.........Quindi sappiate che per riedificare le parrocchie dovete soffrire molto, pregare molto, stare molto in ginocchio, offrire molte sofferenze, però l'unica via è proprio quella di portare Cristo al centro della parrocchia, Celebrato e Adorato. Questo andrà fatto capire ai sacerdoti,
avete parlato della generazione di Giovanni Paolo II, se ne è parlato tanto e noi lo ringraziamo per tutto quello che ci ha dato, anche personalmente... Lui tutti i giovedì faceva l'ora Santa, anche da papa, in mezzo a tutti i problemi...In quegli attimi degli ultimi giorni della sua vita che vi citavo ieri sera c'è un episodio il giovedì in cui poi si è aggravato, che ha preceduto la sua morte, anche quel giovedì, nonostante stesse male sul letto ha voluto fa l'ora Santa, l'ora di Adorazione. Lui ci ha spiegato che cos'è l'Eucaristia, imparando da lui e da Papa Benedetto che sta continuando, io direi davvero, mettiamo l'Eucaristia al centro delle nostre comunità, non scoraggiamoci, quella è l'unica cosa che conta e quando preghiamo, otteniamo!!!
Delle volte noi, parlo dell'esperienza del gruppo di Sant'Agnese, e qua c'è qualcuno degli amici, sentiamo la difficoltà anche di camminare insieme... perché casomai i migliori se ne vanno e si ricomincia da capo. Perché se ne vanno? Vanno a lavorare, tornano nelle loro terre, poi casomai qualcuno che era il pilastro riceve il dono della vocazione,menomale! Però dopo va in seminario e non lo vediamo più... L'importante in quei momenti lì è pregare e arriva sempre la risposta, quando si prega sul serio: ttuumm!, cambia qualcosa, immediatamente, è l'esperienza di tutti. Quindi davvero facciamo diventare le nostre comunità sempre più Eucaristiche, per riedificare....è una parola grande, non siamo  San Francesco per dare il nostro contributo, diciamo così, all'edificazione della Chiesa.....
Un'altra parola che mi è piaciuta molto, che viene dalla vostra esperienza,"Maria Donna Eucaristica", vedo che la Madonna è alla base di tanti gruppi che sono nati, anche Sant'Agnese nonostante fosse nata prima dell'esperienza che abbiamo conosciuto di Medjugorie....sarà la Chiesa a giudicare se è vero o non è vero, non mi interessa, so che lì abbiamo trovato beneficio andandoci, poi il resto vedremo e obbediremo alla Chiesa!
Il Rosario, la messa e l'adorazione Eucaristica, i tre pilastri per l'amore all'Eucaristia, per fare l'adorazione Eucaristica, questo esempio della Madonna deve aiutarci anche a far sì che anche il tema di questo convegno non rimanga solo belle parole ma "VITA". La presenza di Gesù nella nostra vita non può lasciarci indifferenti, trasforma la vita e la trasforma là dove viviamo ,dove siamo. Ecco allora tener presente questa dimensione Mariana nell'amore all'Eucaristia.
L'ultima cosa che volevo dire,il fatto delle vocazioni, è verissimo, dal Sinodo dei vescovi, da quello che capisco leggendo, non stanno parlando solo dell'Eucaristia in sè, e neanche della comunione per i divorziati-risposati, ma il loro grande problema è il sacerdozio, i vescovi parlano dei problemi che hanno loro, la mancanza dei sacerdoti. Guardate che c'è bisogno di sacerdoti santi! Di preti santi! Cerchiamo di non mandare nei seminari i primi che capitano, solo per riempirli.
Con la morte di Giovanni Paolo II c'è stato un risveglio anche nelle vocazioni. Mi dicono in Polonia dei seminari pieni e adesso non sanno più proprio dove metterli... Se avete scarsità di vocazioni andate da qualche vescovo polacco, ve ne presta qualcuno, questo un po' a livello mondiale. Ma soprattutto dei preti conformati all'Eucaristia, chiedete le vocazioni sacerdotali e religiose all'Eucaristia, davanti all'Eucaristia, con le ginocchia e le otterremo!!! Chiedetele " Sante"!!!
La logica dell'Eucaristia però non ci permette a noi preti di fare quello che vogliamo, il prete, uomo eucaristico, è un prete totalmente obbediente a Dio,ma si fa presto a obbedire a Dio perché Lui è Là noi siamo qua....Al Papa? Ma anche col Papa si fa presto, lui è là noi siamo qua....Al vescovo? A Roma il Papa è vescovo, con quella scusa lì però... c'è un cardinal -vicario- che fa da vescovo a Roma, al vescovo della diocesi  ,e anche alle situazioni concrete che incontriamo, un viceparroco al suo parroco, una religiosa alla sua superiora. Ma noi diciamo: "...non capisce, non riesce ad entrare nella mia mentalità, mi,ostacola nelle mie attività..." Guardate che l'obbedienza conta di più nella mentalità Eucaristica che l'estemporaneità. Gesù Eucaristia si è lasciato inchiodare prima di risorgere, morire prima di risorgere, l'Eucaristia si può spiegare con quella parola di Gesù: ..."Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo, se invece muore produce molto frutto"... Forse ecco quando noi accettiamo di morire a noi stessi produciamo frutto. L'Eucaristia pregata in questo modo, anche con l'offerta all'Eucaristia della nostra vita, possa davvero produrre vocazioni.
Quindi la preghiera, io vi chiederei nei vostri gruppi, una preghiera tutti i giovedì, o i venerdì sera, o sabati sera, quando fate l'adorazione per la nascita delle vocazioni e le santità di quelle che ci sono già, perché altrimenti la Chiesa non va avanti, se non siamo santi,qualcuno l'ha detto, è inutile fare tante parole.
L'ultima cosa, il futuro...non so se sarà possibile l'Ottobre prossimo fare un altro convegno di questo tipo, perché forse il mese di Ottobre non è proprio l'ideale; veniamo da altre esperienze, ho visto quest'anno tanti erano stati a Colonia, fare un altro viaggio, spendere altri soldi è un po' difficile. Si è pensato forse a capodanno? L'altro però 2006-2007, mi dicono, c'è l'incontro di Taizè, poi nelle diocesi forse ci sono gli ultimi dell'anno organizzati con l'Adorazione Eucaristica. Oppure l'estate? Cercheremo di pensare quando e come fare, sarà comunque non prima del 2006-2007, l'Ottobre prossimo non ci sarà Adoremus, per farlo qualche mese più in là anche per respirare...
I temi però saranno sempre formativi, io spero che la prossima edizione possa essere, adesso io lancio una proposta, c'è il sinodo dei vescovi sull'Eucaristia, dopo il sinodo in genere il Papa scrive l'esortazione apostolica post-sinodale, io spero che per la fine del 2006 sia scritta; potrebbe essere questo il nostro tema del prossimo incontro, da studiare prima a casa, con delle conferenze o delle riflessioni che possono essere mandate via email, e poi arrivare qui con delle conclusioni da portare, in modda poter fare un passo in avanti nel nostro incontro, cioè dove non soltanto ci sono dei bravi relatori che ascoltiamo e ringraziamo, vedo il signor Michelin presente anche stamattina, grazie,q uesta presenza è un'ulteriore testimonianza del suo interessamento,grazie... ma anche noi possiamo portare una riflessione, il frutto di un lavoro maturato, casomai condiviso con i nostri amici .Certamente rimane la parte della riflessione e delle testimonianze, ma dove ci sia più lo spazio per condividere il nostro studio,
la nostra riflessione,il nostro impegno, perché l'Eucarestia non rimanga solo belle idee,bei sentimenti...
VVenendo qua a Ciampino, sono venuto con una mia amica, Paola, che sta traducendo in polacco, è andata ad abitare a Washington, e mi raccontava di una messa alla quale ha partecipato alle undici di sera,....dico ma era la messa della notte di Natale? No, undici di sera  perché i giovani.... va bè.......Dove è stato tutto spostato no, al posto della predica c'era la consacrazione, poi la predica è venuta dopo, e a un certo momento, alla consacrazione, hanno spento le luci, hanno messo quelle candele moderne che si mettono intorno alle vasche da bagno quando si fanno i bagni rilassanti.....!?!?
ATTENZIONE!!! ,anche la celebrazione deve avere una sua dignità, deve avere una uniformità, non dico che bisogna tornate al latino come lingua usata dalla Chiesa, anche se almeno così risparmieremmo i traduttori,ma almeno avere una dignità nella liturgia,una uniformità nella liturgia, dove uno ovunque vada possa riconoscere nei segni celebrati, Cristo che è presente e Cristo che mi vuole incontrare anche se sono italiano e arrivo da Sidney, non so dove orientarmi, non so dove andare ma almeno in chiesa...
Io ricordo quando venni ad abitare a Roma da Reggio Emilia, non è lontano, si parla la stessa lingua, è in Italia, ma mi sentivo perso, non conoscevo nessuno ,andai a confessarmi da un frate a San Pietro e gli dicevo, ma sa faccio fatica a stare a Roma, ho lasciato la mia terra, i miei amici, lui disse: "guarda che Cristo che è nel tabernacolo di San Pietro è come Cristo che era nel tabernacolo della tua parrocchia a Reggio Emilia...." ...È la cosa più ovvia della terra però avevo bisogno di sentirmelo dire!
Allora ecco una riflessione sull'esortazione apostolica post-sinodale, fatta insieme, condivisa insieme, portata qui in modo che si senta anche la risonanza della Chiesa.
La sede, qualcuno ha detto Roma ...può essere utile, per noi è certamente utile mantenere a Roma la cosa anche se è impegnativo, ma credo sia bello per tanti motivi; innanzitutto per vedere il Papa che è segno della comunione, per vivere un'esperienza di Chiesa giovane, o meglio antica, ma dove abbiamo le radici, Pietro e Paolo, cioè le radici da cui trarre linfa vitale per andare avanti, e portare anche nel cuore della cristianità il vostro contributo.
Roma è patria comunis, si dice patria di tutti, casa di tutti, a Roma nessuno è straniero e per questo credo che forse a Roma è più facile organizzare. L'internazionalità nell'organizzazione,
questo può essere utile, forse con qualche incontro, ci si può vedere con qualcuno almeno, come equipe durante l'anno, un incontro o due preparatori, oppure lanciando delle proposte, poi vengono vagliate, accolte nel limite del possibile, per poter preparare il prossimo incontro di Adoremus, in modo che con calma, senza troppa fretta, con piccoli passi, continuiamo il nostro cammino, che vuole essere solo di conoscenza reciproca, di affetto, di amore, di comunione, e di darci coraggio a vicenda perché sappiamo che innamorati dell'Eucaristia, della Chiesa e di Maria siamo in tanti, anche se sparsi nel mondo con lo stesso desiderio. Cercheremo poi come tempi, di non far coincidere mai Adoremus con l'anno della giornata della gioventù, proprio per evitare di togliere la possibilità di concentrare gli sforzi sulla giornata della gioventù . Cercheremo anche con i programmi di essere un po' più tempestivi, purtroppo siamo italiani noi, e in Italia si fanno le cose all'ultimo momento. In America o in Germania sarebbe inconcepibile pensare un convegno una settimana prima, o un mese prima, allora cerchiamo di prepararci per tempo, in modo che così sappiamo per tempo i programmi e ce la metteremo tutta per venirvi incontro.
Io ringrazio di nuovo tutti, buon lavoro, buon ritorno nelle vostre case, rimanete uniti ai vostri vescovi che ne hanno tanto bisogno. Forse delle volte ci lamentiamo che loro non sono con noi, ma noi dobbiamo essere con loro ,perché se sanno che c'è qualcuno che è con loro e prega con loro, sembra che non capiscano ma poi sentono.....
Quindi coraggio e quando sapete che c'è qualche incontro importante pregate per loro, come dobbiamo fare adesso durante il sinodo dei vescovi, come dobbiamo fare quando loro si incontrano, perché le decisioni che prendono siano sempre illuminate dallo Spirito Santo, non glielo diamo noi, glielo dà il Signore, ma noi dobbiamo pregare per la Chiesa!
Santa Caterina da Siena, che era innamorata dell'Eucaristia, quanto ha fatto per il Papa e per i vescovi!: Ma proprio per questo amore devoto, obbediente, sacrificato, oblativo direi, per la Santissima Eucaristia.
Grazie, buon ritorno nelle vostre case.


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2° Parte delle conclusioni
di Mons. Mauro Parmeggiani
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