I pellegrini che hanno celebrato a Medjugorje il passaggio dal secondo al terzo millennio portano ben impressa nel cuore l'esperienza nello stesso tempo esaltante e traumatica che hanno vissuto nella prima notte del nuovo anno sulle pendici del Podbrdo, il monte delle prime apparizioni, dove la Regina della pace ha promesso di lasciare un segno visibile e indistruttibile della sua presenza. La cristianità stava festeggiando la conclusione del Giubileo, ringraziando Dio per i frutti spirituali, dei quali anche la Madre di Dio si era compiaciuta nel messaggio di Natale. Il primo giorno del nuovo millennio era incominciato nel nome di Maria, di cui la liturgia celebra la divina maternità, e nel medesimo tempo era salita al cielo la preghiera della Chiesa per il dono della pace. Il mondo a sua volta aveva trascorso una notte all'insegna della spensieratezza e della sregolatezza, nelle " gozzoviglie e ubriachezze, nelle impurità e nelle licenze " (Lettera ai Romani 13, 13), ignaro di se stesso e del suo destino.
Alla consueta apparizione del tardo pomeriggio la Madonna aveva detto alla veggente Marija di avvisare i componenti del gruppo di preghiera che ci sarebbe stata una nuova apparizione sul Podbrdo nella tarda serata. La voce si diffuse fra i pellegrini, anch'essi invitati a partecipare con la loro preghiera all'incontro con la santa Vergine. In poco tempo una folla di migliaia di persone si trovò assiepata sul dorso della collina, fra pietre aguzze e cespugli spinosi, incuranti del vento sferzante di bora, mentre una luna argentea illuminava il cielo e distendeva la sua luce serena sulla piana di Medjugorje. Quante volte in questi vent'anni si sono ripetute queste esperienze sublimi, momenti indimenticabili in cui il cielo e la terra sembrano toccarsi e fondersi insieme!
Ma quella sera la " Gospa ", solennemente circondata da cinque angeli, gioiosa e maternamente dolce nell'aspetto, come il più delle volte, ha lasciato un messaggio, per molti aspetti nuovo e dai contenuti densi di implicazioni e di conseguenze. All'inizio del nuovo millennio la Madre di Dio avvertiva i suoi fedeli e il mondo intero che satana era sciolto dalle catene e che proprio per questo dovevamo tutti rifugiarci presso il suo Cuore: " Cari figli, questa sera in modo speciale vi ho voluti qua. In modo speciale adesso quando satana è sciolto dalle catene. lo vi invito a consacrarvi al mio Cuore e al Cuore di mio Figlio. In modo speciale adesso, cari figli miei, vi invito ad essermi vicino. Io vi benedico tutti con la mia benedizione materna ".
I pellegrini presenti hanno avuto subito la sensazione di un avvenimento straordinario e di un messaggio che segnava un nuovo inizio. Si trattava di una percezione giusta, perché mai la Madonna si era espressa in questi termini nei due decenni precedenti, dove pure aveva chiamato in causa satana in almeno una cinquantina di messaggi. In passato aveva messo in guardia dal maligno che tenta, seduce, inganna, semina discordie, provoca guerre e violenza, si oppone ai piani di Dio, intralciandoli e persino cercando di farli suoi. Mai però la Vergine potente contro il male era arrivata ad affermare, e in un modo così perentorio, che satana era sciolto dalle catene.
Una affermazione così nuova e categorica, collocata in una apparizione speciale, all'inizio del nuovo millennio, aveva tutte le caratteristiche di voler annunciare e nel medesimo tempo denunciare una situazione inedita, allarmante e pericolosa. Nessun tentativo di minimizzare il messaggio, o di rimuoverlo nella dimenticanza come si fa con le cose scomode, potrebbe cancellare la sua forza dirompente rispetto ai messaggi precedenti, quando pure non erano mancate situazioni tragiche, come la lunga e sanguinosa guerra di Bosnia e del Kossovo.
Quasi a voler confermare che il nuovo millennio era incominciato con prospettive inconsuete, certo molto lontane dalle nostre aspettative, la Regina della pace coglieva di nuovo tutti di sorpresa col messaggio successivo del 25 gennaio, quando, dopo aver richiamato alla necessità di rinnovare la preghiera e il digiuno, affermava: " Figlioli, chi prega non ha paura del futuro e chi digiuna non ha paura del male. Vi ripeto ancora una volta: solo con la preghiera e il digiuno anche le guerre si possono fermare; le guerre della vostra incredulità e della paura per il futuro. Sono con voi e vi insegno, figlioli: in Dio è la vostra pace e la vostra speranza" (Medjugorje, 25 gennaio 2001).     
 
Coloro che seguono gli avvenimenti di Medjugorje fin dall'inizio hanno l'intimo presentimento che sia incominciata una fase nuova e che stiano maturando i tempi per i quali la Madonna da due decenni sta preparando la Chiesa e il mondo. Certo, nulla è più labile di qualsiasi profezia sul futuro, il quale non solo è saldamente e misteriosamente nelle mani di Dio, ma ha la caratteristica di sorprendere e di scompaginare i nostri schemi mentali. Tuttavia gli eventi successivi, che hanno caratterizzato il primo anno del millennio, stanno a confermare la validità delle affermazioni e degli ammonimenti rivolti dalla Madonna quando tutti eravamo tranquilli e imbottiti di ingenuo ottimismo. Se satana è sciolto dalle catene, significa che il mondo è in pericolo. Non è forse questa la sensazione che tutti ora avvertiamo?
 
La prima notte del millennio sul Podbrdo.
(dal libro "La Donna e il drago" di Padre Livio Fanzaga)
 
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