e un gruppo di suoi ragazzi abbiamo fatto una Via Crucis sul Krizevac. Fu un'esperienza straordinaria. E' stata
certamente la Via Crucis più lunga della mia vita, essendo terminata a
mezzogiorno. Ad ogni stazione tu facevi una preghiera spontanea e ti ho sentito
pronunciare una bellissima invocazione che suonava
così: "Grazie, Gesù, perché la croce è grazia! Grazie, Gesù, perché la
croce è gioia!" Come ti sono uscite queste parole meravigliose dal
cuore?
Vicka: Ma sai... non che io sia... Ma è la Madonna che dice che quando Dio ci manda una
sofferenza o una croce, questo è certamente un grande dono che Dio ci dà. La
Madonna dice che Dio sa perché ci dà questo dono e Lui sa quando darlo e quando
toglierlo. Noi possiamo solo ringraziare Dio e dirgli: "Ti ringrazio
per questo dono, e se tu hai qualche altra sofferenza o croce da darmi, ecco
che io sono pronta ad accoglierla. In questo momento ti chiedo solo la tua
forza e il coraggio di andare avanti". La Madonna dice ancora: "Voi non sapete quanto
valore ha la vostra sofferenza davanti a Dio!"
CHIEDERE LA GRAZIA DELLA GUARIGIONE O
DELLA SOPPORTAZIONE?
Padre Livio: Ora è chiaro da quale
insegnamento venivano quelle parole che hai
pronunciato durante la Via Crucis. Ma dimmi ancora una
cosa: Quando uno è malato, che cosa è meglio che faccia? Chiedere la grazia
della guarigione o quella della sopportazione?
Vicka: Personalmente penso che è
meglio chiedere la grazia della sopportazione. Anche la Madonna dice che è bene
chiedere a Dio di concederci la grazia della guarigione o altre grazie di cui abbiamo bisogno, pregandolo attraverso di lei, che è nostra
Madre. Infatti, tutti abbiamo qualche croce, o qualche
necessità. Ma la Madonna è più contenta se noi
preghiamo per le sue intenzioni, perché lei già sa ciò di cui abbiamo bisogno.
Lei dice che conosce i cuori di tutti noi e sa già tutto quello che vogliamo
chiederle, e lo concede al momento giusto. Noi dobbiamo pregare per le sue
intenzioni e lasciare a lei, quando lo ritiene più opportuno, di intervenire
presso Dio per i nostri bisogni.
LA PREGHIERA PER IL SANTO PADRE
Padre Livio: Quindi è meglio pregare sempre
per le intenzioni della Madonna?
Vicka: Sì, è meglio pregare sempre
per le sue intenzioni. Lei conosce già le nostre, e se noi preghiamo per le sue
intenzioni, lei intercede per le nostre.
Padre Livio: La Madonna in qualche occasione
ha chiesto in modo particolare di pregare per il Papa?
Vicka: Si, qualche volta ci ha
chiesto di pregare per il Santo Padre, che ha bisogno della nostra preghiera.
Padre Livio: Mi pare che la Madonna
voglia bene in modo particolare a questo Papa, al quale ha salvato la vita.
Vicka: Ma certamente! La Madonna
ama in modo speciale il Papa e lo si vede. Ma lei come
Madre ama in un modo infinito anche ognuno di noi che siamo suoi
figli.
PERCHE’ COSI’ TANTO TEMPO?
Padre Livio: Stiamo arrivando verso la
fine, ma prima vorrei chiederti una parola per quanto
riguarda il futuro. Ormai sono più di diciassette anni che la Madonna appare
ogni giorno qui a Medjugorje. Innanzitutto vorrei
chiederti: Perché, secondo te, è rimasta con noi per così tanto tempo?
Vicka: Noi abbiamo chiesto una
volta alla Madonna perché rimaneva così a lungo, ma lei ci ha risposto: "Vi
siete già stancati?" Da quella volta noi non chiediamo più nulla,
finché non sia lei a dirci qualcosa.
Padre Livio: Per la verità, attraverso i
suoi messaggi del giovedì e poi del venticinque del mese, la Madonna ci ha
spiegato più volte la ragione per cui ha deciso di
rimanere così a lungo fra noi. Lo ha fatto, lei dice, per sostenerci nelle
prove, per insegnarci a pregare, per guidarci lungo il cammino di santità e
perché vuole salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Mi pare, però, che per
raccogliere un po' di frutti, ha dovuto pazientare a
lungo.
SGUARDO SUL FUTURO
Padre Livio: Questo lungo tempo che la
Madonna sta trascorrendo in mezzo a noi, prepara qualcosa di bello per il
futuro dell'umanità?
Vicka: Io penso di sì. La Madonna
afferma che questi che noi stiamo vivendo sono momenti di grande
grazia. Dicendo questo lei certamente voleva dire tanto.
Padre Livio: Secondo te, perché sono momenti
di grande grazia?
Vicka: Grande
grazia, perché lei è ancora con noi e ci guida, così che noi ci sentiamo più
sicuri, perché, se la Madre è qui con noi, c'è una serenità, una libertà,
qualcosa di diverso... e forse quando non ci sarà più... vedremo. Ma ora è una grande grazia che lei sia qui in mezzo a noi.
QUELLI CHE VENGONO A MEDJUGORJE SONO
CHIAMATI
Padre Livio: Ho l'impressione che qui a Medjugorje
la Madonna dia grazie particolari.
Vicka: Certo, certo, ogni giorno!
Padre Livio: Soprattutto, grazie di
conversione. Chi arriva qui, riceve quella grazia di
conversione che non ha avuto altrove.
Vicka: Certamente. La Madonna
chiama qui a Medjugorje, dove poi invita alla
conversione, purché uno voglia aprire il suo cuore.
Vorrei dire una cosa: tutti quelli che arrivano qui
sono stati chiamati, proprio chiamati. La Madonna chiama, e non c'è nessuno che
sia arrivato qui per caso. Tu pensi che sia stato per
caso, ma è la Madonna che ha preparato tutto e che ti dà la possibilità. Poi tocca a te rispondere come vuoi.
Padre Livio: Dio ci ha creato liberi e
nessuno può decidere al nostro posto. Questo è uno
dei messaggi più profondi che vengono da questa terra benedetta. Dipende, però,
anche dalla nostra preghiera se molti si convertiranno. Ma, per ritornare allo
sguardo sul futuro, con quale sentimenti dobbiamo
guardare avanti: con speranza e con gioia?
Vicka: Certo! Noi dobbiamo
guardare avanti con una speranza grande. La Madonna, anche nei momenti duri
della nostra guerra, ci ha sempre dato speranza e anche ora Lei, con il suo
sorriso, con la sua pace e con la sua gioia, dà al mondo una grande speranza.
"CARISSIMI GIOVANI VI VOGLIO TANTO
BENE"
Padre Livio: Ti ringrazio, Vicka, per questa magnifica testimonianza. A mia
conoscenza, non ne avevi mai data prima un'altra così
esauriente, mentre così tante persone ti ascoltavano in Italia e nel mondo,
anche se tu te ne stavi qui nella tua casetta a Medjugorje.
Ecco, vorrei che, concludendo, porgessi un saluto a tutti gli ascoltatori di
Radio Maria, in modo particolare ai giovani e ai malati.
Vicka: Carissimi giovani, desidero
dirvi che vi voglio tanto bene e che davanti alla Madonna prego in modo
particolare per voi e per le vostre famiglie. Anche
voi pensate un po' alle parole della Madonna.
Io sono certa che pian piano cambieremo tutti, io e tutti voi, e vi assicuro che non cesserò di pregare per voi. E voi,
carissimi ascoltatori, spero che non vi siate stancati
di ascoltarmi per tutto questo tempo. Io, come veggente, devo anche parlare per
trasmettere i messaggi. Per me questa occasione è
stata una grande gioia, e voglio dirvi che sono sempre contenta quando ho
questa possibilità di salutarvi tutti, in modo particolare i malati. Prego in
modo speciale per tutti i sofferenti, perché Dio conceda loro la forza e il
coraggio di portare questo dono della croce, in modo tale che possano andare avanti. Desidero dire a tutti che vi voglio
tantissimo bene, che vi porto nel mio cuore e che prego per ognuno di voi. Un grande bacione a tutti gli ascoltatori
dalla vostra Vicka.
Nota: L'intervista è stata data
in lingua italiana in diretta con Radio Maria. Col permesso di Vicka la dizione orale è stata leggermente modificata nel
testo scritto, alfine di rendere meglio il senso di alcune
espressioni.
Medjugorje, 3 Agosto 1998, h.14.15
-15.45
MESSAGGERI
DELLA PACE E DELLA GIOIA
Intervista di di Padre Slavko Babaric a Vicka del giugno 1996 tratta dal libro: "Medjugorje il tempo dellla
grazia" Monstar 1997
Padre Slavko: Dimmi, Vicka,
tu e gli altri veggenti siete diversi dagli altri
vostri coetanei?
Vicka: Io non ritengo che siamo
diversi dagli altri nostri coetanei. Noi siamo chiamati ad
essere diversi, ma cerchiamo di essere come gli altri e, quello che è
importante, noi diffondiamo il messaggio della Vergine, poiché Lei ci ha
scelti. Non abbiamo nulla di speciale rispetto alle altre persone, ma solo la
responsabilità di fare quello che la Madonna dice.
Padre Slavko: Dicci quello che la Regina
della Pace desidera(va) dai veggenti e se ha raggiunto quello che
desidera(va).
Vicka: La Vergine desidera che noi
diveniamo realmente i portatori dei suoi messaggi. Per quanto mi riguarda,
posso dire che mi impegno realmente per portare a
termine questa missione che la Vergine si aspetta da me.
Padre Slavko: Spesso, durante le
apparizioni sono presenti molte persone. In che modo la
Madonna giudica i peccatori e, per esempio, te?
Vicka: Agli occhi della Vergine
non ci sono differenze tra me ed un peccatore, come dice Lei. Lei spera che
questo peccatore si corregga e si converta. Forse Lei
lo ama, di più e gli offre più amore di quanto ne offra
a me, perché la Vergine desidera salvarlo e liberarlo dal peccato.
Padre Slavko: La Vergine, con i Suoi messaggi
a Medjugorje, incita gli uomini a cambiare. Cosa bisogna fare perché più gente accolga i messaggi e
cambi?
Vicka: La Vergine ci invita sempre ad accogliere i messaggi. Spesso dice che
noi siamo rapidi nell'accettarli, ma poi ci "raffreddiamo"
e non viviamo più rispettandoli, come se ci stancassimo. Lei dice che le
farebbe piacere se cambiassimo lentamente nel cuore, nel nostro io. Dal momento che diciamo che siamo pronti a cambiare e ad accogliere
questo dono, Dio troverà il modo per farci perseverare su questa strada e non
ci saranno problemi. La cosa fondamentale è essere convinti della
decisione,
Padre Slavko: La Vergine parla con te dei
frutti delle apparizioni e dei Suoi messaggi?
Vicka: Certamente. Ella dice di ottenere frutti sufficienti, ma ancora una
volta tutto questo dipende da noi e dalla nostra disponibilità a cogliere i
messaggi della Vergine. Infatti, la Vergine, non fa
nulla per forza. Tutto dipende dalla nostra volontà, poiché Dio ha donato a noi
tutti la libertà. La Vergine non è venuta per
costringere a credere, o per dirci: "Credi; tu devi credere". Chi
vuole credere, crede e chi non vuole ha questo
diritto.
Padre Slavko: Potresti descriverci,
sulla base delle tue conoscenze basate sugli incontri con la Vergine, come deve
essere oggi il cristiano; cosa si aspetta la Madre di Dio?
Vicka: La Vergine non si aspetta
nulla di speciale. Ella dice che non è qui per portare
nuovi messaggi, per dirci qualcosa di nuovo, ma è qui per svegliarci, perché ci
siamo assopiti ed allontanati dai Suoi messaggi. Pertanto, qui non c'è nulla di nuovo. Dobbiamo
soltanto rinnovare le parole delle Sacre Scritture e vivere in base ad esse.
Padre Slavko: La Regina della Pace parla
sempre con dolcezza, anche quando ci rimprovera. Ma in questa
amorevolezza della madre ci sono anche delle richieste forti nel senso
della conversione, preghiera, digiuno e totale abnegazione. Come vedi, la vita
nella Fede?
Vicka: Io non direi che la Vergine
ci rimprovera, non nel vero senso della parola. La
Vergine ha sempre il sorriso sul volto, ma a volte ho avvertito la Sua tristezza.
Quando appare, mi accorgo subito se è triste o felice.
Ha sempre delle parole gentili e fino ad ora non l'ho
mai sentita rimproverarci. Il rimprovero della Vergine è, forse, solo il Suo
amore ed il fatto che ci ami tanto.
Padre Slavko: Hai conosciuto direttamente
la Beata Vergine Maria, i desideri e la volontà di Dio verso di noi. In base a questa tua esperienza, come vedi il ritorno a Dio:
cioè, la gente torna a Dio?
Vicka: Sì, la gente torna a Dio e
tutto questo si è visto soprattutto nell'aspetto della Vergine negli ultimi
tempi: è molto più felice. Ma d'altro canto il
numero non è quello che la Vergine desidera e si aspetta.
Padre Slavko: Quanto bisogna impegnarsi
per dare inizio alla conversione e vivere in sintonia con i messaggi?
Vicka: Non ci vuole un grande
sforzo. La cosa principale è desiderare la conversione. Se la
si vuole, arriverà e non si dovrà compiere nessuno sforzo. Fino a quando
si continuerà a lottare, ad avere delle lotte interiori, questo vuol dire che
non si è decisi a compiere questo passo; è inutile lottare se non si è
convinti fino in fondo di voler chiedere a Dio la grazia della conversione. La
conversione è una grazia e non arriva a caso, se non la si
desidera. La conversione è tutta la nostra vita. Oggi chi può dire: "Io
mi sono convertito"? Nessuno. Dobbiamo camminare lungo la strada della conversione. Chi dice di essersi convertito mente,
non ha neppure iniziato. Chi dice di volersi convertire è già sulla strada
della conversione e prega tutti i giorni per questo.
Padre Slavko: Come è
possibile conciliare il ritmo e la velocità della vita odierna con i principi
dei messaggi della Vergine?
Vicka: Oggi si vive di fretta e
dobbiamo rallentare il ritmo. Se continuiamo a vivere
con questa velocità, non otterremo nulla. Non bisogna pensare: "Devo,
devo". Se
c'è la volontà di Dio, tutto si farà. Il problema siamo noi, siamo noi quelli
che imponiamo il ritmo a noi stessi. Se ci diciamo "Piano!",
anche il mondo cambierà. Tutto questo dipende da
noi, non è un errore di Dio, ma nostro. Noi abbiamo voluto questa
velocità ed abbiamo pensato che non fosse possibile fare diversamente. In
questo modo non siamo liberi e non lo siamo perché non lo vogliamo. Se vuoi essere libero, troverai il modo per esserlo.
Padre Slavko: Quali preghiere raccomanda in modo particolare la Regina della pace?
Vicka: Lei raccomanda in modo
particolare di recitare il Rosario; questa è la preghiera che le è più cara,
che comprende misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi. Tutte le preghiere che si
recitano col cuore, dice la Vergine, hanno lo stesso
valore.
Padre Slavko: Sin dall'inizio delle apparizioni i veggenti, per noi normali credenti, si sono
trovati in una posizione privilegiata. Voi siete a conoscenza
di molti segreti, avete visto il Paradiso, l'Inferno e il Purgatorio. Vicka, cosa si prova a vivere con
i segreti rivelati dalla Madre di Dio?
Vicka: Fino ad ora la Madonna mi
ha rivelato nove segreti dei dieci possibili. Per me non è assolutamente un
peso, perché quando me li ha rivelati, Ella mi ha
donato anche la forza per sopportarli. Io vivo come se neppure ne fossi a
conoscenza.
Padre Slavko: Sai quando ti rivelerà il decimo segreto?
Vicka: Non lo so.
Padre Slavko: Pensi ai segreti? Ti è
difficile portarli? Ti opprimono?
Vicka: Certamente ci penso, perché
in questi misteri è contenuto il futuro, ma non mi
opprimono.
Padre Slavko: Sai quando verranno rivelati agli uomini questi segreti?
Vieka: No, non lo so.
Padre Slavko: La Vergine ha descritto la
Sua vita. Puoi dirci qualcosa, a riguardo, adesso? Quando
sarà nota?
Vicka: La Vergine mi ha descritto
tutta la Sua vita, dalla nascita all'Assunzione. Per il momento non posso dire
nulla a riguardo, perché non mi è consentito. L’intera descrizione della vita
della Vergine è contenuta in tre libretti nei quali ho descritto tutto quello
che mi ha detto la Vergine. A volte scrivevo una pagina, a volte due e a volte
solo mezza pagina, a seconda di quello che ricordavo.
Padre Slavko: Tutti i giorni sei costantemente
presente dinanzi alla tua casa natale a Podbrdo e
preghi e parli con amore, con il sorriso sulle labbra, ai pellegrini. Se non sei a casa, visiti i paesi di tutto il mondo. Vicka, cosa interessa maggiormente i pellegrini durante
l'incontro con i veggenti, e quindi anche con te?
Vicka: Tutte le mattine d'inverno
inizio a lavorare con la gente verso le nove e d'estate verso le otto, perché
così posso parlare con più persone. Arriva gente con problemi disparati e da vari
paesi, ed io cerco di aiutarli come posso. Cerco di ascoltare
tutti e di dire loro una buona parola. Cerco di trovare tempo per tutti, ma
talvolta è davvero impossibile, e questo mi dispiace, perché penso che avrei
potuto fare di più. Tuttavia, negli ultimi tempi ho notato che la gente fa
sempre meno domande. Ad esempio, una volta sono stata ad una conferenza con
circa mille partecipanti e c'erano americani,
polacchi, in tutto cinque autobus di cechi e slovacchi e così via; ma la cosa
interessante è che nessuno mi ha chiesto nulla. Per loro era sufficiente che pregassi
con loro e dicessi un paio di parole perché fossero felici.
Padre Slavko: Ci sono persone che
vogliono parlarti a quattr'occhi e costoro cosa si aspettano da te?
Vicka: Naturalmente ce ne sono, e
credo che tutti abbiano qualche problema che li assilla e che desiderano
risolvere. La gente da me si aspetta innanzitutto che io sia aperta e che
riferisca il messaggio della Vergine e che dia loro speranza. Lo ripeto
ancora, mi impegno per quanto mi è possibile, e vedo
che, dopo aver parlato con me, la gente è contenta.
Padre Slavko: Tu praticamente
non hai una tua vita privata. Sei sempre al servizio dei pellegrini, dei
malati, e partecipi agli incontri di preghiera. Tutto questo ti stanca?
Vicka: No. Questa è una grazia
divina e la volontà di Dio non potrebbe mai
infastidirmi. Spesso dico che, se l'uomo vuole realizzare qualcosa, deve
mettersi al servizio della Vergine e fare quello che Lei desidera, e in questo
modo nulla lo infastidirà. Spesso dico che non posso ottenere tutto quello che
vorrei, ma almeno mi impegno al massimo.
Padre Slavko: La preghiera, gli incontri
con la gente e con i pellegrini, tutto quello che fai, lo fai sempre con il
sorriso sulle labbra. Non ti arrabbi mai?
Vicka: Non so, non c’è motivo per
arrabbiarsi. Non so perché l'uomo si arrabbi. Indipendentemente da quello che
mi dicono, non mi arrabbio, accetto tutto senza arrabbiarmi. Forse, si tratta
solo di una grazia particolare, o forse è una questione di carattere, non so...
Non mi salta proprio in mente di arrabbiarmi,.
Padre Slavko: La tua famiglia avverte il
peso di tutto questo?
Vicka: Sì, ma lo hanno accettato.
Dio ha concesso loro questo dono e penso realmente che essi siano in grado di
portarlo. La mia famiglia è fantastica. Essi sanno che tutte le mattine incontro
i gruppi di pellegrini e, quando finisco, sono a loro disposizione. La mia
famiglia non esercita pressioni né costituisce una minaccia per il mio
rapporto con i pellegrini.
Padre Slavko: Ti stancano questi impegni
e tutta questa gente?
Vicka: Non mi sento minimamente
stanca. Mai. La mia giornata inizia sempre presto e prosegue fino a tarda
notte. Tutti i giorni.
Padre Slavko: Sei spesso insieme con i
malati. Qual'é la tua esperienza? Vicka: Ci sono persone malate. Ma sono più
malati quelli che lo sono nello spirito, e non quelli
che sono malati fisicamente. La gente ha bisogno di una parola di incoraggiamento, cerca solo la forza. Oggi è difficile
dire che la malattia è un grande dono di Dio, è
difficile dire ad un uomo: ecco, questo cancro o qualsiasi altra malattia è un
dono di Dio. In realtà, la Vergine dice che la malattia è un dono di Dio,
poiché Egli sa perché ha concesso questo dono a me, a te o a chiunque altro, e
vuole che noi siamo pazienti. Nulla viene dato a caso;
tutto ha un suo perché e dobbiamo quindi dire: "Grazie, grazie Dio per
questo dono e se ne hai altri, sono pronto ad accoglierli. Donami anche la
forza perché possa fare tutto questo per Te con il cuore e con amore". Una
volta la Vergine ha anche detto che noi non possiamo neppure immaginare il
valore che la nostra sofferenza ha agli occhi di Dio.
Padre Slavko: Come si sentono i malati
gravi quando sono con te?
Vicka: Alla gente fa piacere
perché prego con loro, li incoraggio, riferisco il messaggio della Vergine. La
gente si sente subito meglio.
Padre Slavko: Vicka,
cosa sono per te la Collina delle apparizioni, il monte Krizevac,
o la chiesa?
Vicka: Il luogo delle apparizioni
è quello in cui è presente la Vergine, dove c'è il Suo segno; Lei viene qui. Krizevac è un luogo di umiliazione, qui si recita la Via Crucis, è un vero
Calvario. La Vergine viene da noi al Krizevac quando
andiamo con il gruppo di preghiera. E' un grande
momento. Anche la chiesa è un luogo davvero speciale, perché
la Vergine dice che la S. Messa è il momento più importante. Vai a Podbrdo e al Krizevac e torni in
chiesa e fai tutto quello che è importante nel corso della
giornata; ma la S. Messa è la cosa più importante. La Vergine ha detto: "La
presenza di Dio in chiesa è più importante della mia presenza qui". La
Vergine vuole mettere in evidenza l'importanza della
presenza di Gesù.
Padre Slavko: Da noi c'è stata la guerra,
la gente ha sofferto ed ora si preoccupa per il futuro, per il lavoro e per la
vita. Anche nel resto del mondo gli uomini si preoccupano
per il lavoro, lo stipendio, il futuro. Dappertutto si corre o ci si affretta
per qualche motivo. Come è possibile conciliare
questo stile di vita con quello che la Vergine vuole da noi?
Vicka: L’uomo si preoccupa e si
affanna troppo. C'è troppa paura di perdere e non bisogna aver timore. Dio non
abbandona nessuno, e la testimonianza siamo noi che abbiamo vissuto l'esperienza
della guerra. Tutti noi dobbiamo esaminarci, trovare tempo per la nostra
famiglia ed abbandonarci alla volontà di Dio, perché Lui ci guidi. Chi si
preoccupa per le cose materiali è mille volte più
povero di chi si preoccupa della ricchezza spirituale. Non c'è nulla di più
forte dello spirito di Dio e dell'amore della Vergine:
questo deve essere chiaro. Se ricerchiamo questo, il
nostro cuore si riempirà e tutti i problemi scompariranno. Se oggi volessero
donarmi il mondo, io direi: grazie, non mi interessa;
io sono felicissima di quello che ho e nessuno potrebbe esserlo di più. Se si è contenti di quello che si ha, si andrà avanti; se,
invece, non ci si accontenta, si perderà anche quello che si ha.
Padre Slavko: In una apparizione
la Vergine ha detto di essere la Regina della pace. Uno dei principali messaggi
ed inviti agli uomini è stato quello alla pace. Tu, come ragazza, come hai vissuto questo invito, lo hai compreso, considerando
che nel nostro territorio, e neppure in Europa, non c'è stata la guerra?
Vicka: Qui vorrei correggerla. La Vergine durante un'apparizione ha detto: "Io sono la
Beata Vergine Maria'; ed alcuni giorni dopo: "Io sono la
Regina della pace e sono venuta per portare la pace".
Tutto questo mi ha interessato molto, perché la Vergine dice: "Sono
venuta per portarvi la pace". Si, allora c'era abbastanza pace in
Europa e non capivo perfettamente cosa volesse dire. Ma in tutti i messaggi la Madonna ha costantemente ripetuto: "Pregate
per la pace'; "Con la preghiera ed il digiuno si possono fermare le
guerre", ecc. Avevamo talvolta sentito delle guerre in Iran ed
Iraq, ma non sapevamo neppure dove si trovassero, fino a quando la guerra non
si è verificata da noi. La Vergine ha detto che è stata tra noi per dieci anni
e ci diceva di aiutarLa a fermare quella guerra, ma
non abbiamo risposto al Suo invito.
Padre Slavko: Negli incontri attuali la
Vergine parla della pace o della guerra?
Vicka: Attualmente
la Vergine parla soprattutto della famiglia e dei giovani che oggi si trovano
in una situazione molto difficile, come ho già detto. Ci invita
anche alla pace, a quella dello spirito, quella di cui l'uomo ha bisogno per
trovare lo spirito. Attualmente non dice nulla a
proposito delle guerre.
Padre Slavko: Nel mondo di oggi l'aborto
è un grave problema. Ne hai parlato con la Madonna?
Vicka: Una volta la Vergine mi ha
detto che le persone che praticano l'aborto commettono un grave peccato. I
bambini abortiti sono dei piccoli angeli e della loro morte dovranno rispondere
le persone che l'hanno causata. Bisognerebbe chiedersi quante persone nel
mondo muoiono a causa della guerra e quante nel grembo materno. Ci si rammarica
per coloro che muoiono in guerra, ma non si pensa ai
feti come a degli esseri umani. Non c'è differenza tra una persona morta a
causa della guerra ed un bambino morto a causa dell'aborto. La responsabilità è
unica, ma sembra che l'uomo faccia tacere la sua coscienza.
Padre Slavko: La vita familiare è il fondamento di una sana vita cristiana. Quali messaggi
della Vergine sarebbero fondamentali per la realizzazione della vita cristiana
nella famiglia?
Vicka: La Vergine dice che Le
farebbe particolarmente piacere se nelle nostre famiglie recitassimo il
Rosario. I genitori devono pregare insieme con i figli, perché Satana non possa
nulla contro di noi. In particolar modo, negli ultimi tempi la Vergine ha messo in evidenza la potenza di Satana. Satana vuole
ostacolarci in tutto: nella nostra pace, nelle nostre famiglie. Per questo
motivo la Vergine ci chiede di recitare il Rosario, e questa è l'arma più
potente contro di lui. Solo così, con la preghiera, la Comunione, il colloquio
e con la lettura quotidiana della Bibbia, la famiglia di oggi
potrà resistere. Naturalmente sta ai genitori iniziare a pregare in famiglia;
ma al giorno d'oggi purtroppo, sono più i figli ad
iniziare che non i genitori. Ad ogni modo per la Vergine non è importante chi
inizia, ma la cosa fondamentale è iniziare. Se in
famiglia c’è qualcuno che si oppone a tutto questo, non bisogna forzarlo, ma
lasciarlo alla sua volontà. Noi siamo lì per aiutarlo con la nostra vita ed il
nostro esempio e perché la nostra preghiera raggiunga il suo cuore e lo apra
alla gioia. Per questo dobbiamo essere pazienti, perché gridando, o ancor peggio
ingiuriando, non otterremo nulla. Solo con il nostro esempio potremo invitare
al cambiamento.
CON LA REGINA DELLA PACE SUL CAMMINO DELLA SANTITA’
Il messaggio di Medjugorje presentato
da Padre Livio
MEDJUGORJE E’ UN AVVENIMENTO UNICO
Il
fenomeno delle apparizioni di Medjugorje si
distingue da tutti gli altri che l'hanno preceduto in due millenni di
cristianesimo. Santuari di risonanza mondiale come Lourdes, Fatima, Guadalupe e
altri, che esercitano una forte influenza sulla vita
della Chiesa, hanno avuto origine da una presenza di Maria molto più limitata
come durata e numero di apparizioni, anche se densa di significato. Mai era
accaduto che la Madonna apparisse tutti i giorni per
così tanti anni, facendosi maestra e guida della Chiesa. Come pure, mai la
Madonna aveva scelto una parrocchia, quindi una istituzione
ecclesiastica, come luogo privilegiato della sua azione. Siamo di fronte ad un
avvenimento assolutamente insolito, la cui straordinaria portata ecclesiale
deve essere ancora compresa. Forse, sarà il futuro che ci aiuterà a capire
meglio il momento storico che stiamo attraversando. Una presenza così
straordinaria di Maria sta ad indicare che l'umanità è giunta a una svolta cruciale del suo cammino. L’uomo sta per
costruire un mondo senza Dio. La Madonna è venuta per ammonirci che senza la
protezione divina l'umanità non ha futuro né salvezza eterna.
Nel medesimo tempo si sta preparando un esercito di testimoni che portino la
luce, la pace e l'amore di Dio fino agli estremi confini della terra.
LA CHIESA VIGILA SU MEDJUGORJE
Forse, ti
chiedi perché di fronte ad un avvenimento di così grande
rilievo la Chiesa non prenda posizione. E' sempre molto importante in questi
casi guardare alla Chiesa, perché oggi il mondo è pieno di falsi profeti e di
sedicenti veggenti. Pensa al caso di Vassulla Ryden, le cui supposte rivelazioni
hanno sedotto così tanti credenti, fra cui alcuni sacerdoti. La Chiesa però,
dopo aver ben pesato il fenomeno, ha espresso un giudizio negativo. Questo vale
anche per casi più circoscritti. Oggi troppi cristiani, invece di nutrirsi col
cibo solido della Sacra Scrittura e dell'insegnamento del Magistero e dei
santi, vanno alla ricerca di santoni e di veggenti, dove alla fine trovano la
rovina della loro anima. Stai ben inserito nella tua parrocchia o nei movimenti
e nei gruppi riconosciuti dalla Chiesa, vicino ai tuoi sacerdoti, attento a ciò
che insegnano i Vescovi e il Papa. In questo modo sarai protetto dalla
schiera dei falsi angeli di luce, che sono sempre alla ricerca di qualcuno da
ingannare. La Chiesa permette ai fedeli di andare a Medjugorje
e anche di accogliere i messaggi della Madonna e di viverli, purché siano
interiormente pronti ad accettare qualsiasi decisione che la Chiesa in futuro
vorrà prendere. A Medjugorje tu trovi una normale
parrocchia, il cui parroco è nominato dal Vescovo e dove l'occhio dell'autorità
ecclesiastica veglia. Il cammino spirituale che la Regina della pace propone è
posto costantemente sotto vigilanza, e questo per te è una garanzia.
LA MADONNA CHIAMA A MEDJUGORJE
Se tu sei
già stato a Medjugorje,
sappi che la Madonna in persona ti ha chiamato. Solo in apparenza qualcuno vi
arriva per caso, o per curiosità, o per altri futili motivi. Questo è anche
quanto sente nel cuore la grande maggioranza dei
pellegrini. Andare a Medjugorje non è un fenomeno di
turismo religioso. Il fatto che la Chiesa vieti i pellegrinaggi
ufficiali e permetta quelli organizzati privatamente è, a ben pensarci, una
grazia. Questo ha fatto sì che i pellegrini siano veramente tali e arrivino a Medjugorje dopo una fatica e uno sforzo interiore. La
Madonna chiama chi vuole da ogni parte del mondo, offrendo a Medjugorje grazie speciali di conversione e di santità. Il
suo scopo è di preparare una messe di mani “gioiosamente tese” verso
quei suoi figli che camminano nelle tenebre e nell'ombra
della morte. Sappi che arrivare a Medjugorje è una
grande grazia ed è un'elezione. E' assai più che andare in un altro santuario.
Là la Madonna è viva e ti chiama. Se hai ricevuto
questo dono, mettilo a frutto e sii perseverante, perché anche per te la
Regina della pace possa dire: "Grazie per aver risposto alla mia
chiamata".
QUANDO SEI A MEDJUGORJE SENTI UNA GRANDE PACE
Arrivando nella grande conca di Medjugorje
l'occhio umano resta piuttosto deluso. Non ti attende una grande
basilica come a Lourdes o a Fatima, ma solo una normale chiesa parrocchiale di
campagna. Ti chiedi giustamente che cosa vi sia di speciale, a parte le lunghe
schiere di negozietti, tutti uguali, che spuntano
dappertutto come funghi, e che vendono tutti i medesimi articoli religiosi. "Ho
fatto così tanta strada per arrivare fin qui?" si chiede qualcuno che
incomincia a rimpiangere il santuario del suo paese. Poi, però, incominci a
percepire nell'aria qualcosa di impalpabile, ma di
reale. Avverti intorno a te tanta pace e tranquillità. Osservi sui volti delle
persone una serietà e una luce che non avevi mai visto
prima. Nel tuo cuore inizia a germogliare qualcosa di
nuovo e di diverso. Incominci a sentire una presenza e una dolcezza
sconosciute. A Medjugorje è Maria che ti viene
incontro, ti accoglie e ti stringe al cuore senza che tu te ne renda conto. Non ho mai conosciuto nessuno che si sia pentito di aver fatto quel lungo e faticoso viaggio. Ci
sono al contrario tante persone che, pur abitando a migliaia di chilometri di
distanza, non riescono a star lontano più di un mese.
GLI ABITANTI DI MEDJUGORJE HANNO
ACCOLTO MARIA
Le
apparizioni sono incominciate il 24 Giugno del 1981. In quell'occasione vi
erano quattro degli attuali veggenti. Ivanka, Mirijana, Vicka e Ivan. Il giorno
dopo, che la Madonna considera l'anniversario delle apparizioni, si sono
aggiunti gli altri due: Marija e Jakov.
Dal Natale del 1982 Mirjana ha cessato di vedere le apparizioni quotidiane e
ora incontra la Madonna il 18 Marzo, giorno del suo compleanno. Ivanka le ha cessate il 7 Maggio
1985 e ora ha l'apparizione ogni 25 Giugno, giorno dell'anniversario. Jakov ha cessato le apparizioni quotidiane il 12 Settembre
1998 ed ha l'incontro con la Madonna il giorno di Natale. Ciò che caratterizza
le apparizioni di Medjugorje, però, è l'elezione
della Parrocchia stessa da parte della Madonna. Lei l'ha scelta per condurre i
parrocchiani su una via di conversione, in modo tale che si possano
convertire tutti i pellegrini che giungono a Medjugorje.
Nonostante le difficoltà degli inizi, quando le
autorità comuniste contrastavano duramente il fenomeno, e poi i tempi bui della
guerra in Bosnia, la popolazione di Medjugorje è
stata sempre, quasi nella sua totalità, aperta ai richiami della Madonna ed ha
cooperato alla realizzazione del piano della Regina della pace. Arrivando a Medjugorje tu ti renderai conto che è l'intera parrocchia
che crede nelle apparizioni e nella presenza viva di Maria. La fede dei parrocchiani rafforza la tua fede e attraverso di loro
tu entri nella grande famiglia che la Regina della pace sta formando per
convertire il mondo.
LE SCELTE DELLA MADONNA VANNO
RISPETTATE
La scelta
dei sei veggenti, quattro ragazze e due ragazzi, è stata una sovrana decisione
del Cielo che gli abitanti di Medjugorje hanno
accettato e rispettato. Alla domanda perché avesse scelto
loro e non altri, la Regina della pace ha risposto dicendo che questa era
stata la volontà di Dio. I veggenti prescelti non erano né migliori, né
peggiori di altri loro coetanei. Le ragioni della loro
elezione le conosce soltanto Colui che scruta i cuori
delle persone. Colpisce molto l'atteggiamento di umile
accettazione che ha caratterizzato le famiglie del villaggio. Come dappertutto,
anche lì ci saranno state rivalità, piccole invidie e
gelosie. Eppure la gente ha accolto le decisioni della
Madonna, anche se in cuor loro alcuni genitori avrebbero potuto pensare: "Perché
non è stato scelto uno dei miei figli o delle mie figlie?" In così
tanti anni fra gli abitanti di Medjugorje non c’è mai
stata anche la pur minima sfiducia nei veggenti. A volte fra i gruppi di
preghiera della Parrocchia stessa sono state segnalate delle
persone con dei doni spirituali, come ad esempio la locuzione
interiore. Si tratta, ad ogni modo, di fenomeni radicalmente diversi dalle
apparizioni. Le locuzioni interiori sono molto diffuse e anche estremamente difficili da interpretare nella loro origine
soprannaturale. Le possibilità di autoinganno sono
elevate. La loro proliferazione, specie nei gruppi di preghiera, lascia
perplessi e preoccupati. La Chiesa, per quanto riguarda i messaggi dati
attraverso le locuzioni interiori, è orientata a ritenerli opera umana, di cui
l'autore deve assumersi pienamente la responsabilità. Al contrario, per le apparizioni la Chiesa prevede l'intervento e l'esercizio del
suo magistero per accertarne l'origine soprannaturale.
PERICOLI E TENTATIVI DI
INQUINAMENTO
Va quindi
evitato l'accostamento ai sei veggenti prescelti dalla Madonna di altre persone con doni diversi, fra l'altro non
controllati dall'autorità ecclesiastica competente. Tutto ciò rischia di
portare confusione e di aprire spazi illimitati all'azione dell'eterno
ingannatore. La Madonna ha scelto questi sei ragazzi e la sua decisione va rispettata, così come fanno gli abitanti del posto fin
dall'inizio. La Regina della pace ha voluto che il giorno dell'anniversario
fosse il 25 Giugno, anche se le apparizioni erano
incominciate il giorno precedente. Il motivo l'ha spiegato lei stessa,
dicendo che il 24 Giugno era un giorno preparatorio. Infatti, in quella occasione vi erano solo quattro dei sei veggenti,
mentre il giorno dopo il gruppo dei sei era al completo. La Vergine
prudentissima ha sempre conservato il gruppo dei sei, anche dopo la sospensione
delle visioni quotidiane a Mirijana, Ivanka e Jakov; continuando ad apparire
loro una volta all'anno. Non manca, purtroppo, qualche
personaggio, che ruota intorno alle apparizioni di Medjugorje,
il quale teorizza apertamente l'allargamento e perfino il superamento dei
veggenti prescelti dalla Madonna, aggiungendovi altre persone alle quali, a
suo dire, parlerebbe la Regina della pace, mediante la locuzione interiore o
addirittura l'apparizione. Ogni persona di buon senso può comprendere la
pericolosità di queste posizioni, specie se coperte dal prestigio di un abito
ecclesiastico. Piaccia o meno, la Regina della pace
parla attraverso i sei ragazzi che lei si è scelta e che tutti possono
controllare e valutare con i propri occhi da tanto tempo.
IL PIANO DI MARIA RIGUARDA IL
MONDO INTERO
Avrai
certamente sentito anche tu alcune obiezioni nei confronti delle apparizioni di
Medjugorje. Oppure, anche degli
interrogativi fatti in buona fede da parte di persone che desiderano capire.
Molti si chiedono quasi stupiti: "Come è possibile che la Madonna
appaia ogni giorno per così tanto tempo?". Domande e perplessità si dissolvono come nebbia al sole se si meditano i messaggi
della Regina della pace. Lei è stata per così tanto tempo con noi per attuare
un piano di portata universale. Lei stessa ha detto chiaramente di essere venuta per portare a compimento ciò che aveva
iniziato a Fatima. La Madonna, apparendo a Fatima, aveva affermato la sua
presenza di Madre su questo secolo, lungo il quale
gli uomini hanno sperimentato "lo grande tribolazione", come
l'ha chiamata il Santo Padre. Le tenebre del peccato, della guerra e della
negazione di Dio hanno gettato l'umanità in una desolazione spirituale senza
precedenti. Maria a Medjugorje ha dato inizio a quel
risveglio spirituale dell'umanità, che culminerà nel trionfo del suo Cuore
Immacolato e in un periodo di pace divina per il
mondo. In tutto questo tempo Maria si è fatta maestra di preghiera e di vita
cristiana, chiamandoci alla conversione e tenendoci per mano sul cammino della
santità. La sua lunga permanenza si spiega con la sollecitudine
della Madre che accompagna i figli nella crescita spirituale. In un certo
senso, Gesù ce l'ha data in dono in questo momento
cruciale dell'umanità, così come l'aveva lasciata in dono alla prima comunità
cristiana dopo la sua Ascensione al cielo. La Madonna ha formato in tutti
questi anni una parrocchia universale di suoi devoti, perché siano i portatori
della pace e i messaggeri dell'amore in un mondo infelice perché lontano da
Dio.
QUESTO E’ IL TEMPO DELLA GRAZIA E
DELLA MISERICORDIA
A nessuno
deve sfuggire la grande grazia che è stata concessa
alla nostra epoca storica. Quale generazione ha avuto il dono straordinario di
avere Maria come Madre e Maestra sul cammino della salvezza? L’evento di Medjugorje è unico e irripetibile
nella storia cristiana. I sei veggenti riferiscono unanimi
l'affermazione della "Regina della pace", secondo la quale queste
sono le sue ultime apparizioni sulla terra. Non è
facile comprendere la portata profonda di queste parole della Vergine.
Tuttavia, esse stanno ad indicare un avvenimento grandioso e inedito, che segna
una svolta nel cammino della Chiesa. Non sappiamo che cosa ci prepari il
futuro, anche se una così lunga permanenza della Madonna fra
di noi non può che aprirci il cuore alle più grandi speranze.
L’essenziale è cogliere e mettere a frutto il dono inestimabile che ci è stato dato. Questo è un tempo di grande
grazia, ripete più volte la "Regina della pace". Ora Lei è qui in
mezzo a noi e ci guida tenendoci per mano. Ora è il
momento di rispondere alla chiamata. Tu che hai incontrato la Madonna a Medjugorje o, senza esserci potuto andare, hai aperto il
cuore ai suoi inviti, sappi che hai un compito importante nel piano di Maria
per la conversione del mondo. Lei stessa lo ripete più volte nei suoi messaggi.
Chiama ognuno alla conversione e al cammino di santità, perché possa
testimoniare l'amore e la gioia di Dio in questo mondo ridotto a una steppa arida e desolata. Chi, essendo stato chiamato,
non avrà risposto - dice la Madonna - rimpiangerà questo tempo benedetto di
grazia e di misericordia.
IL PRIMO MESSAGGIO DI MEDJUGORJE
E’ CHE LA MADONNA C’E’
Forse ti
sei chiesto perché ci siano così tante apparizioni nella religione cristiana.
Non ti deve sfuggire l'importanza delle apparizioni
nell'origine stessa del cristianesimo. Il Vangelo si apre con l'apparizione
dell'arcangelo Gabriele alla Vergine Maria e si chiude con le apparizioni di
Gesù Risorto. Le apparizioni di Gesù e Maria,in particolare, hanno il grande valore di confermare la
verità della nostra Fede. Noi non crediamo in qualcosa di astratto
o di fantasioso, ma in persone concrete che sono vive. Il cristianesimo non è
una religione dei morti, ma dei vivi. Quando Gesù Cristo o la Madonna appaiono, la nostra fede si ravviva e un nuovo fervore anima
la nostra vita. Oggi viviamo in un tempo in cui si nega perfino che Gesù sia
esistito o che esista l'aldilà. Il nostro sguardo non va oltre
ciò che vede e che tocca. Molti ritengono la religione un della psiche
umana, che ha bisogno di qualcuno che la consoli e che dia un senso alla vita. Il dubbio s’insinua anche nel cuore dei
credenti, i quali a volte sono tentati di pensare che il cielo sia vuoto. Ma quando i cieli si aprono e i suoi celesti abitanti scendono
sulla terra e si fanno vedere da persone che ne danno una testimonianza
credibile, ecco che un nuovo entusiasmo si accende nel cuore dei credenti.
A Medjugorje non si tratta di qualche apparizione,
ma di quasi due decenni di apparizioni quotidiane, che
hanno per protagonisti sei ragazzi assolutamente normali, come anche accurati test
scientifici hanno confermato, e la cui concorde testimonianza non presenta
la minima incrinatura. Si tratta indubbiamente di un grande
segno che Dio ci dà sulla verità della fede cristiana. Se
la Madonna appare, allora il cristianesimo è la religione vera. In un tempo in cui impera il supermarket delle fedi, ecco
che il Cielo conferma i cristiani smarriti circa la verità luminosa della loro
fede.
LA MADONNA E’ VENUTA PER
RISVEGLIARE LA FEDE
Quando i
veggenti riferiscono i principali messaggi della Madonna
mettono al primo posto la Fede. Seguono poi in ordine la Conversione, la
Preghiera, il Digiuno e la Pace. In realtà, specialmente dai messaggi dati in
modo sistematico alla veggente Marija,
e che ormai formano un discreto libretto ( Nota: I messaggi completi li puoi
trovare nei libretti "Marija racconta Medjugorje", e "Medjugorje
dai monti mi verrà la salvezza" editrice Shalom), è possibile trarre
una messe di insegnamenti di incomparabile semplicità e bellezza per tutto il
cammino spirituale. Non vi è dubbio, però, che ci siano alcuni
messaggi-chiave, il primo dei quali è la Fede. La Madonna fin dall'inizio
precisa di essere venuta per "risvegliare la
Fede". Questa espressione è di importanza
estrema per comprendere lo scopo per cui la Madonna appare a Medjugorje. Viviamo in un tempo di grande
conflisione, nel quale molti cristiani, anche quando
non smarriscono del tutto la vera Fede, ne perdono, però, di vista alcune
verità fondamentali, oppure la mescolano con credenze tratte da altre
religioni. La "Regina della pace" non è venuta per dirci qualcosa di
nuovo, ma per richiamarci la Rivelazione divina, contenuta nella Bibbia e
insegnata dal Magistero della Chiesa. La Madonna fin dai primi giorni ha invitato
a recitare il Credo e spesso lei stessa lo recita con un fervore tutto
particolare, come confermano i veggenti. Seguendo i suoi
messaggi e i suoi insegnamenti, ti troverai a riscoprire tutta la bellezza e
la grandezza della Fede cristiana, che prima ti era sfuggita e che non tenevi
in gran conto, perché forse preferivi soffermarti sui tanti vaneggiamenti degli
uomini del nostro tempo. Il pellegrino che torna da Medjugorje, avendo scoperto la sorgente dell'acqua viva,
non s'illude più di potersi dissetare presso le cisterne secche e screpolate
del mondo.
LA REGINA DELLA PACE E’ MAESTRA DI
CATECHESI
Alcuni
credono di fare dello spirito dicendo che la Madonna di Medjugorje
parla troppo. Evidentemente non conoscono i messaggi, specialmente
quelli dati in modo regolare attraverso la veggente Marija.
La Madonna è intervenuta con richiami semplici, profondi e incisivi. Tutti
insieme i messaggi, dati in quasi due decenni, formano un libretto più piccolo
di una normale enciclica pontificia. Si tratta di una
catechesi viva, che porta al cuore delle verità cristiane, specialmente quelle
più dimenticate, e conduce con mano dolce e sicura sulla via della santità.
Ascoltandole, i pellegrini ritrovano il sapore di tante verità evangeliche,
spesso dimenticate dalla catechesi ordinaria delle parrocchie. La Madonna porta
i fedeli al cuore stesso del cristianesimo che è Gesù Cristo, il Verbo
Incarnato. A Natale appare col piccolo Gesù, per ricordarci la verità centrale
del cristianesimo che è il mistero dell'Incarnazione. Durane la settimana santa
è apparsa con Gesù sofferente, flagellato e incoronato di spine, per
ricordarci il mistero della Redenzione. La Croce, l'Eucarestia, la santa Messa,
la Confessione, la lettura della Bibbia, la preghiera, il sacrificio, l'amore sono i temi ricorrenti delle sue piccole catechesi.
Particolarmente efficace è il suo insegnamento sull'aldilà, impartito nel più
sconvolgente dei modi, avendo portato due ragazzi col proprio corpo a vedere
il Paradiso l'Inferno e il Purgatorio. Seguendo i messaggi
della Regina della pace, il pellegrino si trova nel cuore stesso della Chiesa,
che impara ad amarla come Maria la ama. Le verità della Fede non sono
più qualcosa di astratto, ma diventano un cammino
verso la santità e l'eternità. Lui stesso, da passivo che era, diventa un
apostolo fervoroso della Fede e un portatore gioioso della pace di Dio. Il
programma di Maria di risvegliare la Fede si sta attuando in un modo palpabile
e visibile. La piccola e sublime catechesi di Maria è certamente il più grande contributo dato alla causa della Nuova
Evangelizzazione. Il suo libretto dei messaggi è, a mio giudizio, una fonte
ineguagliabile di spiritualità, superata soltanto dalla Sacra Scrittura.
LA PIU’ IMPORTANTE CATECHESI DELLA
MADONNA RIGUARDA IL MISTERO DELLA SUA PERSONA
Prima di
condurti nel giardino fiorito dei messaggi della
Regina della pace, vorrei innanzitutto soffermarmi con te a contemplare lo
splendore della sua persona, per descrivere la quale i veggenti trovano
inesatte tutte le parole e le immagini esistenti qui sulla terra. Tutto ciò che
essi dicono di Maria, della bellezza sublime del suo aspetto, della luce che la
circonda, del colore degli occhi, del suono della voce e così via è qualcosa di inesprimibile. La veggente Marija
riferisce che, benché il messaggio che lei trascrive dopo l'apparizione sia
esattamente quello che esce dalle labbra della Madonna, tuttavia il testo
scritto è come se avesse la povertà desolante di un fiore senza petali. Da
queste affermazioni ne esce per noi un grande
insegnamento. Il soprannaturale è qualcosa di sublime e di inaccessibile.
Esso non si lascia né afferrare, né manipolare, né descrivere da noi. Il Cielo
ci sovrasta con l'immensità della sua luce, e noi tutti, compresi
i veggenti, siamo dei poveri ciechi che possiamo vedere e capire qualcosa solo
per grazia. Quando entra in campo il soprannaturale autentico, te ne rendi subito conto per la semplicità, la luminosità, la
trasparenza e l'umile bellezza del tutto. Il volto pulito, sereno e pieno di
luce dei veggenti di Medjugorje è qualcosa di unico, che marca la differenza abissale da tante presunte
apparizioni del nostro tempo. Ti sembrerà una osservazione
persino ovvia, ma in realtà è un argomento fondamentale di credibilità. La
Madonna, così come si manifesta ai sei ragazzi, è esattamente quella nella
quale crede la Fede della Chiesa e che i santi, i grandi mistici e i mariologi hanno celebrato nei loro scritti. I veggenti
danno testimonianza di una figura che corrisponde esattamente alla Piena di
Grazia, alla Madre di Dio e della Chiesa, alla Regina del cielo e della terra,
che è celebrata dalla Sacra Scrittura e dalla Tradizione. La prima e più
importante catechesi di Maria a Medjugorje riguarda
se stessa e il mistero di incommensurabile grandezza
della sua persona.
“COME SEI BELLA, MARIA”
Quando i sei
veggenti descrivono la Madonna si trovano con tuÙa
evidenza a disagio. Nulla sulla terra può neanche lontanamente descriverne
l'aspetto. Le espressioni che ritornano più di frequente sulle loro labbra si riferiscono alla sua celestiale bellezza e
all'eterna giovinezza, oltre al fatto che si tratta di una persona viva, che
parla, sorride, a volte persino ride, abbraccia e bacia i veggenti in occasioni
particolari, ma a volte si fa seria e, almeno, in una occasione, ha pianto
lacrime vere. Non dobbiamo meravigliarci se, pur essendo un essere
trasfigurato dalla luce e dall'amore di Dio, Maria si manifesta in un modo così
concreto e palpabile. Lei, infatti, già partecipa della Resurrezione di Cristo
col suo corpo glorioso. Maria è l'unica creatura che realizza già in se stessa
quella condizione di perfetta redenzione dell'esistenza umana, alla quale noi
potremo pervenire "nel giorno ultimo", come dice Paolo.
Tuttavia, contemplando Maria attraverso la descrizione dei veggenti, noi già
possiamo pregustare, fin da ora, tutto lo splendore
divino che alla fine dei tempi trasfigurerà anche la nostra persona. Noi un
giorno saremo come lei è ora. La bellezza divina della
Madre sarà anche quella dei suoi figli. La Madonna dice più volte di volerci
portare tutti con lei in Paradiso e presentarci a Dio come un bouquet di fiori
per l'eternità. Con la venuta della Madre di Dio per così lungo tempo fra di noi è come se il cielo si fosse aperto e venisse mostrato
alla nostra generazione, così vacillante nella Fede, il golfo di luce verso il
quale dirigere il faticoso pellegrinaggio dell'esistenza.
LA VERGINA POTENTE CONTRO IL MALE
Il modo
con cui la Madonna si manifesta in un a apparizione è
un messaggio da interpretare, anche se non sempre è una cosa facile. Tuttavia alcuni segni hanno un significato certo, soprattutto se si
tiene presente il simbolismo biblico che la Vergine di Nazaret
dimostra di conoscere molto bene. La Madonna a Medjugorje,
dopo aver detto di essere "La Beata Vergine Maria", ha
affermato di essere venuta qui come "Regina
della pace". E' importante comprendere questo aspetto
di regalità che Maria sottolinea a Medjugorje. Lei
viene come Regina, cioè per vincere. Satana è più che
mai forte, ma la Vergine potente gli schiaccerà la testa. Per questo ci chiede
aiuto. Per quanto lungo possa essere il cammino della tribolazione, alla fine
verrà quel tempo di pace divina, che la Madonna afferma di attendere con impazienza.
Con tono fermo e sicuro dice di essere venuta a Medjugorje
per portare a compimento ciò che ha incominciato a Fatima. All'inizio del
secolo degli orrori aveva profetizzato che alla fine il suo Cuore Immacolato
avrebbe vinto. Questo è il tempo della mobilitazione dei cuori e della battaglia vittoriosa. Quanto più
collaboreremo ai suoi piani, tanto prima si profilerà all'orizzonte la civiltà
dell'amore. L'aspetto regale di Maria è sottolineato
dalle dodici stelle che circondano il suo capo. La veggente Marija
osserva che sono di una luce viva e conferiscono un aspetto altamente
soprannaturale al volto e a tutta la persona, circondata da una luminosità
intensa. Le dodici stelle fanno riferimento al capitolo 12 dell'Apocalisse,
che descrive la lotta fra la Donna vestita di sole e il dragone infernale. Si
tratta d'una battaglia che durerà fino alla fine dei
tempi, ma che nei nostri si sta manifestando con una particolare virulenza.
Anche la nuvola su cui posa i piedi può essere interpretata come un segno di
regalità celeste, in quanto anche la venuta di Cristo
nella gloria avverrà sulle nubi del cielo. Il velo bianco e la lunga veste
grigia non sono, invece, di certa interpretazione. Il
grigio, però, indica normalmente la penitenza e il bianco la condizione di
grazia. Tuttavia il fatto che nei giorni di grande
festa le vesti siano dorate è un segno di sicura regalità, perché fa
riferimento alla "Regina in ori di Ofir",
di cui parla il salmo 45, e che i Padri della Chiesa riferiscono comunemente a
Maria. La regalità di Maria a Medjugorje è esplicitamente
orientata a donare al mondo la pace divina. Dopo il secolo dell'eclissi di Dio
e dell'odio satanico sfociato in due guerre mondiali, la Madonna viene per
riconcili are gli uomini con Dio e fra di loro. Il suo
programma è di realizzare qui sulla terra un tempo di pace divina, di cui Medjugorje è già fin da ora un'oasi piena di promesse.
“IO SONO VOSTRA MADRE”
Non abbiamo, però, ancora colto il vero volto di Maria così come si
manifesta a Medjugorie. Tutto ciò che abbiamo
detto finora non sarebbe comprensibile, se non mettessimo in luce il suo cuore
di madre. I veggenti sentono molto Maria come madre, sia nei loro confronti,
sia verso tutti gli uomini, a qualsiasi religione o credo appartengano.
Vicka ama considerarla soprattutto come un'amica, a
causa della giovanissima età che manifesta la Madonna e per quella confidenza
che si ha nell'amicizia vera. Ma questo non ci deve
meravigliare, avendoci il Papa Paolo VI insegnato a chiamare la Madonna anche
col nome di sorella. La maternità di Maria si manifesta nella
sollecitudine che ha per ognuno dei suoi figli, nessuno escluso. Ella li ama tutti infinitamente, anche quando sono lontani
dal suo cuore. E' la Madonna stessa che ci dà la vera interpretazione delle sue
lacrime di sangue, quando dice: "Il mio cuore versa lacrime di sangue
per ogni anima che si perde nel peccato". Tutti i messaggi si aprono
con la dolcissima espressione di "Cari figli", che viene spesso ripetuta più volte nel medesimo messaggio,
anche con le sfumature più delicate, come quando ci chiama 'figliolini". A Medjugorje
i pellegrini fanno l'esperienza di essere personalmente amati e seguiti. Non di
rado, uno si chiede: "Ma come può Dio, in un mondo così grande e con
così tanti uomini, pensare a me e occuparsi dei miei problemi?1' La
vita di una persona, però, cambia radicalmente quando sente che il Cielo si
occupa proprio di lei. Ho conosciuto tanti pellegrini a Medjugorje,
che hanno avuto questo dono di grazia di sentirsi osservati dall'occhio materno
di Maria. Lei stessa dice che guarda con trepidazione ad ogni nostro passo
sulla via della santità. La sua maternità è innanzitutto spirituale. Maria si
fa carico di tutti i nostri problemi, anche di quelli materiali. Ci invita a ringraziare Dio creatore per tutto ciò che ci
dà, anche per il lavoro, per le persone che ci fa incontrare, per i frutti
della terra e per tutto ciò che riguarda la nostra vita quotidiana. Ma la sua preoccupazione di Madre è in primo luogo la nostra
conversione. Chi può contare quante volte ci invita a
lasciare una vita di peccato e a deciderci per Dio, iniziando quel cammino di
santità che ci porta con lei in Cielo? La sua stessa lunga permanenza fra di noi si può comprendere soltanto alla luce del suo
amore materno che vuole che tutti si salvino e siano con lei in Paradiso.
LA REGINA DELLA PACE E’ MAESTRA DI
PREGHIERA
Ciò che
colpisce di più a Medjugorje
è lo spirito di preghiera. Probabilmente in nessun'altra località del mondo si
prega così tanto e così bene. Mi sono recato per molti anni a Taizé, che viene considerato uno
dei centri di preghiera più vivi del mondo. Ma a Medjugorje
la preghiera è un'esperienza unica e irripetibile. Lì
c'è Maria, che è la preghiera fatta carne. Che cos'è
la preghiera, se non Maria stessa in preghiera? A Medjugorje
si prega dappertutto. Dalle navate della chiesa la preghiera trabocca sui piazzali
circostanti, per poi invadere le strade, i sentieri e la conca tutta. I
singoli e i gruppi camminano pregando, mentre vanno sul Podbrdo
o sul Krizevac o attendono davanti alla casa dei
veggenti. La Madonna stessa viene ogni giorno innanzitutto per pregare e
quando parla lo fa invitando alla preghiera. Quante volte nei suoi messaggi
risuona il triplice accorato imperativo: "Pregate, pregate, pregate". La preghiera è la grande medicina della "Regina della pace" per
questo mondo malato, perché staccato da Dio come il tralcio dalla vite.
L'esistenza umana senza preghiera è come un fiore senza l'acqua. In poco tempo
diventa sterile, appassisce e muore. Incominciando a pregare, la Fede
rifiorisce, il cuore pian piano si apre a Dio, come i
fiori al sole di primavera. Grazie alla preghiera, infatti, l'uomo ritrova Dio
e si nutre della sua luce, della sua forza e del suo amore. Con la preghiera si
decide la conversione e si va avanti nel cammino di santità. La preghiera è
l'anima di tutta la vita cristiana. Se non preghi, invano ti illudi
di salvarti. Al contrario, in qualsiasi situazione ti trovi, la preghiera ti indica la strada, perché Dio ti prende per mano. La Regina
della pace ci ha donato le parole fra le più belle sulla preghiera che mai siano state scritte nella storia della cristianità. Ha
insegnato di nuovo a pregare ad una generazione che stava disimparando. Se accoglie il messaggio della preghiera, sarà più facile a
questo mondo ritornare a Dio.
LA MADONNA SCENDE DAL CIELO IN
PREGHIERA E VI RITORNA PREGANDO
La Madonna
ci insegna innanzi tutto a pregare con tutta la sua
persona. Lei scende, da così tanto tempo, dal cielo sulla terra in primo luogo
per pregare. Arriva in atteggiamento di preghiera e si allontana
pregando. Durante l'apparizione prega insieme con i veggenti
il Padre nostro e il Gloria al Padre. Spesso prega
su tutti i presenti con le mani distese. Quando i
veggenti possono parlare, lo fanno per presentare le intenzioni di preghiera
dei pellegrini che hanno incontrato durate la giornata, in modo particolare dei
malati. Quando la Madonna parla per dare un messaggio, lo fa quasi
sempre per incitare alla preghiera. L’apparizione è, quindi, essenzialmente
un momento di intensa preghiera. Si tratta, però, di
qualcosa di molto grande, perché è la preghiera del cielo che scende sulla
terra per unirsi alla nostra, così povera e incerta. Quale benedizione per la
nostra generazione che la Madre di Dio sia venuta viva qui in mezzo a noi per
chiedere le nostre preghiere e presentarle a Dio nella sua preghiera!
SI IMPARA A PREGARE PREGANDO
La Madonna
ci insegna la preghiera invitandoci a pregare così
come sappiamo, senza bisogno di artifici particolari. La preghiera cristiana
non è mai qualcosa di complicato. Qualsiasi bambino sa come rivolgersi al padre
o alla madre nei suoi bisogni di ogni giorno. Così i
figli di Dio devono sapersi rivolgere al Padre che sta nei cieli con fiducia e
semplicità evangelica. La Madonna ci invita a
valorizzare le preghiere tradizionali, specie quelle che si dicono abitualmente
in famiglia. A Medjugoije vi era la consuetudine di
recitare quotidianamente i sette Padre Nostro, Ave
Maria e Gloria al Padre che però stava quasi scomparendo, ma lei la richiama e
ne fa la base di partenza per un cammino di preghiera popolare. Innanzitutto
invita a dedicare qualche giorno alla recita del solo Padre nostro, meditandolo
parola per parola e cercando di comprendere nel cuore il significato di ognuna
di esse, in modo tale da capire che abbiamo un Padre
che sta nei cieli, il quale provvede per ognuna delle sue creature. Dalle sue
mani paterne dobbiamo essere pronti ad accogliere i benefici, ma anche le
prove, dicendo nel cuore: "Padre, sia fatta non la mia, ma la tua
volontà". Dobbiamo poi dedicare qualche giorno alla recita dell'Ave Maria,
per cogliere il significato profondo di ogni parola e
gustarla col cuore, in modo tale da capire la grande grazia che Dio ci ha fatto
nel donarci Maria come madre, che non ci abbandona mai, ma ci sta sempre
vicino, per difenderci dal Maligno e per accompagnarci, tenendoci per mano,
sulla via della salvezza. Infine, siamo invitati a fare la stessa cosa con il
"Gloria al Padre", per comprendere che noi non dobbiamo vivere per
noi stessi, ma per Dio, rendendo a lui gloria e impostando la nostra vita come
un dono e un servizio. In questo modo, cogliendo il significato di ogni parola di queste semplici preghiere della tradizione
cristiana e facendole proprie col cuore, noi incominciamo a fare un cammino che
ci unisce sempre di più a Dio e che trasforma la nostra vita. E' in questo
sforzo del cuore per capire e vivere le piccole, ma grandi preghiere che Gesù e
la Chiesa ci hanno insegnato, che si cresce nell'orazione. Non c'è bisogno né
di scuole, né di libri, né di tecniche particolari. Si conosce la preghiera, la si apprezza e si cresce in essa cercando di pregare un
po' ogni giorno.
QUANTO TEMPO DEDICARE ALLA
PREGHIERA?
Non vi è
dubbio che l'obbiettivo di fondo a cui la Madonna
vuole condurci è che si realizzi una unità profonda fra la nostra preghiera e
la nostra vita. Lei desidera che Dio sia al primo posto nel nostro cuore e che
tutto ciò che noi facciamo, o persino ogni istante nel quale viviamo, siano donati a lui. La preghiera deve condurci a deciderci
completamente per Dio e a vivere non più per noi stessi, ma al suo servizio. A
ben pensarci, non è poco quello che ci raccomanda di pregare ogni giorno. A Medjugorje ha chiesto alla Parrocchia la S. Messa
quotidiana, che successivamente ha domandato a tutti
quelli che nel mondo hanno risposto alla sua chiamata. Ha invitato anche a
recitare l'intero Rosario ogni giorno, i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi.
In determinati momenti la Madonna ha raccomandato forme specifiche di
preghiera, come l'adorazione o la preghiera davanti
alla Croce. Non vi è dubbio che, anche come tempo e quantità, le richieste
della Regina della pace siano pressanti e impegnative. Va detto, però, che la
Madonna sa vedere le situazioni particolari di ognuno. A chi ha più tempo
chiede di più, a chi ne ha meno chiede almeno l'essenziale. L’importante è che
il cuore arda sempre nel fervore della preghiera, qualunque cosa noi facciamo.
In questo modo anche i lavori e le occupazioni più frustanti e spesso alienanti
possono diventare un atto di amore per Dio.
LE PREGHIERE DEL MATTINO E DELLA
SERA
Senza
dubbio vi è un minimo indispensabile su cui la Madonna ritorna più volte: è
quel che è quel cibo senza il quale la vita spirituale muore. Come un fiore,
lei dice, ogni giorno ha bisogno di qualche goccia d'acqua
per vivere, così il nostro cuore ha bisogno di una dose quotidiana di
preghiera. In questa luce va intesa la raccomandazione
che l'inizio e il termine della giornata siano illuminati dalla preghiera. Le
preghiere del mattino e della sera sono uno dei punti
fermi della vita cristiana bene ordinata. La Madonna a La
Salette aveva già richiamato a questa esigenza, raccomandando ai due veggenti,
Massimino e Melania, di recitare almeno un Padre nostro e un' Ave Maria e
qualche preghiera in più, quando avessero avuto più tempo. Fedele al principio
evangelico che la giornata è la misura del nostro vivere, la Madonna a Medjugorje ci chiede che essa abbia inizio con Dio e
termini con Dio. Questo è ciò di cui nessun cristiano può fare a meno. La
Madonna poi ci invita a trovare un piccolo spazio
all'interno della giornata stessa, per stare soli con Gesù nel nostro cuore. Il
ritmo quotidiano è spesso stressante. Come abbiamo bisogno
di una sosta per ristorarci fisicamente, così abbiamo bisogno di qualche
momento per rinnovarci spiritualmente. Non è necessario tanto tempo, ma una
messa a fuoco della divina presenza in noi, delle nostre intenzioni e dei
nostri propositi, per poter riprendere il lavoro, trasformandolo e offrendolo.
A volte, dice la Madonna, voi dite che non pregate, perché siete stanchi. Ma
proprio perché siete stanchi dovete pregare, e la preghiera diventerà per voi riposo e gioia. Sì, non vi è medicina più efficace contro lo
stress, la fatica, lo scoraggiamento, il nervosismo e la depressione
dell'intima unione con Dio, che ci illumina e ci
rinnova, dandoci forza, serenità e pace.. Questa è l'impostazione di una
giornata in cui Dio sia al primo posto. Su queste fondamenta, a seconda delle esigenze, si può e si deve costruire di più,
non solo come singoli, ma anche come famiglie. In questa prospettiva anche il
Rosario e la santa Messa quotidiana possono diventare parte integrante
dell'organizzazione della nostra vita quotidiana.
PER LA MADONNA
IL ROSARIO E’ PARTICOLARMENTE IMPORTANTE
La Regina
della pace a Medjugorje fa un'opera di ricostruzione
di ciò che la vita moderna ha distrutto nei rapporti dei singoli e delle
famiglie con Dio. Molto significativo al riguardo è l'invito,
dato all'inizio di una Quaresima, a spegnere la televisione. La Madonna non ne
ha spiegato il motivo, ma è facile indovinare quale sia
l'effetto deleterio del televisore nei confronti della preghiera e del dialogo
in famiglia. Dopo aver recuperato le preghiere semplici del buon cristiano, la
Madonna ci invita a fare un passo avanti, imparando a
recitare bene ogni giorno il Rosario e a partecipare alla santa Messa, possibilmente
quotidiana. A Medjugorje viene
ripresa con più insistenza e ampiezza la raccomandazione di recitare il
Rosario, già emersa nelle apparizioni di Lourdes e di Fatima. A Lourdes la
Madonna teneva la corona in mano, mentre a Fatima si è qualificata come Nostra
Signora del santo Rosario. A Medjugorje
chiede di recitare le tre corone che costituiscono il Rosario completo e di
adempiere questo impegno con diligenza e con amore. La
Regina della pace spiega in un messaggio che per lei il Rosario è particolarmente
importante perché, grazie ad esso, noi apriamo i cuori
alla sua azione e lei può aiutarci. Invita poi tutti i sacerdoti, i religiosi e
le religiose a recitare il Rosario e ad insegnare agli altri a pregare. Questa
insistenza ha fatto si che la Parrocchia facesse
precedere la santa Messa vespertina dalle prime due corone del Rosario, mentre
la terza viene recitata al termine come ringraziamento. Ma la Madonna desidera
che almeno una parte venga recitata dalla famiglia
unita, i genitori con i figli e i figli con i genitori, perché con questa
difesa satana non può operare contro le nostre famiglie.
LA MADONNA INSISTE SULLA PREGHIERA
IN FAMIGLIA
A questo
riguardo è opportuno sottolineare che la Madre di Dio
concepisce la famiglia come una piccola Chiesa, dove regnano la preghiera, il
dialogo e l'amore. Si può dire che la maggior parte delle preghiere che la
Regina della pace raccomanda, si debbano recitare
nell'intimità delle mura domestiche. Questo vale per le preghiere del mattino e della sera, per il santo Rosario e per la
lettura della Bibbia. Alcune di queste preghiere possono essere dette
personalmente, ma altre devono essere recitate insieme. Molto significativo è anche l'invito a pregare prima di ogni
occupazione e di terminare il lavoro con la preghiera, perché Dio lo possa benedire.
Vorrei aggiungere alle preghiere richiamate dalla Madonna anche quelle prima
dei pasti. A Medjugorje ho notato che prima di
sedersi a tavola la famiglia unita recita un Pater, Ave e Gloria. Un invito
assolutamente nuovo nell'ambito delle apparizioni mariane riguarda l'onore nel
quale tenere la Bibbia. La Madonna invita ad averla in casa, esposta in un
luogo ben visibile, per essere stimolati a prenderla e aprirla. E' sufficiente
leggerne ogni giorno qualche passo, in modo tale da cogliere un messaggio
spirituale per la propria vita e cercare di metterlo in pratica durante la
giornata. In un tempo in cui troppi cristiani seguono
messaggi spesso di dubbia provenienza, la Madonna ci indica il nutrimento
solido della Parola di Dio. Nelle intenzioni di Maria la casa del cristiano deve essere simile a quella di Nazaret,
dove regna la preghiera, l'amore e la pratica della virtù. Questa è il vero
antidoto all'azione disgregatrice di satana nei confronti delle nostre
famiglie.
LA CONFESSIONE ALMENO UNA VOLTA AL MESE
E' fuori
discussione che si può pregare in ogni luogo. La Madre di Dio stessa ci invita a trovare un posto nel cuore per stare in
silenzio in compagnia di Gesù. Tuttavia, specie per quanto riguarda la dimensione comunitaria, i luoghi fondamentali della
preghiera sono due: la casa e la chiesa. La chiesa è innanzitutto il luogo dove
Gesù è presente nell'Eucarestia e dove si celebra la Messa. Adorazione e santa
Messa hanno, per volontà di Maria, un posto di rilievo nella pastorale della parrocchia di Medjugorje.
Tuttavia, il pellegrino che giunge in vista della chiesa dai due campanili
rimane sorpreso e nello stesso tempo edificato nel vedere nei piazzali
circostanti lunghe file di persone che si accostano con grande
raccoglimento al Sacramento della Penitenza. E' ben difficile trovare in altri
santuari una pratica così numerosa e così fervorosa della Confessione. Si
tratta di un evento di grande importanza perché è nel confessionale che si concretizza il cammino di conversione. Questa straordinaria
fioritura del Sacramento del
perdono a Medjugorje è dovuta
a precisi richiami della Regina della pace, la quale ci invita alla Confessione
almeno una volta al mese e poi secondo le necessità di ognuno. La Madonna
precisa anche che non bisogna limitarsi a dire i peccati per riceverne
l’assoluzione, ma è necessario che ogni Confessione segni un passo avanti nel
cammino spirituale; e a questo scopo bisogna anche chiedere qualche consiglio
al sacerdote, in modo tale che la nostra vita cambi.
LA SANTA MESSA E’ IL MOMENTO PIU’ SANTO
Quale
importanza la Madonna dia alla santa Messa lo possiamo
comprendere dal fatto che, già fin dai primi tempi, ha dato ai parrocchiani un
appuntamento quotidiano in chiesa. Rosario e apparizione preparano
al Sacrificio eucaristico. Maria dimostra così di essere
la via che conduce a Gesù, non trattenendo nessuno per sé. In quei primi mesi
delle apparizioni la gente accorreva numerosa sul Podbrdo,
mentre la chiesa rimaneva vuota e il parroco, Padre Jozo,
si domandava che cosa stesse accadendo. Ma non molto
tempo dopo era la chiesa ad essere piena ogni sera,
con la popolazione di Medjugorje raccolta quasi al
completo intorno all'Eucarestia, dopo una dura giornata di lavoro. La Madonna
nella sua catechesi sottolinea il valore unico della
santa Messa. Sull'altare, infatti, è presente Gesù vivo. Che
cos'è, infatti, la fede nella presenza reale di Cristo sotto le specie del pane
e del vino, se non l'affermazione che "il vivente e il Risorto", come
lo chiama la Sacra Scrittura, è veramente presente in mezzo a noi? La Regina
della pace invita anche ad avvicinarsi senza vergogna e senza paura alla
Comunione eucaristica. Ma lo fa dopo aver sottolineato
l'importanza del Sacramento della Confessione e la necessità di ricevere Gesù
degnamente e con amore. La centralità dell'Eucarestia è affermata anche con la
richiesta da parte della Regina della pace dell'adorazione.
Sappiamo come qua e là nella Chiesa, magari con la buona intenzione
di sottolineare il valore della Messa e della Comunione, si è finito per dare
meno importanza all'adorazione. A volte nella disposizione dello spazio
liturgico delle chiese si è finito per relegare
l'Eucarestia ai margini. A Medjugorje la "Regina
della pace" ha voluto che santa Messa e adorazione fossero entrambe
importanti. La Parrocchia organizza una volta alla
settimana una solenne veglia di adorazione, mentre in una cappella molto
frequentata, a fianco della chiesa parrocchiale, vi è l'adorazione continua.
LA MEDITAZIONE DELLA PASSIONE DI
GESU’
Non
sarebbe completa l'esposizione della catechesi di Maria sulla preghiera, se non
facessimo uno specifico riferimento al mistero della Croce, che è la sorgente
dalla quale sgorga la nostra salvezza. Arrivando a Medjugorje
noti una collina piuttosto elevata dove sulla cima è piantata una grande croce di cemento che è stata costruita dagli abitanti
del luogo nel 1933, per ricordare l'anniversario della Redenzione. La Madonna
in un messaggio ha detto che la croce era nel piano di Dio. La collina si chiama Krizevac, che insieme con il Podbrdo, è il "luogo santo" per
eccellenza di questa terra benedetta. Lungo il sentiero sassoso che conduce
alla vetta si snoda una toccante Via Crucis, che vede non pochi pellegrini
salire a piedi nudi su pietre aguzze e taglienti. E' soprattutto attraverso questa esperienza di preghiera che molti comprendono il
posto centrale che ha la croce nei messaggi di Medjugorje.
Forse, in nessun altra apparizione mariana il mistero
della Croce è così centrale. La croce ha fatto il suo ingresso fin dal terzo
giorno delle apparizioni, quando la Madonna è apparsa a Marija,
e piangendo ha supplicato: "Pace, pace, pace!", mentre dietro
le sue spalle si stagliava una
croce di colore
scuro. Successivamente, durante la settimana
santa, la Madonna è apparsa in due occasioni con Gesù sofferente, flagellato e
incoronato di spine, dicendo: "Guardate quanto Gesù ha sofferto per
voi!". Il mondo oggi vede la sofferenza come un fatto radicalmente
negativo, e a volte anche i cristiani sono tentati di presentare un
cristianesimo senza croce, con l'illusione di renderlo più appetibile. Per
questo la Madonna non esita a ricordarci che la croce, se accettata, è grazia,
anzi può perfino diventare gioia. Di qui l'invito a onorare le piaghe che sono state inferte a Gesù dai nostri
peccati, perché gli siano più sopportabili, come pure a pregare in ginocchio
davanti alla croce, offrendo con amore al Crocifisso tutte le nostre
sofferenze. "Pensate - dice la Madonna - alle ferite inferte al
Cuore di mio Figlio, quel Cuore ferito da tanti peccati. Questo cuore viene ferito da ogni peccato grave!".
LE GRAZIE DI GUARIGIONE
I Questo non
significa che a Medjugorje la Madonna non desideri
che si chiedano grazie di guarigione. Presso gli uffici parrocchiali ci sono
centinaia di testimonianze di guarigioni avvenute. Gesù, ieri come oggi, si
china sulle piaghe dell'umanità e prova compassione per i sofferenti nel cuore
e nel corpo. La Madonna, però, ci chiede innanzitutto di accettare e di
offrire. Questo è un gesto di amore altamente
meritorio che consola il Cuore di Gesù. Dopo che abbiamo scoperto come la
sofferenza accettata per amore di Cristo generi pace e
gioia, Dio concede volentieri anche grazie di guarigione. Più importante della
guarigione del corpo è, infatti, quella del cuore. Entriamo così nel vivo di
quello che è il più importante messaggio che la
Madonna ha dato a Medjugorje: la conversione. "
“VI SUPPLICO, CONVERTITEVI”
E' la
"Regina della pace" stessa ad affermare che il messaggio più
importante dato a Medjugorje è quello della
conversione. Forse, tu saresti più incline a mettere al primo posto nella scala
dei valori la Fede o la preghiera. Per la verità non vi è messaggio in cui la
Regina della pace non richiami alla preghiera. Ma sia la fede sia la preghiera
raggiungono la loro efficacia e la loro concretezza
nel cambiamento di vita. Se la tua vita non si rinnova
e tu non fai qualche passo avanti nel cammino spirituale, significa che la tua
Fede è gracile e che la tua preghiera è priva di mordente. Non
pensare che la conversione riguardi soltanto quelle anime che sono lontane da
Dio nel peccato mortale. Vi è un'area non piccola, all'interno stesso
della cerchia dei devoti, che sonnecchia nella tiepidezza, o forse nella
presunzione. Si tratta di tutte quelle anime che non vanno avanti e che
sembrano sempre uguali a se stesse. Quando non si
cresce e non si avanza sul cammino della salvezza, significa che siamo morti,
come quei fiori finti che sembrano veri, ma quando li tocchi scopri che sono
privi di vita. L’appello alla conversione riguarda tutti, nessuno escluso. Chi
è già per grazia sulla via del bene deve reagire alla
stanchezza e alla tentazione di guardare indietro. La Madonna riprende spesso i
parrocchiani, sia quelli di Medjugorje, sia quelli
che fanno parte della sua parrocchia spirituale, a causa della loro freddezza.
Il suo cuore di Madre non ci risparmia rimproveri, perché non mettiamo in
pratica i messaggi, o perché li ascoltiamo per curiosità o perché, dopo i primi
tempi dell'entusiasmo, siamo ritornati all'indifferenza di sempre. "Siete
così freddi!", esclama la Regina della pace.
"LA VIA DELLA ROVINA"
L’appello
alla conversione è rivolto in modo particolare a coloro che
hanno preso "la via della rovina". La Madonna non si
abbandona alla descrizione del mondo con tinte fosche e senza speranza, come
invece ama fare il linguaggio delle sette. Il modo di porgere della
"Regina della pace" è sempre molto soave e pieno di pietà, anche
quando rimprovera e denuncia la marea montante del male. Lei, tuttavia, non
chiude gli occhi sul peccato che domina il mondo, dietro al quale ci indica la presenza del Maligno che vuole impadronirsi
del maggior numero di anime possibile. La valutazione della Regina della pace
riguardo l'attuale momento che attraversa l'umanità
non potrebbe essere più allarmante. In un messaggio dice che oggi gli uomini
vogliono costruire un mondo nuovo senza Dio, con le sole loro forze. Su questa
strada, però, non hanno flituro, né gioia, né
salvezza eterna. Eppure questo mondo, che ha visto, forse, la più grande apostasia da Dio che la storia conosca, è oggetto di
amore e di misericordia. Invece della punizione Dio ha
concesso un tempo di grazia e ha inviato la Madre a chiamare i figli sul
cammino della conversione. In questa luce si comprendono gli inviti e
gli appelli materni a ritornare a Dio, che risuonano con accenti accorati nei
suoi messaggi. Il suo cuore - dice - versa lacrime di sangue per i figli che si
perdono nel peccato. Questo tempo straordinario di grazia è anche il tempo che
Dio ci concede per la conversione. Ora bisogna decidere, senza dilazioni. "Decidetevi
per Dio!", ripete la Madre con accenti accorati. "Vi supplico,
convertitevi!", dice in un messaggio che dovremmo stampare a caratteri
di fuoco sul cuore. Il tuo pellegrinaggio a Medjugorje
porterà i frutti che la Madonna si attende, se prendi delle decisioni
riguardanti la tua vita spirituale. Si tratta di lasciare una vita cristiana
mediocre e di rinunciare a quei peccati che ti tengono lontano da Dio. La
Confessione e il proposito di una vita nuova sono passaggi necessari perché il
pellegrinaggio sia fruttuoso. L’impegno ad osservare i
comandamenti è il vero termometro della serietà dei tuoi propositi.
Potresti fare centinaia di pellegrinaggi e recitare migliaia di Rosari; ma
sarebbe tutto vano se non decidessi di tagliare i legami mortiferi del peccato.
LA CONVERSIONE E’ GRAZIA E
DECISIONE
Non vi è
dubbio che la conversione sia innanzitutto una grazia che Dio dà a chi forse
neppure ci pensa. Il risveglio della coscienza, la consapevolezza che stiamo
percorrendo la via dell'infelicità e della morte, la
constatazione del nostro stato di degradazione spirituale e la nostalgia dell'innocenza
perduta sono una grazia data gratuitamente, ottenutaci da Cristo, da Maria e
dalla preghiera di tante persone buone che intercedono per la conversione dei
peccatori. Queste grazie straordinarie vengono date a
piene mani a Medjugorje, dove più che al miracolo
delle guarigioni nel corpo si può assistere a quello infinitamente più grande
del cambiamento del cuore. Tuttavia, queste resurrezioni spirituali vere e
proprie richiedono una crescente cooperazione alla grazia e una grande fatica del cuore. Dai messaggi della Regina della
pace ci viene una delle più profonde catechesi sulla nostra libertà e responsabilità
personale per ottenere la salvezza. Non aspettarti tutto da Dio. Lui non può
decidere al tuo posto. Dio fa la sua parte nel darti grazie, ma tu devi dare
del tuo col corrispondere. Una delle caratteristiche di tutti i messaggi della Gospa è il ringraziamento, col quale si concludono,
per aver risposto alla sua chiamata. Lei è stata così tanto
tempo con noi per esortarci con infinita pazienza sulla via del bene. Pensiamo
a quante volte ci ha invitato alla preghiera! Poteva Maria fare di più? Eppure i risultati non sono così esaltanti.
DA TE DIPENDE IL TUO DESTINO
ETERNO
Perché i
giardini dei cuori fioriscano non basta il seme e l'acqua che vengono da Dio,
ma bisogna che anche la terra dia il suo contributo. Dio ci ha creati liberi;
ma, perché le sue grazie fruttifichino, hanno bisogno di essere accolte e
incarnate nella vita. "Dio vi ha dato il libero arbitrio: dunque,
fatene uso!" La Madonna può fare tutto, ma non decidere al nostro
posto. "Io sono con voi - afferma - ma non posso privarvi della
vostra libertà". Maria non forza, non costringe, ma presenta tutta la
bellezza e la grandezza della via di Dio. "Scegliete la vita e non la
morte dell'anima!" è il suo grido di angoscia.
In questa luce acquistano grande significato le sue parole sull'Inferno, quando
la Madonna dice che non è Dio che manda all'Inferno, ma siamo noi che vogliamo
andarci. L’Onnipotente opera miracoli di misericordia e di amore
nei confronti di ogni anima, ma in ultima istanza noi possiamo sempre opporgli
un rifiuto. Dio non ci priva della nostra dignità di essere
liberi, anche quando ne facciamo uso per seguire la via della rovina. Egli
vuole che tutti gli uomini abbiano la salvezza, e la presenza di Maria per così
tanto tempo indica i confini smisurati del suo amore. La Madonna stessa non
esita ad affermare che vuole salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Ma in
ultima istanza nessuno può rispondere al nostro
posto. Tu, con le tue scelte, decidi del tuo destino eterno.
PRIMI PASSI SULLA VIA DELLA
CONVERSIONE
Il cammino
della conversione non è facile, ma Maria ci assicura che lo addolcisce e lo cosparge di tante piccole gioie. All'inizio si versano
le lacrime del pentimento, specialmente quando si fa l'esperienza dell'infinito
amore del Padre attraverso il Sacramento del perdono. La Madonna esorta a dare
senza paura a Dio tutto il nostro passato e tutto il male che affligge la
nostra anima. Dio nel suo amore consuma interamente i nostri peccati. Dobbiamo
avere il coraggio di lasciare il nostro passato alle spalle e fare lo sforzo
del cuore di credere che Dio ci ha veramente perdonato. Solo l'Onnipotente può
sapere quanti peccati sono stati distrutti nelle fiamme del suo amore intorno
a quella chiesa dove ogni giorno si assiepano file
ininterrotte di penitenti. Il primo passo sulla via della conversione consiste
in questa fiducia nella misericordia divina che è pronta a perdonarti
qualsiasi peccato, per quanto grande esso sia, se tu ti sei veramente pentito.
Devi credere, come il figliol prodigo, che, se decidi
di ritornare a casa, il Padre ti accoglierà a braccia aperte e ti ricostituirà
nella tua dignità di figlio. Se tu fai veramente lo sforzo
del cuore, decidendo di cambiare vita e di consegnare tutto il tuo male alle
fiamme dell'amore divino nel Sacramento della Confessione, allora sperimenterai
che cosa sia la gioia di essere in pace con Dio. Nulla di simile esiste
al mondo, ed è come se l'alba del paradiso fosse spuntata nelle tenebre del
tuo cuore. La gioia che senti dentro dite è un riflesso di quella del Cielo che
esulta perché eri una pecorella perduta, ma ora sei al sicuro sulle spalle del
Buon Pastore.
LE DIFFICOLTA’ LUNGO IL CAMMINO
DELLA SALVEZZA
I veri
problemi per te incominciano quando ritorni a casa e rientri nella vita di ogni giorno. Sei pieno di entusiasmo
e fermamente deciso a mantenere i propositi di conversione che hai fatto.
Parli della tua esperienza ai familiari, agli amici e ai colleghi
di lavoro. Qualcuno ti ascolta, ma i più rimangono perplessi. Non manca neppure
chi pensa che ti sia lasciato prendere da un momento di esaltazione.
D'altra parte il demonio, scacciato dal tuo cuore, ritorna
all'assalto, pieno di furore per lo smacco subito. Dentro dite le passioni,
tenute a digiuno, incominciano a gridare la loro fame. Il mondo, la carne e
satana si alleano per sferrare l'assalto decisivo. Non poche volte hanno successo. La Madonna non manca di esprimere la sua
profonda tristezza per tutti quelli che hanno incominciato il cammino e poi
l'hanno abbandonato. A quelli che si meravigliano per la durata delle
apparizioni la "Regina della pace" dà diverse risposte, ma tutte fra
loro convergenti. Dice che è rimasta così a lungo per insegnarci a pregare, per
sostenerci nei momenti della prova, per accompagnarci sul cammino lungo, duro
e difficile della santità e per guidarci "come bambini insicuri nei
primi passi". Guai, se agli inizi della nostra conversione la Madre
non ci tenesse per mano, per rialzarci quando cadiamo,
per incoraggiarci quando incominciamo a guardare indietro e per prenderci in
braccio, se necessario, quando stiamo per gettare la spugna.
IL CAMMINO DI CONVERSIONE E’ LUNGO
QUANTO LA VITA
Non
bisogna farsi illusioni: il cristianesimo non è facile, osservava il grande
Papa Paolo sesto. "Però, è felice", aggiungeva
subito dopo. La grazia della salvezza esige un impegno quotidiano. Ci vuole
l'umiltà di rialzarsi tutte le volte che si cade. Il libero arbitrio,
indebolito dal peccato, si tempra nel combattimento spirituale e, se si
persevera, giunge sempre il momento in cui le vittorie nella lotta al peccato
divengono sempre più numerose e durature. Tu non devi guardare troppo avanti,
perché satana ne approfitta per scoraggiarti. "Come
farai - ti insinua - a rinunciare per tutta la
vita a quello che il mondo ti offre? Come potrai condurre per
molti anni questo tipo di vita fatto di preghiere e di rinunce?" Il tuo campo di battaglia sia la
tua giornata. Trascorri i tuoi giorni, uno dopo l'altro, in compagnia della
Madonna, nella fedeltà agli impegni che hai preso iniziando il cammino della
salvezza. Può accadere che abbia qualche sbandamento, ma sii pronto a
rimetterti in carreggiata. Ti renderai conto che le giornate non sono tutte
uguali, ma che, andando avanti, diventano sempre più
belle e luminose, anche se non mancheranno prove e fatiche. Dal profondo del
tuo cuore sgorgheranno la pace e la gioia di Dio, che sono
la promessa della "Regina della pace" per quelli che perseverano fino
alla conversione totale. Quando la Gospa
parla di conversione completa, intende il cammino di tutta la vita, nel quale
crescere sempre di più nell'amore per Dio e per il prossimo. Lei non chiede mai
qualcosa di straordinario, come se la conversione fosse l'avvenimento che
riguarda particolari persone. L’umile e piccola fanciulla
di Nazaret ci guida sulla via ordinaria, accessibile
a tutti, che è fatta di umiltà, di fedeltà, di sacrificio e di amore. E' la via
dei piccoli a lei affidati, che si percorre rimanendo nella semplicità. La
conversione totale dura tutta la vita e, lungi dall'essere la realizzazione di
qualche anima privilegiata, è piuttosto la fatica quotidiana di
percorrere la piccola via per giungere alla santità. Su questa strada
siamo tutti indistintamente chiamati, senza alcuna eccezione.
Se la prima tappa della conversione, anche se travagliata, è pur sempre un
evento di grande gioia, la seconda tappa, quella della
purificazione comporta la fatica quotidiana della pratica della virtù. In
questa fase, dice la Madonna, dobbiamo applicarci a pulire ogni angolo del
nostro cuore con la stessa meticolosità con cui si fanno le pulizie annuali
nelle nostre case. Inizia così quella fase del cammino spirituale in cui il
male viene estirpato nelle sue radici più profonde.
IL COMBATTIMENTO SPIRITUALE
Oggi molti
cercano nel cammino di Fede facili consolazioni. Ci sono pellegrini che vanno a
Medjugorje nella speranza di vedere segni e prodigi.
Purtroppo, non manca neppure chi si ingegna a
costruire le sue fortune sulla fame smodata di fenomeni straordinari da parte
di tanta gente. Il messaggio di Medjugorje
invece ci conduce alla Croce, dalla quale vengono grandi grazie. E' la
Croce di Cristo da cui sgorga la grazia della salvezza, ma anche la nostra
croce quotidiana, che è la palestra della nostra santità. Se leggi attentamente
i messaggi, ti renderai conto che la Madonna ci indica
un cammino da percorrere. E' una strada faticosa e in salita, come quella che
porta sul Krizevac o sul Podbrdo,
dove ogni passo è segnato dai sassi e dalle spine. Il luogo della grande battaglia è il tuo cuore, con teso dall'egoismo
della carne, dalle seduzioni del mondo e dalle tentazioni del Maligno. La
Regina della pace non cessa di invitarci a lavorare sul cuore, a purificare il
cuore, ad aprire il cuore, a cambiare il cuore e infine a donare il cuore. La
celeste Guida sul cammino della salvezza ci conduce con mano sicura alla vetta
della santità lungo l'unica via possibile, quella del Calvario. Il grande teologo evangelico Dietrich
Bonhoffer, morto martire della Fede, amava dire che
la grazia è a caro prezzo. Riprendeva così una convinzione popolare, secondo la
quale in Paradiso non si va in carrozza. La Regina
della pace non cessa di indicarci la gioia del Paradiso, ma si tratta di una
meta che ha il prezzo della nostra continua e vera conversione. E' straordinario
come, nei suoi semplici ma sublimi suggerimenti, la Madre di Dio riproponga i grandi insegnamenti dei maestri della vita
interiore sul combattimento spirituale. I fioretti, i
sacrifici, le mortificazioni, le rinunce fanno parte di quell'allenamento
quotidiano del cristiano, senza il quale la volontà sarebbe impreparata nel
momento delle grandi battaglie. A Lourdes la Madonna aveva chiesto a
Bernardetta di mangiare dell'erba, come gesto di penitenza. A Fatima la Madonna
esorta i tre bambini a compiere piccoli sacrifici per
la conversione dei peccatori. A Medjugorje è la
richiesta di un digiuno a pane e acqua due volte alla
settimana ad attirare l'attenzione dei pellegrini.
COL DIGIUNO SI POSSONO FERMARE LE
GUERRE
La
richiesta del digiuno a pane e acqua due volte alla
settimana, il mercoledì e il venerdì, è forse il messaggio che nella sua
concretezza colpisce di più i seguaci della Gospa.
Ho conosciuto numerose persone iniziare questo tipo di digiuno molto esigente,
anche se solo una parte ha poi perseverato. Le tre corone quotidiane del
Rosario e il digiuno bisettimanale appartengono ai buoni propositi di molti
pellegrini al ritorno da Medjugorje. La "Regina
della pace" attribuisce un grandissimo valore a questa forma
penitenziale, purché venga fatta non per abitudine, ma
per amore verso di Lei e verso Gesù. Ha impressionato molto quel messaggio dove
si afferma che col digiuno è possibile fermare persino le guerre, per quanto
violente esse siano. Non vi è dubbio che l'adesione di molte anime generose a questo invito abbia dato un contributo essenziale per porre
fine alla tremenda carneficina causata dalla guerra nella ex-Jugoslavia. Molti
si chiederanno la ragione per cui il digiuno è così importante. Innanzitutto va
detto che la Madonna non propone qualcosa di assolutamente
nuovo. Il digiuno a pane e acqua tutti i Mercoledì e i Venerdì di Avvento e di Quaresima appartiene alla tradizione
monastica. La Madonna l'ha ripresa, proponendola a tutti e nell'arco dell'intero anno. E' tipico della Madonna rinverdire
tradizioni spirituali cadute in disuso presso il popolo di Dio. Quanto la
Regina della pace tenga al digiuno lo dimostra anche
quel messaggio dove precisa che non bisogna scoraggiarsi se qualche volta, specie
all'inizio, si prova qualche disagio fisico. Le persone sane devono perseverare
con una volontà forte e determinata. D'altra parte, non dobbiamo dimenticare
che il pane e l'acqua sono un alimento che nutre e
fortifica. Le persone malate sono anch'esse invitate alla penitenza, rinunciando
a qualche cosa che a loro piace di più.
IL DIGIUNO CHE STA PIU’ A CUORE
ALLA MADONNA E’ LA RINUNCIA AL PECCATO
Mi pare
chiaro che, invitando a questa forma di digiuno, la Madonna voglia innanzitutto
sottolineare il valore della penitenza nella vita cristiana. Il combattimento
spirituale ci vede fatalmente soccombenti se la nostra volontà non si è
allenata con le mortificazioni e le rinunce quotidiane. Nella società dei
consumi il digiuno proposto dalla Gospa prepara il
cuore a staccarsi dal mondo, in tutto ciò che esso ha di seducente e di
peccaminoso. Va anche sottolineato che il pane e
l'acqua sono un richiamo a nutrirci di quegli alimenti spirituali così
necessari che sono 1' Eucaristia e la Grazia dello Spirito Santo. Tuttavia il
digiuno proposto a Medjugorje, per essere compreso,
va collocato in un contesto più vasto. Infatti, la Madonna non chiede soltanto il digiuno della
gola, ma anche quello degli occhi ("Spegnete il televisore!"), quello
della lingua e delle orecchie ("Smettete con i pettegolezzi!"), quello
della gola spirituale (la ricerca di segni e di messaggi). Chiede piccoli sacrifici, fioretti, mortificazioni. Tutto
questo è orientato verso la rinuncia che lei desidera da tutti noi, che è la rinuncia al peccato. In questa luce il digiuno a pane e
acqua ha indubbiamente un valore di espiazione per i
peccati del mondo e di intercessione per ottenere grazie straordinarie, in
modo particolare la conversione dei peccatori. Ma ha anche un grande valore sul piano personale, perché aiuta a sradicare
i vizi capitali della gola e della lussuria e fortifica la volontà nella lotta
al peccato, preparando le vittorie nel combattimento spirituale.
LA REGINA DELLA PACE INVITA ALLA SANTITA’ COMPLETA
Ti sarai
reso conto che attraverso i messaggi di Medjugorje
ti viene presentato un programma di vita spirituale
molto elevato. Non farti ingannare dalla semplicità del linguaggio. Anche il Vangelo è semplice. Eppure
c'è chi si ostina a dire che la Madonna ripete sempre le medesime cose. E'
proprio il caso di rispondere con Paolo che l'uomo carnale non comprende le
cose di Dio. L'appello accorato a convertirsi e a prendere la via della santità
costituisce l'essenziale del programma cristiano di vita. A partire dal 1984
la Madonna, con forza crescente, ha invitato i parrocchiani e tutti i suoi
devoti sparsi nel mondo a iniziare un cammino di
santità. Prima ha voluto risvegliare la Fede e rinverdire la preghiera perché
la gente prendesse coscienza del peccato e iniziasse
un cammino di purificazione. Questa esigenza rimarrà sempre presente nei
messaggi, anche quelli più recenti, perché grande è il numero di coloro che percorrono la strada larga che porta alla
rovina. Tuttavia, per i volonterosi che rispondono alla sua chiamata, la Regina
della pace non esita a indicare la vetta della
santità, come fine della vita e come realizzazione della vocazione cristiana.
Mi ha sempre molto impressionato questa tensione continua alla perfezione
evangelica che viene dai messaggi di Medjugorje. Ho
notato che le apparizioni mariane autentiche e approvate dalla Chiesa
contengono tutte elementi di grande rinnovamento
spirituale e morale. Da questo si vede la differenza con altri fenomeni di
dubbia origine che illudono col falso pietismo, ma che non cambiano i
comportamenti delle persone. La Regina di tutti i santi afferma
esplicitamente che lei è rimasta così tanto tempo con noi, perché desidera
farci da maestra e da guida sulla via della santità. La santità non è un lusso
di pochi, ma la vocazione e l'impegno di tutti. La Regina della pace è in
perfetta sintonia col Vangelo e con il Concilio vaticano secondo. Tutti
indistintamente, dice, devono percorrere questa via, nella quale si realizza la
vita e si consegue la salvezza. E' lungo questo cammino che si comprende la bellezza
e la grandezza della vita e si incontra quella pace e
quella gioia che il mondo non può dare. La Madonna non vuole che ci rassegniamo
a una esistenza mediocre, nella quale saremmo scontenti
e persino infelici. Lei ci invita a guardare ai santi
e ai martiri, per comprendere l'altezza sublime della vocazione cristiana.
LA
SANTITA’ E’ UN CAMMINO SEMPLICE
E' mia
impressione che la Gospa abbia
fatto un po' fatica a far capire ai contadini di Medjugorje
che anche loro erano chiamati alla santità. La gente tende a identificare i
santi con quelle persone che hanno doni eccezionali. La Madonna, invece, ha
indicato una via molto concreta, accessibile a tutti e ben incarnata nella
vita quotidiana. Ha insegnato a pregare, a fare piccoli sacrifici, a combattere
il peccato e ad accettare le croci che Dio manda. Ha esortato alla fedeltà ai
doveri quotidiani e al lavoro onesto. Ha insistito molto sui rapporti
familiari, insegnando la reciproca accoglienza e il perdono. Ha quindi
invitato ad essere aperti agli altri e a divenire mani
gioiosamente tese soprattutto verso coloro che, non conoscendo Dio,
avvertono tutto il vuoto della vita. Attraverso i suoi messaggi
la Madre di Dio ci ha fatto capire che la via della santità è quella
dell'amore. Si tratta di un amore molto concreto, che non si esprime
necessariamente in azioni eclatanti, ma nel sacrificio di una vita, dove siamo
chiamati quotidianamente a compiere innumerevoli
gesti di altruismo. Si tratta di dire una parola buona, di offrire un sorriso,
di tendere una mano. Nella preghiera Dio ricolma il nostro cuore del suo amore
e noi, nella vita di ogni giorno, siamo chiamati a
donarlo agli altri. Ci viene proposto un cammino che
tutti possono percorrere senza bisogno di doni particolari. Non è forse
l'amore, come insegna Paolo, il "carisma" più grande? In
questo modo, aprendo i cuori all'amore di Dio e del prossimo, la Regina della
pace incomincia a costruire quella civiltà dell'amore
che tutti ardentemente desideriamo, ma che passa necessariamente attraverso i
battiti del nostro cuore.
LA MADONNA CI RENDE SANTI A SUA
IMMAGINE
La santità
è un lungo cammino. La Grazia può anche bruciare i tempi, come, ad esempio, è
avvenuto per due dei tre pastorelli di Fatima,
Giacinta e Francesco. Normalmente, però, Dio opera
pazientemente nelle profondità del nostro cuore, sollecitando senza sosta la
nostra collaborazione. Solo "chi avrà perseverato fino alla
fine - dice Gesù - sarà
salvo". La Madonna sa bene quanti, in questo lungo periodo durante il quale è rimasta fra noi, hanno posto mano all'aratro, ma poi
si sono voltati indietro. Quanti, come insensati Galati"
dei quali si lamenta S. Paolo, hanno incominciato
con lo Spirito per rimanere poi irretiti nella carne! Quanti hanno incominciato
con i messaggi della Madonna per andare a finire con quelli dei visionari da
strapazzo! Chi percorre il cammino della santità, da solo, prima
o poi si perde. Per diventare santi è necessaria la Grazia, ma per
ottenere la Grazia è necessaria Maria, affermava S.
Luigi Maria Grignion da Monfort.
Per non perdersi lungo questa difficile via occorre
lasciarsi docilmente ammaestrare e condurre dalla Madonna. La santità è un
cammino che si fa con lei e mai da soli. "Come ho portato Gesù nel
grembo, così, cari figli, desidero portare anche voi verso la santità". Da
Medjugorje viene la conferma dell'insegnamento
secondo cui ogni santità è opera di Maria, così come ogni figlio è opera della
Madre. Lei non solo ci conduce lungo il cammino tenendoci per mano e
proteggendoci sotto il suo manto, ma ci plasma, modellando in noi quel tipo di
santità e quella somiglianza con Gesù, che è stata prevista per ognuno di noi.
A questo riguardo va sottolineato che i santi che si
sono affidati in modo tutto particolare all'opera di Maria, portano visibile il
suo sigillo o il suo stampo, come amava esprimersi il Monfort.
La Madonna ci fa percorrere una via piccola e semplice, dove la santità
fiorisce fra le pieghe della vita quotidiana, nella fedeltà e nel
nascondimento, nella dedizione e nella gioia di amare. A Medjugorje
tu non noterai forme di esaltazione spirituale. La
Regina della pace conduce la parrocchia nel solco di una vita cristiana molto
ordinaria. Lei ha insegnato alla popolazione quel tipo di santità che fu anche il suo, intessuto di preghiera, di umile servizio
e di fedeltà. Ritornando da Medjugorje i veri devoti
della Gospa sono quelli che lavorano silenziosamente
all'opera del cambiamento del loro cuore, rifuggendo da non poche stranezze e
singolarità, da cui si lasciano irretire certe persone, sempre alla ricerca di
nuove esperienze perché, non decidono mai la vera conversione.
LA VITA E’ UN CAMMINO VERSO
L’ETERNITA’
Il cammino
della vita sfocia nell'eternità. Le apparizioni della Madonna a Medjugorje si caratterizzano per il forte richiamo allo
sbocco ultraterreno dell'esistenza, come mai si era verificato prima. La
Madonna a Fatima aveva già introdotto queste tematiche,
affermando che veniva "dal Cielo" e promettendo ai tre pastorelli che li avrebbe portati con sé in Paradiso. Aveva
inoltre fatto vedere in visione l'Inferno, dove precipitano le anime dei poveri
peccatori impenitenti. A Medjugorje la catechesi di
Maria sull'eternità è ampia, profonda e per certi aspetti sconvolgente. Mai,
infatti, è accaduto nella storia della spiritualità cristiana che due persone fossero portate insieme nell'aldilà col loro corpo a vedere
il Paradiso, l'Inferno e il Purgatorio e poi riportate di nuovo in terra con
l'invito da parte della Madonna a riferire quanto avevano visto. Nei suoi
messaggi, tuttavia, la "Regina della pace" ama soprattutto
prospettare la gioia del Paradiso come sbocco naturale della via della santità.
Lei parla spesso di due vie fra loro radicalmente diverse: l'una è la via
della salvezza, l'altra è quella della rovina. La Madre desidera che tutti i
suoi figli lascino "il misero cammino" che
porta alla morte eterna, per incominciare con lei la via della santità che
porta al cielo. La Catechesi e le esortazioni della Regina della pace sono
tutte rivolte a spronarci su questo cammino, a descriverne la bellezza e la
grandezza e soprattutto lo sbocco finale che è l'oceano dell'amore
trinitario. In diverse occasioni afferma che lei è stata così
tanto tempo in mezzo a noi, perché Qi desidera salvare tutte le anime e
presentarle a Dio. In un momento storico di ateismo e
di materialismo, nel quale gli uomini hanno una visione intramondana
della loro esistenza e dove anche nella Chiesa non risuona con forza
sufficiente l'insegnamento sui "Novissimi", ecco che Maria ci
ricorda lo sbocco della nostra vita oltre la morte, dove ci attende un destino
eterno che ognuno di noi si costruisce già qui su questa terra.
VICKA E JAKOVJ NELL'ALDILÀ COL
CORPO
Non è
necessario riferire qui la testimonianza dei veggenti sull'aldilà, in quanto è possibile al lettore verificarla altrove nei
minimi particolari. Vorrei qui sottolineare che
l'insegnamento della "Regina della pace" sull'eternità non si limita
ai numerosi richiami dei messaggi dati attraverso la veggente Marija. La Madonna ha voluto mostrare in
visione ai veggenti il Paradiso, il Purgatorio e l'Inferno, così come a Fatima
aveva mostrato in visione l'Inferno. Tuttavia, questo
non basta ancora alla Vergine, la quale sa quanto sia dura di cuore e tarda a
credere la nostra generazione. Uno slogan popolare, infatti, dice che "Nessuno
è tornato dall'aldilà per dirci che cosa c'è!". Ebbene,
la Madonna ci ha risposto portando fisicamente nell'aldilà due ragazzi, Vicka e Jakov; col loro corpo per
vedere il Paradiso, l'Inferno e il Purgatorio. Sono scomparsi di casa per venti
minuti. Della loro scomparsa fisica ha dato convalida
la mamma di Jakov; ora morta. Si tratta indubbiamente
di una testimonianza molto forte e sconvolgente, alla quale si può aggiungere
quella di Ivan, che afferma di essere stato portato in
Paradiso, anch'egli col proprio corpo. A nessuno può sfuggire il carattere straordinario e altamente drammatico di questa
esperienza unica nella storia della cristianità. Si tratta di un messaggio
fortissimo del Cielo nei confronti di una civiltà che accomuna il destino
dell'uomo a quello degli animali. Personalmente vedo anche un richiamo nei confronti di un cristianesimo troppo orizzontale e legato
alla terra, dove l'annuncio dell'eternità è piuttosto latitante. La Madonna a Medjugorje invita la nostra generazione a guardare in alto,
dove Dio ha preparato a tutti quelli che lo vogliono un posto di gioia e di
gloria che non avrà mai fine.
L'INFERNO NON E' VUOTO
Ciò che Vicka e Jakov raccontano del loro
viaggio con la Madonna nell'aldilà corrisponde esattamente a ciò che insegna la
Rivelazione cristiana. Il Paradiso è il luogo della luce e della gioia, dove
tutti siamo uniti nell'amore con Dio e fra di noi. Il
Purgatorio è già il luogo di salvezza, dove le anime soffrono e si purificano in attesa del Paradiso, e noi possiamo affrettare la loro
liberazione con la nostra preghiera. Ma è soprattutto
la descrizione dell'Inferno che è di pura matrice evangelica. Non dimentichiamo
che è Gesù che parla del fuoco eterno, creato per i demoni, e dove verranno inviati anche quegli uomini che vivono e muoiono
nell'opposizione a Dio. La descrizione che i veggenti fanno dell'Inferno è
terrificante, ma non è diversa da quella dei Vangeli e dell'Apocalisse.
Nell'Inferno ardono le fiamme dell'odio contro Dio, e in esse
le creature umane si pervertono fino ad assumere le sembianze dei demoni. Mentre in Paradiso la creatura é divinizzata, nell'Inferno è
demonizzata, perché così ha scelto e ha voluto. Si tratta di una
condizione irrevocabile. Mentre per le anime del
Purgatorio si deve pregare, per quelle dell'Inferno le preghiere sono inutili.
E' il regno della negazione assoluta di Dio e dell'odio
inestinguibile. Nel secolo in cui perfino alcuni sacerdoti affermano con
incredibile superficialità che l'Inferno è vuoto, la Madonna ci ha richiamato
l'insegnamento di Cristo nelle apparizioni di Fatima e di Medjugorje.
Suor Lucia così descrive la visione dell'Inferno: "Nostra Signora aprì
di nuovo le mani, come nei due mesi precedenti. Il fascio di luce riflesso sembrò
penetrare la terra e noi vedemmo un grande mare di
fuoco ed in esso immersi, neri e abbronzati, demoni e anime in forma umana,
somiglianti a braci trasparenti, che trascinate poi in alto dalle fiamme,
sprigionatesi dalle anime stesse insieme con nubi di fumo, ricadevano giù da
ogni parte, quali faville nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, fra
grida e lamenti di dolore e di disperazione, che facevano inorridire e tremare
dallo spavento. I demoni si distinguevano per forme orribili e schifose di animali spaventevoli e sconosciuti, ma trasparenti come
neri carboni in bracia. La Madonna ci disse con bontà
e tristezza: "Avete visto l'inferno, dove vanno a finire le anime dei
poveri peccatori. Per salvarli il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione
al mio Cuore Immacolato. Se si farà quello che vi dirò, molte
anime si salveranno e vi sarà la pace". Benché
i veggenti di Medjugorje affermino di non aver saputo
nulla di questa visione di Fatima, la loro descrizione dell'Inferno è molto
simile. La catechesi della Madonna in queste due apparizioni è rivolta a ribadire una verità essenziale nella concezione cristiana
della vita, e cioè la possibilità della perdizione eterna. Se
l'uomo muore impenitente e staccato da Dio, si perde eternamente. La Madonna a Medjugorje insiste in modo particolare sulla volontà umana
per chiarire il mistero dell'Inferno. Dio nel suo progetto di
amore ci ha creato per la gioia del Paradiso e non lascia nulla di
intentato per salvarci. Noi, però, possiamo rifiutare il suo amore e i suoi
appelli alla conversione. L'Inferno è il dramma della libertà umana che può,
se vuole, rifiutare in modo irrevocabile l'amore di Dio.
LA MADONNA DESIDERA PORTARCI TUTTI
CON LEI IN PARADISO
Non si
comprenderebbe il messaggio di speranza di Medjugorje,
se ci fermassimo qui. L’inferno è una realtà, è vero,
ma da evitare a tutti i costi. La Madonna dice che è rimasta
così tanto tempo con noi per "salvare tutte le anime e presentarle
a Dio". In un momento storico in cui satana "desidera impossessarsi
del maggior numero possibile di anime" e il
rischio della perdizione eterna è enormemente accresciuto per il diffondersi
dell'incredulità e dell'immoralità, l'intervento straordinario di Maria a Medjugorje è rivolto ad aiutare i nostri passi incerti
sulla via della salvezza. Il risveglio
della Fede, l'appello alla conversione, l'invito
insistente alla preghiera, l'esortazione alla testimonianza hanno come scopo
ultimo la salvezza eterna di tutte le anime. Colpisce questo "tutte"
che la Madonna ripete più volte. La Madonna a Fatima aveva detto che se
l'avessimo ascoltata, "molte" anime si sarebbero
salvate. A Medjugorje chiede il nostro aiuto e
perfino ci esorta a sacrificare la nostra vita perché
"tutte" si possano salvare. Può, forse, una madre rassegnarsi
al fatto che uno solo dei suoi figli si possa perdere eternamente? Lei non si
dà per vinta e ci chiede di aiutarla a fare il
possibile e l'impossibile. Medjugorje è una invocazione di aiuto da parte del Cielo, perché la
Redenzione non sia vana e le anime non si perdano. Quante si salveranno ed
entreranno nell'oceano dell'amore trinitario, dipenderà anche dalla generosità
con cui noi avremo risposto alla chiamata della Regina della pace.
"SATANA E' FORTE"
Il cammino
verso il Cielo è impegnativo in se stesso a causa della lotta quotidiana da
sostenere contro le tendenza della nostra natura
umana malata e le lusinghe del mondo. La Madonna, però, a Medjugorje
ci svela, in oltre cinquanta messaggi, la presenza subdola e feroce del tentatore.
La Regina della pace lo chiama sempre per nome: satana. E' lui il suo
avversario per eccellenza, al quale la Vergine potente contro il male ha il compito
di schiacciare la testa. Nelle apparizioni mariane dell'epoca moderna,
approvate dalla Chiesa, la Madonna generalmente non parla di satana, anche se a
Fatima assieme all'Inferno ha mostrato i demoni contenuti in esso.
Al contrario, a Medjugorje ne rivela la presenza e ne
scopre l'azione insidiosa e instancabile. Lo fa indicando le situazioni concrete
in cui agisce, astutamente nascosto e a nostra insaputa. La sua catechesi
consiste nel mostrare la presenza del maligno, le sue seduzioni e i suoi
inganni, laddove meno ce lo saremmo aspettato.
Seguendo con attenzione lo sviluppo dei messaggi della Regina della pace, nei
quali denuncia l'azione di satana, si ottiene uno fra
gli insegnamenti più profondi ed efficaci di cui si possa disporre al riguardo.
Perché la Madonna a Medjugorje
denuncia così spesso l'azione di satana? Le ragioni sono molteplici. Innanzitutto
lo fa perché oggi si nega con grande facilità non solo
il peccato, ma anche l'Inferno e la stessa esistenza del Maligno. Davanti alla
vastità di questa negazione, la celeste Catechista ribadisce
l'insegnamento evangelico sul peccato, il fuoco eterno e il demonio. Non è un
mistero che proprio su questi punti oggi molti cristiani, compresi alcuni
sacerdoti, tendono a sorvolare. C'è tuttavia un'altra
importante ragione, che la Madonna spiega in un messaggio a Mirijana.
La "Regina della pace" dice che ovunque lei si rechi e con lei suo
Figlio Gesù, ecco che subito satana la raggiunge. Per quale motivo? Per
insidiare e, se possibile, vanificare i suoi piani di amore
e di salvezza. In che modo? Cercando di distruggere nei
nostri cuori tutto ciò che la Madonna semina con i suoi messaggi. Quante
volte la Madonna chiede preghiere e sacrifici, perché satana desidera con tutte
le sue forze distruggere i suoi progetti di pace e di gioia! Leggendo i
messaggi noterai che in più occasioni si dice che "satana è forte".
Non devi farti ingannare da questa espressione,
quasi che egli possa disporre di noi a suo piacimento. La Madonna è
infinitamente più forte e, col nostro aiuto, può costringerlo ad allontanarsi e
impedirgli di nuocere. Svelandoci la presenza e l'azione del Maligno, la "Regina
della pace" si propone innanzitutto di addestrarci alla lotta
quotidiana per condurci insieme con lei alla
vittoria.
COME AGISCE IL DEMONIO
L’azione
di satana è sottile e feroce insieme. Senza l'aiuto della
celeste Condottiera, 1 uomo e destinato a soccombere. Ha cercato in
tutti questi anni di annullare i piani della "Regina della pace" con
una tale malizia e spietatezza, da lasciare sbigottiti. Ha perso la sua
battaglia, portata avanti con tutti i mezzi di cui l'Inferno dispone, ben
consapevole che Medjugorje segna il compimento di
Fatima e il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Tuttavia, qualcosa ha
ottenuto con tutti i suoi raggiri e le sue seduzioni. All'inizio ha cercato di
insinuarsi fra i veggenti, quindi di indebolire la risposta della parrocchia ai
messaggi. La sua protervia l'ha spinto persino ad impossessarsi di una parte
del piano di Maria. In che cosa ciò consistesse non ci è dato di sapere con esattezza. Successivamente
ha tentato di sviare i numerosi gruppi di preghiera della Gospa
con uno stuolo di dubbi veggenti, che hanno seminato disordine e confusione. La
sua tattica è quella di nascondersi, esattamente come fanno le serpi. Si cela
dietro le cose materiali, con le quali cerca di attirarci, in modo tale che il
benessere, il denaro, le vanità, e non Dio, siano al primo posto. Si nasconde
dietro le seduzioni del mondo, che ci presenta come appetibili e
irrinunciabili, in modo tale da renderci schiavi delle nostre passioni. Si
occulta dietro i falsi profeti, i falsi maestri, i falsi santi. Il suo obbiettivo è quello di distoglierci da Dio sulla via del
peccato che ci acceca e col quale ci mettiamo nelle sue mani. All'astuzia del
serpente unisce la ferocia del drago. E' lui che semina la discordia nelle famiglie,
che attizza le liti, che crea incomprensioni, che
spinge alla superbia e all'arroganza, che sparge a piene mani la zizzania
dell'intolleranza e dell'odio etnico. La guerra nella ex-Jugoslavia
è stato il momento del suo grande trionfo, tanto da far dire alla Madonna
queste severe parole: "Satana si prende gioco di voi e delle vostre
anime, e io non posso aiutarvi, perché siete lontani dal mio cuore E' un
gravissimo errore ignorare o sottovalutare l'azione di un simile avversario
delle nostre anime e della nostra salvezza. Con le armi della "Regina
della pace" e, però, possibile affrontarlo vittoriosamente.
“ARMATEVI CONTRO SATANA E
SCONFIGGETELO COL ROSARIO IN MANO”
L’arma che
la "Regina della pace" mette nelle nostre mani
contro satana è quella della preghiera. Dobbiamo, però, praticare e vivere la
preghiera così come desidera Maria. Si tratta della "preghiera del
cuore", che consiste essenzialmente nell'adesione del nostro cuore a
Dio e a tutto ciò che è bene. Quando satana cerca di
sedurci, presentandoci il male sotto forma di bene, risveglia in noi la fame
sopita della carne, del sangue e dell'orgoglio. Non sarà certo un movimento
delle labbra o il semplice tenere la corona in mano a darci la forza di
respingere il maligno. Occorre una forte volontà interiore, con la quale
dobbiamo dire il nostro forte "rinuncio" a tutto ciò che il
Maligno ci offre con l'intento di distruggerci. Ecco perché
la Madonna ci dice di "resistere" nel momento della tentazione.
La preghiera è certo necessaria, ma solo in quanto
ottiene la forza di Dio a sostegno di una volontà ben decisa. Vorrei osservare
che non poche persone, trascinate da satana dietro falsi profeti, apparentemente
pregano moltissimo; eppure vivono nell'illusione e nell'inganno. La ragione è
che non si tratta di una preghiera autentica, perché
copre e nasconde il male dell'anima anziché estirparlo. La preghiera contro il
Maligno è efficace se sradica il male dal cuore, spingendo al cambiamento di vita e alla pratica della virtù. La preghiera
che ti rende umile, puro e rivolto al bene, è quella che ti dà la luce per
scorgere le insidie del Maligno e per superarle con volontà forte e decisa. Che cosa significa che dobbiamo lottare contro satana e
sconfiggerlo con il Rosario in mano? Significa innanzitutto che solo
affrontando il maligno con Maria nel cuore possiamo
vincerlo. A che cosa serve avere il Rosario in mano o sulle labbra, se intanto
satana si è ben asserragliato nel nostro cuore grazie alla nostra complicità
con ciò che è male? Il Rosario è tale se attraverso di esso
Maria entra nella nostra anima, di modo che lei sia in noi e noi in lei. Allora
esso diviene un'arma invincibile, perché è segno e
strumento della presenza di Maria nella nostra persona, alla quale satana non
può resistere. E' Maria in noi la forza che sconfigge il Maligno. Ma la Vergine potente contro il male è in noi, se ci
sforziamo di imitarla con una vita santa. E' il riflesso dello splendore della
santità di Maria che ci rende vittoriosi nella
battaglia contro il drago.
“PORTATORI DELLA PACE” E “APOSTOLI
DELL’AMORE”
Non ti
deve sfuggire che la Madonna a Medjugorje si è
manifestata come "Regina della pace". Già questo titolo è
indicatore dei suoi programmi e dei suoi obbiettivi.
Non si tratta, però, di una pace come il mondo la intende,
ma molto di più. Essa è innanzitutto riconciliazione degli uomini con Dio e
poi degli uomini fra di loro. Quella di cui parla la
Madonna è una pace divina, che viene dall'alto. E' la pace che gli Angeli hanno
annunciato dal Cielo la notte di Natale agli uomini di buona volontà e che Gesù
ha portato agli Apostoli rinchiusi nel cenacolo come dono pasquale. Tu
certamente hai pregustato in qualche occasione della tua vita questa pace
profonda e gioiosa, quando hai sperimentato il perdono di Dio nel Sacramento
della Confessione e ti sei sentito perdonato e in pace con te stesso. Non vi è
nulla di più grande e di più prezioso al mondo di
questa pace. Quando uno ha la grazia di possederla non
desidera altro dalla vita. Questo mondo non ha la pace non
solo perché ci sono le guerre, le competizioni, le liti, le ingiustizie
e tutti gli altri nefasti frutti dell'egoismo che rendono l'uomo lupo all'uomo.
Non ha la pace non solo perché perfino i legami più
sacri come quelli familiari sono sottoposti a lacerazioni e a profanazioni. Il
mondo è senza pace, perché la gente è scontenta, inquieta, immusonita e triste.
Guardati intorno e osserva i volti degli uomini. Difficilmente trovi il
sorriso, la contentezza e la gioia. Eppure qua e là
li vedi i volti di luce che emanano pace. Sono quelli di coloro
che hanno la pace divina nel cuore. Essa è il frutto della
conversione e del ritorno a Dio. Quando Dio è nel
cuore e la sua misericordia e il suo perdono hanno avvolto la nostra vita, ecco
che noi diventiamo i portatori di pace in questo mondo afflitto da infinite
inquietudini e paure. La Madonna è venuta qui
sulla terra come "Regina della pace", per portare la pace di Dio a un
mondo che ne è privo, ma che la desidera. Per questo ha costruito a Medjugorje "un 'oasi di
pace", come lei ama chiamarla, dove ha fatto venire gente da ogni
parte del mondo, perché sperimentasse nel cuore la pace divina. Per lunghi anni
ha lavorato a questo obbiettivo, per formare un
esercito di testimoni che portassero nel mondo la pace e l'amore di Dio.
Questo è possibile, se gli uomini vedono che tu sei in pace, e se la via che
stai seguendo ti dà veramente gioia. La Madonna ripete più volte che le parole
non servono a nulla. Il mondo ha bisogno di vedere
con i suoi occhi nella tua vita che la conversione è possibile, che la via
della santità rende grande e piena di significato l'esistenza umana e che la
vita con Dio è luce, bellezza, pace e gioia. "Siate mani gioiosamente
tese" verso i fratelli che non conoscono l'amore di Dio, esorta la
Madonna. Dall'oasi della pace Maria manda i suoi testimoni fino agli estremi
confini della terra.
IL PIANO MISERICORDIOSO DI DIO
ATTRAVERSO MARIA
Forse, ora
incominci a vedere meglio nelle sue linee grandiose il progetto di Dio che la
Madonna sta realizzando attraverso Medjugorje. Ad una umanità smarrita e avviata verso l'autodistruzione Dio,
all'inizio di questo secolo, ha inviato Maria come segno di speranza e come
stella che nelle tenebre indica il cammino. Già a Fatima la Madre di Dio aveva
fatto risuonare l'appello alla conversione e al ritorno a Dio. Dopo "la
grande tribolazione" di questo secolo,
l'umanità si affaccia al terzo millennio incerta sul cammino da prendere. Il
fascino luciferino di costruire un mondo senza Dio seduce molti intelletti e
corrompe infiniti cuori. Se l'umanità prendesse questa via di
rovina e di morte non avrebbe né futuro, né gioia, né salvezza eterna.
La Regina della pace ha fatto risuonare dappertutto l'invito alla conversione e
al ritorno a Dio. In tanti anni di presenza fra di noi
si è formata la schiera di luce dei suoi testimoni, primo fra tutti il Papa da
lei scelto, al cui Pontificato si è affiancata alcune settimane dopo
l'attentato. Ora è giunto il momento del mandato missionario. Negli ultimi messaggi
ritorna incessante l'invito ad essere i testimoni della Fede, i portatori della
pace e gli apostoli dell'amore. Il nuovo millennio deve vedere le schiere
della luce indicare a questo mondo, immerso nelle tenebre del male, la via
della salvezza, la via della santità, la via dell'eternità. Perché questi
progetti di amore si realizzino c'è bisogno della
nostra risposta. La Madonna la chiede innumerevoli volte, affermando che senza
di noi non ci può aiutare. Ognuno di noi che è stato chiamato ha un posto di
grande importanza in questo piano divino di salvezza del mondo. Ognuno di noi
ha un suo compito e un giorno dovrà rispondere personalmente alla Madonna e a
suo Figlio per come avrà risposto.
IL SIGNIFICATO DEI SEGRETI
La Madonna
ha rivelato a tre dei sei ragazzi, Mirijana, Ivanka e Jakov, dieci segreti,
mentre gli altri tre per ora ne conoscono nove. Alcuni di questi segreti
riguardano il futuro del mondo. Jakov ha affermato
che la Madonna, mentre gli rivelava il decimo segreto (il 12 Settembre 1998), era triste. Molti temono il futuro, specie se un giorno Mirijana svelerà al Padre francescano Petar
Ljubicic i segreti che egli dovrà rendere pubblici al
mondo. Eppure Medjugorje è
un messaggio di speranza, e i veggenti ripetono più volte che la Madonna viene
per incoraggiarci e per salvarci, e non per impaurirci. In che modo tutto ciò è
compatibile con queste nubi minacciose che sembrano profilarsi all'orizzonte?
Non ha forse affermato, la "Regina della pace", che lei attende con
impazienza un tempo di pace per l'umanità? Non è Medjugorje
il compimento di Fatima e l'inizio del trionfo del
Cuore Immacolato? A mio parere i segreti stanno a indicare
ciò che attende l'umanità, se non si converte e se si ostina a seguire la via
della rovina e della morte. Gesù aveva detto agli abitanti di Gerusalemme: "Se
non vi convertirete, perirete tutti". E così
avvenne. La Madonna ripete la stessa cosa al mondo intero: se non ritorna a Dio
non ha né futuro, né salvezza eterna. L'orgoglio e la ferocia umana, d'altra parte,
hanno costruito mezzi più che sufficienti per distruggere il pianeta. Quale
garanzia può dare un'umanità senza Dio, senza legge morale, senza giustizia,
senza bontà, senza misericordia e senza amore? Quale futuro si può sperare da
uomini degradati a demoni? Ma se gli uomini si
convertiranno, se il bene prevarrà sul male, se la luce splenderà nelle tenebre,
se la preghiera e l'amore scorreranno come un fiume sulla terra, allora vedremo
quel tempo della pace divina sul mondo, che la Regina della pace èvenuta a preparare.
MEDJUGORJE, DONO INESTIMABILE DI
DIO ALLA CHIESA E AL MONDO
Non devi affannarti per dimostrare agli altri la verità circa le
apparizioni di Medjugorje. Alla Madonna preme che tu
viva la pace divina nel tuo cuore. Agli altri non sfuggirà la
grazia che hai ricevuto, e questo vale più di qualsiasi discorso. D'altra
parte la Madonna chiama chi vuole. L’importante è che i chiamati rispondano e
siano perseveranti. Chi ha avuto la grazia di approfittare in tutti questi anni
degli insegnamenti e della guida della Regina della pace
non può non vedere quale dono straordinario Dio abbia fatto alla Chiesa e
all'umanità, inviandoci ogni giorno per così tanto tempo la sua umile e
fedelissima Ancella. Mai si era verificato un evento così grandioso nella
storia delle apparizioni mariane e mai più si ripeterà. I veggenti, infatti,
riferiscono concordemente che queste sono le ultime apparizioni della Madonna
sulla terra. Gli effetti di questa straordinaria presenza sono visibili nel
risveglio della Fede, nel fervore della preghiera, nella pace di innumerevoli cuori. Che cosa abbia ricevuto la Chiesa da Medjugorje lo sapremo con esattezza soltanto in Cielo; ma è
certo che da quell'oasi di pace il profumo di santità di Maria ha inondato tutta la cristianità, ridonandole nuova giovinezza. La
Madonna non si è mai preoccupata dell'approvazione
ufficiale della Chiesa. A lei basta che sia concesso ai fedeli di ascoltare e
di vivere i suoi messaggi. Alla Madonna interessa la nostra vera conversione.
Non perdiamo questa immensa grazia che è stata
concessa al nostro tempo. Madre della conversione, prega per noi. Regina della
pace, prega per noi. Padre Livio.
(Trascrizione del libro da http://www.preghiereagesuemaria.it)