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CronacArchivio Marzo 2006
Chiesa di "Santa Croce", Aranco di Borgosesia (VC),  Lunedì 06 Marzo 2006:
"Con Cristo nel deserto"
Primo sabato del mese, dedicato al Cuore Immacolato di Maria nella Prima Domenica di quaresima, l'altare è stato preparato da Don Maurizio con "scenografia liturgica",  a rappresentare il combattimento spirituale nel deserto con 7 lumini di un colore e 7 di un altro a significare il discernimento nel separare le vere dalle false luci, dai 7 doni dello Spirito Santo ai 7 vizi capitali... Soli nel deserto con Cristo, per superare i tanti ostacoli maligni del vizio, del peccato, armandoci della forza della Sua Parola per poi arrivare dopo varie prove vincitori con Lui nella Pasqua Celeste!
Dopo l'apertura con il canto "Madre del Cielo" Don Maurizio ha letto il Vangelo di questa Prima Domenica, Mc 1,12-15 e prima del Santo Rosario ha fatto una brevissima introduzione di questo inizio di quaresima, eccone una parte:

"Questo vangelo delle tentazioni del deserto ci richiama l'esperienza fondamentale che si è inaugurata mercoledì scorso, il tempo della Quaresima; quaranta giorni dedicati a questo itinerario di penitenza. È importante che siano quaranta proprio perché l'orazione - colletta del mercoledì delle ceneri e anche della prima domenica di Quaresima, richiama proprio nel testo originale latino il "Quadragesimale Sacramentum", è difficilissimo rendere la traduzione latina che spiega proprio il mistero sacro di questi quaranta giorni. Per questo la Chiesa insiste e dà anche degli orientamenti a noi sacerdoti, in maniera assoluta, di non dare il segno di inizio di questi quaranta giorni alla domenica successiva, ad esempio. Purtroppo si è un po' diffuso per mal costume in altre parrocchie, è una cosa molto diffusa, non soltanto a Borgosesia. Mi permetto di dirlo perché per stare in obbedienza con la Chiesa c'è proprio una indicazione, se non vi fosse allora c'è spazio ad interpretarla come si vuole, ma in questo caso è una cosa che non si può rinviare; io penso a quando qui facciamo la benedizione della gola per San Biagio nessuno impedisce di farla nel sabato o nella domenica successiva per favorire coloro che non venivano alla messa feriale, in questo caso non si può, non si deve perchè ne va proprio del segno sacramentale. La Liturgia vive di segni, se smarriamo il segno perdiamo il significato, il senso che stà sotto al segno esteriore. Il segno esteriore in questo caso, ed è un sacramentale della Chiesa, cioè un quasi sacramento, non è uno dei sette sacramenti però è una realtà sacra e importante; il segno esteriore è una scadenza di tempo che dura quaranta giorni, non di più e non di meno. Nella liturgia latina occidentale romana, di cui facciamo parte, per raggiungere i quaranta giorni dobbiamo sottrarre le domeniche di Quaresima al tempo di Quaresima, altrimenti i giorni sono molti di più di quaranta. Allora vedete la nostra tradizione romana a differenza di quella ambrosiana si tolgono le domeniche che sono dentro alla Quaresima, ci aiutano camminare in Quaresima, i temi sono tutti quaresimali, ma in realtà sospendono il regime di penitenza proprio della Quaresima. Ad esempio già questa sera da quando il sole è tramontato questa veglia è una veglia Pasquale più che quaresimale; e dunque anche se uno è impegnato a fare dei propositi particolarmente gravosi, di digiuno, di rinunce, di astinenze in questo tempo, il consiglio della Liturgia romana, lo spirito della Liturgia romana latina è di sospendere questi rigori alla domenica, proprio per pregustare la Pasqua Eterna. Ci prepariamo perché è il giorno della libertà, della carità, della santità di Dio in noi, quindi giorno in cui gioire, in cui godere di questo, è chiaro se non diventa  motivo di vizio o di danno ad altri. Questo per entrare nello spirito del Quadragesimale Sacramentum così come è concepito nella Liturgia latina; dunque si sottraggono le domeniche e rimangono questi bei quaranta giorni. Questi li dobbiamo vivere sul serio, impegnarci in qualche lotta, entrare davvero nel deserto, altrimenti ci troveremo fra quaranta giorni come prima, o peggio, perché lo spirito del male va avanti a lavorare, e se noi non collaboriamo con Cristo, in questo combattimento spirituale, ma anche corporale, in questa lotta corpo a corpo con gli spiriti del male, rischiamo di non trovarci nella bellezza, nella gioia della Pasqua, ma come capita, è capitato anche a me, di arrivare a Pasqua più rovinati di prima, più guastati di prima, fisicamente e interiormente.
Il Signore vuole davvero farci gustare la Pasqua fin da ora: il centuplo quaggiù e poi l'eternità.
Lo dice bene nel messaggio della Madonna nel messaggio del 25…..

Ecco poi il momento della recita del Santo Rosario nei misteri gloriosi in riparazione alle offese al Cuore Immacolato e in particolare alla Verginità di Maria ecco qui sotto anche la sbobinatura delle meditazioni dei misteri:
"Questa mattina abbiamo fatto la riparazione uniti al cuore Immacolato di Maria, come chiede la Madonna a Fatima nel secondo sabato per ciò che offende la Sua verginità, ciò che offende la purezza, ciò che offende la bellezza, la Santità di Maria e tutta l'immoralità che c'è nel mondo di oggi; pensiamo a tutti i peccati contro la purezza, vogliamo questa sera tener presente questa grande intenzione riparatrice nel Cuore Immacolato purissimo di Maria; vedremo come splende la verginità, la castità, la purezza di Maria dentro ai misteri della gloria, meditando la corona del Santo Rosario.

Primo mistero : Gesù Risorto, e tutti i risorti con Lui.
Attraverso la vita delle anime e dei corpi resuscitati, noi vediamo davvero splendere, attraverso la virtù della verginità, della purezza, della castità,è una virtù che riguarda l'anima e il corpo riguarda tutta la persona, non è soltanto una questione della integrità fisica, anche in Maria, nella Sua verginità risplende qualcosa che sa di Eterno, che sa di Risorto. Attraverso le virtù della castità, della purezza, della continenza, a seconda anche dei diversi stati di vita, noi siamo proprio invitati ad anticipare la vita nei risorti; alla vita dei risorti, corpo, anima, spirito,sono tutti volti all'amore, al dono di sè; nella purezza, senza nessuna paura e vergogna, senza nessun fraintendimento; e allora preghiamo perché davvero splendano queste virtù in ciascuno di noi, in tutta la chiesa, nel corpo, nell'anima, e nello spirito di ogni uomo, di ogni donna, cresca l'amore a queste virtù.

Secondo mistero: Ascensione di Gesù al Cielo.
Il suo ritorno presso il Padre, dove diciamo nel credo: siede alla destra del Padre.
È la forza del Padre, la destra della Sua potenza, che accoglie il Cristo, e fa sì che Egli sia per sempre insediato nel suo potere di gloria eterna e insieme sia presente, venga in mezzo a noi a visitarci, si renda presente anche nell' Eucaristia. La potenza, la Santità del Padre, la Sua destra, dice la bibbia, rende possibile questo.
Contempliamo ancora la verginità di Cristo, la verginità di Maria, la verginità delle creature di Dio attraverso il potere del Padre; la virtù della verginità, come anche quella della castità, della purezza, della continenza nei diversi stati di vita, lo dicevamo già questa mattina, sono virtù che richiedono una custodia, nel cuore, nel corpo, nei gesti, negli atteggiamenti; una custodia nelle parole che diciamo, delle cose che guardiamo, delle immagini che cerchiamo, una custodia di tutto noi stessi, e la custodia è una virtù che viene dal Padre; come il padre della sua famiglia dovrebbe essere responsabile di custodire tante cose che avvengono sulla vita dei figli, la custodia anche della moglie, o viceversa; ma soprattutto il Padre Celeste custodisce noi tutti, e manda i suoi angeli custodi incessantemente a custodirci anima e corpo, chiediamo di sperimentare questa custodia; è molto bello quando si vive nella custodia di Dio , nella custodia della fede, quando si sa di essere come protetti sotto la provvidenza Divina, mai abbandonati, mai incustoditi, sempre vigilati da questo Eterno Vigilante che è Dio, questa Sentinella di Israele, come dice la Bibbia, che sempre veglia sopra di noi, veglia sul nostro corpo, sul nostro cuore, sui nostri affetti, su tutta la nostra vita perché sia custodita nella purezza, nella santità.

Terzo mistero: La Pentecoste
Anche nel dono luminoso dello Spirito Santo, vediamo risplendere la virtù della verginità, in Maria Vergine vediamo proprio il fulgore dello Spirito, l'azione interiore dello Spirito che santifica, che purifica la nostra vita, persino i nostri corpi. E allora ci rivolgiamo con fiducia a questo Spirito chiedendogli che venga davvero a sanarci e a purificarci, venga ad aiutarci in questa preghiera di riparazione, da tutte le immoralità, da tutte le impurità. Chiediamo perdono per tutte le volte in cui anche  noi abbiamo seguito non lo Spirito Santo ma gli spiriti impuri, e così ci siamo piegati ad un uso indegno, impuro del nostro corpo.Chiediamo la forza dello Spirito Santo perché rinnovi la faccia della terra, perché possa lavare, purificare tutto il mondo, che oggi è così infangato dai  peccati contro la purezza.

Quarto mistero: Maria assunta in Cielo in anima e corpo
Questo dogma della fede cristiana ci fa contemplare la sempre Vergine Maria che al termine della Sua Vita terrena viene Assunta nella gloria celeste di Dio, con l'anima e anche il Suo corpo, umano, fragile, terreno come il nostro, ma quel corpo è fatto per la Gloria, è fatto per essere innalzato, assunto dall'amore di Dio, è fatto per la trascendenza; anche il nostro corpo così misero, così passo, frate asino: come lo chiamava San Francesco, nella fatica di trascinarcelo dietro a volte; il corpo è fatto per le altezze del Cielo, il mistero dell'Assunzione ce lo fa vedere bene.
Il nostro corpo ci fa simili agli animali, alle bestie, però è molto diverso da quello delle bestie; Gesù nel deserto stava bene con le fiere, perché le fiere non hanno coscienza morale, quindi per loro il corpo è luogo di espressione e degli istinti e dei doni naturali ricevuti da Dio; per noi è di più, è il luogo della prova, è il luogo della crescita nell'amore. Anche attraverso il corpo noi proprio cresciamo, perché attraverso gli atti del corpo  si sviluppa e cresce la nostra coscienza di bene o di male, e la nostra capacità concreta di amare o di odiare, di fare bene o di fare male; cresce attraverso il corpo, e quindi sappiamo questa chiamata all'assunzione del  corpo. Preghiamo in questa decina perché usiamo bene dei nostri corpi orientandoli all'amore, in ogni luogo o situazione ci troviamo, chiediamo questa grazia di usare tutto noi stessi anima e corpo per crescere verso l'amore di Dio.

Quinto mistero: L' Incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra e la Gloria degli angeli in Paradiso.
Gli aspetti bellissimi della regalità di Maria, del potere spirituale, universale che riceve da Dio nel Paradiso, splende chiaramente la Sua verginità, la Sua Santità e purezza, Lei che da secoli è chiamata la Tutta Santa, la Panaghìa dagli orientali, la Madre sempre Vergine, vediamo davvero la Sua vita splendere come una perla di inestimabile bellezza.
E nel Paradiso di tutti i Santi è proprio la verginità che Le consente di custodire un amore puro, così intenso, personale che si rivolge a ciascuno dei Santi, a ciascuno anche delle Sue creature, dei Suoi figli sulla terra, e anche nell'insieme ad abbracciare tutti, con un amore universale, immenso, sconfinato. È proprio la verginità che consente dal cuore di Maria di tenere questi legami personali, universali, di amore, di carità, sempre nuova, sempre rinnovata, instancabile. Noi non conosciamo, purtroppo questa esperienza,dopo un po' che amiamo, ci doniamo, cominciamo a far fatica perché amare logora il corpo e affatica anche l'anima, quindi chiediamo a Maria di questa esperienza del Paradiso a poco a poco cresca in noi, che accogliendo attraverso di Lei quella Santità, quella purezza quell'amore che vengono da Dio anche noi ci alleniamo davvero a vivere la carità universale che si vive in Paradiso, ci alleniamo a vivere già qua rapporti di Cielo, di amore puro, disinteressato, gli uni per gli altri.

Ecco poi come a ogni primo sabato del mese l'adorazione Eucaristica prolungata poi per tutta la notte, animata anche dopo con tanti canti.

Per Sabato 25 Marzo 2006 la veglia qui ad Aranco non ci sarà ma per chi aderirà sarà a Lucca nello speciale pellegrinaggio di 2 giorni che si terrà in questa città dove è custodito il Volto Santo e dove visse Santa Gemma Galgani, mistica dell'Amore Crocifisso e dell'Eucaristia.
Importante sottolineare che questo sarà un viaggio spirituale anche in memoria di Giacomo Guala, nato al Cielo la fine di ottobre scorso, che ha lasciato la moglie Enrica in dolce attesa,
che fu apostolo della devoazione a Santa Gemma.

Allora come Don Maurizio a titolato il bollettino parrocchiale di questa settimana,
"Con Cristo nel deserto per costruire il Mondo nuovo" uniamoci tutti con il cuore aperto alla Grazia Santificante per entrare insieme con gioia nel cammino della conversione!

Chiesa di "Santa Croce", Aranco di Borgosesia (VC),  Lunedì 13 Marzo 2006:
"Con Cristo sul Monte per contemplare la Sua Gloria"

Sabato 11 Marzo 2006 la veglia sta per iniziare ed ecco che entrando nella cappellina dove preghiamo in questi sabati ancora invernali, si presenta davanti a noi, appena dietro l'altare, la raffigurazione del Monte Tabor che si innalza fino ai piedi del Crocifisso e Lì alla cima verrà adagiato Gesù Eucaristia! Don Maurizio ha poi spiegato che si è voluto preparare così "il Tabor" altare del Santissimo e appena sopra il Crocifisso proprio per ricordare che Gesù si è elevato sulla Croce e raggiungendo proprio lì punto dell'abbassamento totale per trovare poi il massimo della Sua Gloria nella Sua Risurrezione che ci ha salvato e ci salva, ricordando di metterLO sempre al centro del nostro cammino perchè senza di LUI non potremo mai andare troppo "in Alto" anzi continueremmo a scendere sempre di più nella nostra presunzione e superbia di salire da soli.
Ecco che dopo l'apertura con il canto "Maria vogliamo amarti" Don Maurizio ha letto la Parola di Dio della II Domenica di Quaresima di questo Anno B: Mc 9,2-10

Dal vangelo secondo Marco
"In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli.
Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè, che discorrevano con Gesù.
Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!". Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: "Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!". E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti".

Dopo una breve omelia sulla Parola e della presentazione della serata di preghiera Don Maurizio  prima di guidare il Santo Rosario nei misteri gioiosi ha ricordato San Giuseppe nostro fortissimo protettore, uomo giusto retto e purissimo, esortando di prendere tutti esempio da lui che si è fatto veramente umile abbassandosi a Dio rimanendogli fedele nel Suo progetto!
Dopo il Santo Rosario con le litanie di San Giuseppe ecco l'inizio dell'adorazione ancora una volta animata e vissuta con tutto il nostro cuore aperto verso LUI contemplando il Suo Volto Gloriosamente trasfigurato aiutati da Maria Santissima e il suo castissimo sposo San Giuseppe.
Sabato prossimo la nostra veglia di preghiera sarà ancor più "legata" all'intercessione di San Giuseppe perchè sarà la vigilia della sua Festa anche se liturgicamente verrà celebrata lunedì 20 per non andare a sovrappórre la III Domenica di Quaresima.

Preghiera a San Giuseppe del Vescovo Claudio Gatti:
Amato e silenzioso San Giuseppe, noi vogliamo ripercorrere la tua esistenza terrena piano piano, essa è una retta luminosa che arriva a Dio. Come una retta comprende tanti punti, così la tua vita è piena di tante tappe intermedie, preziose ed importanti che precedono il traguardo finale: la felicità ed il godimento del Paradiso.
Noi ti invitiamo ad essere presente nella nostra vita per avere la garanzia di godere della compagnia della tua sposa e della grazia del tuo figlio putativo che hai amato, riconosciuto, adorato come tuo Dio.


Chiesa di "Santa Croce", Aranco di Borgosesia (VC),  Lunedì 20 Marzo 2006:
"Con Maria e Giuseppe per vivere per sempre con Gesù"
Lodato sempre sia il Santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria.

Veglia vissuta con profondo abbandono alla Santa Famiglia, particolarmente vicina per festeggiare in unità di cuori l'immediata festa di San Giuseppe.
Anche per questo sabato Don Maurizio ha creato scenograficamente l'altare a Gesù Eucaristia, rappresentando un pò il Tempio di Gerusalemme con i suoi 5 piani.....
Ma come la liturgia ci parla in questa domenica, il vero Tempio che l'Altissimo mira è il nostro cuore che è il "luogo" intimo e profondo che solo LUI conosce. Allora come non essere "in ansia" nel tenere il nostro cuore "pulito", puro e aperto sempre alla Grazia  perchè sia degno luogo di dimora per lo Spirito Santo! E come non pensare a San Giuseppe lui che ha avuto il suo cuore bello, pulito, obbediente, silenzioso e sempre in ascolto alla Parola Celeste e quindi vero tempio di Dio.
Ecco che iniziamo la veglia con il canto "Madre io vorrei" e subito dopo Don Maurizio legge il Vangelo della III Domenica di questa Quaresima:
Vangelo  Gv 2,13-25

Dal Vangelo secondo Giovanni 
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato». I discepoli si ricordarono che sta scritto: "Lo zelo per la tua casa mi divora".
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome.
Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c’è in ogni uomo.

Dopo una breve omelia di Don Maurizio ecco che la recita del Santo Rosario nei misteri Gloriosi... e dopo le litanie a San Giuseppe arriviamo con gioia all'adorazione Eucaristica uniti in un cuor solo per farne il più possibile il vero Altare-Tempio del Signore Gesù!

Sabato prossimo l'adorazione ci sarà visto che il pellegrinaggio a Lucca è stato per ora sospeso... E sarà un sabato veramente speciale: sarà il giorno della solennità dell'Annunciazione del Signore, e essendo il 25 del mese prima di iniziare la veglia che si inoltrerà per tutta la notte, ascolteremo il messaggio da Medjugorje della Regina della Pace; inoltre con gioia avremo con noi le sorelle della Casa Maria bambina di Arona che stanno promuovendo in diocesi l'iniziativa denominata "Cuori ardenti" battezzata così dal nostro Vescovo Renato Corti e nata alla fine dell'anno Eucaristico come un modo di dare continuità interparrocchiale all'anno Eucaristico,  per essere cuori uniti che derivano dalla presenza di Gesù Eucaristia, coltivando la visita eucaristica in Chiesa per chi può e anche coltivando il pensiero rivolto a LUI in ogni luogo...  come sul lavoro...

Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l’anima mia. Gesù,
Giuseppe e Maria, assistetemi nell’ultima agonia.
Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l’anima mia!


Chiesa di "Santa Croce", Aranco di Borgosesia (VC),  Lunedì 27 Marzo 2006:
"Cuori ardenti per Gesù Eucaristia"

La speciale veglia di sabato 25 Marzo 2006 solennità dell'Annunciazione del Signore l'abbiamo  aperta ascoltando il nuovo messaggio della Regina della Pace (qui... per ascoltare).
In questo giorno solenne per molti di noi ha anche richiamato l'identità della consacrazione a Gesù per mezzo di Maria in virtù degli insegnamenti di San Luigi Maria Grignion de Monfort, ricordando poi 2 anni fa quella bellissima veglia che facemmo allo scurolo della Madonna dormiente del Sacro Monte di Varallo Sesia, di sabato 27 Marzo 2004, compiendo poi tutti insieme quel gesto molto importante di consacrazione, rinnovata poi anche oggi verso la fine dell'adorazione.
Dopo il canto "Gioisci Figlia di Sion" abbiam recitato il Santo Rosario nei misteri gioiosi.
Subito dopo ecco che con noi c'erano le sorelle della Casa Maria bambina di Arona che hanno esposto l'iniziativa denominata "Cuori ardenti". (qui... per saperne di più).
Anche stasera per questa occasione Don Maurizio Poletti ha preparato un fantasioso altare ponendo la statua dell'Immacolata dove poi davanti a lei in prossimità del suo ventre è stato adagiato Gesù Eucaristia!
L'adorazione è poi iniziata un pò più tardi verso le 22e30 dando poi più spazio al silenzio... è proseguita poi tutta la notte con canti e lodi.

Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen
Chiesa Santa Croce di Aranco
Borgosesia (VC)